Veicoli elettrici (ma non solo), un modello per ogni necessità

Veicoli elettriciVi presentiamo le tipologie di veicoli elettrici più adatte alle varie esigenze di artigiani e installatori.

Il futuro del trasporto è elet­trico. Lo conferma la dire­zione presa da quasi tutti i costruttori, impegnati già a predisporre la dismissione degli impianti che producono le moto­rizzazioni diesel. Una rivoluzione epocale, che nelle auto si avvia, a piccoli passi, a diventare realtà, mentre nei veicoli commerciali la strada appare ancora lunga. So­prattutto per artigiani e installa­tori, ancora prudenti nello sce­gliere eventualmente le soluzioni più moderne. Che non riguarda­no più soltanto i motori elettrici ma anche l’integrazione con ser­batoi di idrogeno, indispensabili per raggiungere autonomie sem­pre più importanti e per ridurre a pochi minuti i tempi di ricarica.

Ma se questa è la direzione pre­sa dal mercato, come si spiega la decisione del Governo che nella prima versione della Finanziaria ha eliminato i contributi per l’ac­quisto di veicoli a emissioni ze­ro? L’ennesimo cortocircuito tra le indicazioni della politica e le esigenze del mondo reale. Come è infatti pensabile che imprese normali possano scegliere veico­li elettrici pagandone per intero il costo? La speranza è che la si­tuazione cambi nel corso dell’an­no, altrimenti ci si deve prepara­re a un importante passo indie­tro. Vedremo come reagiranno a questo ennesimo problema i co­struttori che, anche grazie all’in­cremento dei numeri dell’elettri­co, potrebbero adottare una poli­tica di riduzione dei prezzi.

Come dimostra questa nuova rassegna, ora i modelli più adatti alle varie esigenze ci sono, basta dare agli installatori la possibili­tà concreta di acqui­starli.

QUALI SONO LE PRESTAZIONI REALI DEI VEICOLI ELETTRICI E QUANTO INCIDONO I COSTI DI GESTIONE?

 

A queste domande ha provato a rispondere uno studio realizzato in ambito internazionale dalla società di noleggio Arval. Sono quindi stati svolti test standard su tre veicoli commerciali elettrici di noti produttori, appartenenti ai tre principali segmenti del settore:

  • un furgone small (peso totale ammesso MTT di 2,4 tonnellate);
  • uno medium (MTT da 2,4 a 3,0 t);
  • uno large (MTT di oltre 3,0 t).

Lo scopo era quello di confrontare le prestazioni di un furgone vuoto e successivamente valutare l’incidenza percentuale del maggior peso del carico sulla percorrenza misurata in chilometri, esaminando anche il tipo di percorso e l’influenza della temperatura esterna.

Dai test è emerso come il freddo influisca sulle prestazioni della batteria, sia in termini di capacità che di rigenerazione in frenata. In un ciclo combinato in condizioni invernali, i responsabili delle flotte possono prevedere un’autonomia effettiva del 60-70% di quella indicata dal costruttore.

Nei furgoni elettrici il carico incide in percentuali molto simili a quelle dei furgoni diesel che, generalmente, con un carico utile del 75%, consumano il 20% di carburante in più rispetto a un carico dello 0%. Generalmente, i furgoni elettrici garantiscono la massima efficienza nei percorsi extraurbani a velocità media.

In tutti e tre gli scenari di carico (0%, 50%, 100%) i tre tipi di furgone hanno realizzato mediamente l’82% della percorrenza. Il tipico ciclo “fermata e ripartenza” dei percorsi urbani, che impone a un veicolo pesante ripetute accelerazioni da fermo, sembra incidere più di quanto previsto sul consumo di energia, che non viene completamente recuperata con la rigenerazione della frenata.

È fondamentale per il bilancio economico della mobilità a emissioni zero prendere in considerazione il risparmio ottenibile con rifornimenti presso proprie strutture, che permettono una ricarica completa per una batteria da 50 kWh a meno di 10 € di spesa e abbattono il conseguente TCM (Total Cost of Mobility).

Veicoli elettrici: la rassegna del mese

ALKÈ ATX 320E

Vasta gamma di allestimenti

veicoli elettriciIl mercato dei piccoli veicoli elettrici si apre anche a modelli molto specifici, come ATX 320E del costruttore Alkè, disponibile anche in versione a 4 ruote motrici. Si tratta di un mezzo omologato con una capacità di carico che può arrivare a 1.630 kg con un pianale posteriore della lunghezza di 180 cm, mosso da un motore elettrico da 8 kW con 14 kW di picco, che può essere utilizzato in modalità Eco o Sport, con freno motore a recupero d’energia. L’autonomia varia a seconda del tipo di batteria che si intende montare ma resta sempre sotto i 100 chilometri, che possono essere percorsi a una velocità massima di 44 km/h. Dal punto di vista meccanico gli ATX contano su sospensioni McPherson anteriori e un asse posteriore con ponte De Dion e barra stabilizzatrice per garantire una miglior aderenza, i freni sono idraulici a doppio circuito. Tra i punti a favore, il livello molto alto delle possibili personalizzazioni, il che per artigiani o installatori rappresenta sempre un valore aggiunto. Alkè propone infatti una vasta gamma di allestimenti a partire dalle versioni con box chiuso posteriore, con porte laterali scorrevoli, oppure tapparelle laterali. In alternativa è possibile montare una centinatura apribile sui tre lati.

CITROËN E-BERLINGO

Autonomia fino a 275 km

veicoli elettriciÈ posizionata sotto i sedili e il pianale di carico la batteria che alimenta il motore elettrico di e-Berlingo, multispazio del marchio Citroën, che consente un’autonomia di 275 km. Questo anche grazie al recupero dell’energia in fase di frenata o decelerazione, che può essere ottimizzato premendo il pulsante “B” posizionato sulla console centrale. Tre le modalità di ricarica, si va da quella domestica fino alla super rapida di una stazione pubblica fino a 100 kW, grazie a cui è possibile arrivare all’80% della batteria da 50 kW in appena 30 minuti, il miglior risultato del segmento. A seconda delle versioni, e-Berlingo è omologata per due o tre persone; due i modelli disponibili, M e XL, con lunghezze di 4,4 e di 4,75 metri. L’altezza è di 1,84 m e permette quindi di accedere a tutti i parcheggi. Per quel che riguarda il vano di carico, ha una larghezza utile di 1,23 m tra i passaruota e può trasportare due Eurpallet. Il volume resta lo stesso della versione con motore termico, nelle due versioni raggiunge i 3,3 e i 4,4 m3 (con una lunghezza massima del materiale trasportato che nella versione XL arriva fino a 3,44 m grazie al sedile passeggero a scomparsa della cabina Extenso), con un carico utile fino a 800 kg.

NISSAN TOWNSTAR

Ricco nelle dotazioni

veicoli elettriciLa versione di Townstar di Nissan al momento disponibile in Italia non è quella elettrica (arriverà in un secondo tempo). La nuova multispazio è proposta soltanto con motore a benzina. Niente diesel, invece, in ossequio alle esigenze di mobilità green. Il propulsore è un 1300 conforme alla normativa Euro 6d Full, con una potenza di 130 cavalli, una coppia di 240 Nm, con emissioni di CO2 pari a 145 g/km. Basato sulla piattaforma Renault della più nota Kangoo in versione E-Tech, Townstar propone un ampio bagagliaio da 775 litri, nella configurazione con due file di sedili, da 3500 litri in quella più commerciale. Molto ricche le dotazioni, con oltre 20 soluzioni tecnologiche per la sicurezza e l’assistenza alla guida, compreso l’Around View Monitor (AVM), che tramite una serie di telecamere riproduce una vista dall’alto a 360° dello spazio circostante, facilitando le manovre di parcheggio e negli spazi stretti. La stabilità durante la guida è garantita dal Side Wind Assist, che protegge dalle raffiche di vento laterali, e dal Trailer Sway Assist, in caso di uso di rimorchio. Molto utili anche la frenata di emergenza con riconoscimento dei pedoni e dei ciclisti, il sistema di parcheggio automatico, il cruise control intelligente e il riconoscimento dei segnali stradali che permette di adeguare sempre la velocità ai limiti indicati, mentre il sistema di monitoraggio dell’angolo cieco avverte il guidatore se un veicolo si trova nella zona non coperta dagli specchietti retrovisori.

FIAT E-SCUDO

Disponibili due taglie di batteria

veicoli elettriciAutonomia ai vertici della categoria per il nuovo E-Scudo elettrico, il più recente modello entrato a far parte del listino Fiat Professional. Può infatti raggiungere i 330 km nel ciclo urbano, pur mantenendo la stessa capacità di carico dei modelli diesel e ciò con un vano di carico con volume che arriva a superare i 6 m3 e una portata di una tonnellata. Per rendere il Ducato ancora più versatile sono disponibili due taglie di batteria, da 50 e 75 kWh, con una capacità di ricarica fino a 11 kW in corrente alternata e 100 kW in corrente continua, il che consente di caricare la batteria all’80% in appena 45 minuti. Altro punto di forza del furgone per l’eventuale utilizzo in città sono le dimensioni esterne compatte, con un’altezza di 1,9 m e una lunghezza base di 5 m (5,3 nella versione maxi). Per chi deve lavorare in spazi ristretti, è stata aggiunta anche un’inedita versione S, che riduce ulteriormente la lunghezza a 4,6 m. Il volume di carico varia da 4,6 a 6,1 m3 a seconda del passo. A rendere il tutto più funzionale, il sistema Moduwork che trasforma il sedile del passeggero in una postazione da lavoro o in un ampliamento del vano di carico, permettendo così di trasportare tubi o altri oggetti lunghi fino a 4 m, aumentando il volume di carico di 0,5 m3.

CITROËN Ë-JUMPY HYDROGEN

Per tragitti superiori a 300 km

La tecnologia a idrogeno sbarca nei veicoli commerciali Citroën con e-Jumpy Hydrogen, che ha l’obiettivo di soddisfare i professionisti che hanno bisogno di percorrere tragitti superiori a 300 km o che non hanno tempo per ricaricare la batteria dei veicoli durante il giorno. Si tratta di un furgone elettrico a pila a combustibile con batterie ricaricabili e un’autonomia di oltre 400 km, con i tre serbatoi di idrogeno in fibra di carbonio da 700 bar posizionati vicino alla batteria sotto i sedili anteriori, che possono essere riempiti in soli tre minuti. ë-Jumpy Hydrogen è completamente elettrico e può contare su due fonti di energia: una pila a combustibile da 45 kW che produce elettricità consumando l’idrogeno immagazzinato in un serbatoio composto da tre cilindri a una pressione di 700 bar, e una batteria da 10,5 kWh che funge da riserva per 50 km e subentra automaticamente quando il serbatoio di idrogeno è vuoto. La pila a idrogeno assicura l’autonomia del veicolo e la batteria è necessaria quando serve un surplus di potenza, come nel caso di forti accelerazioni e pendenze particolarmente ardue. La batteria, che recupera energia durante le fasi di decelerazione, si ricarica automaticamente utilizzando l’elettricità prodotta dalla pila a combustibile a idrogeno ma può anche essere ricaricata collegando il suo cavo a una stazione di ricarica dedicata ai veicoli elettrici. Anche con questa nuova tecnologia ë-Jumpy Hydrogen mantiene il suo volume utile e la sua capacità di carico.

OPEL ROCK–E

Dimensioni contenute

Nuovi modelli di mobilità urbana grazie ai quadricicli elettrici che propongono un modo nuovo di lavorare in città, soprattutto per chi deve soltanto effettuare manutenzioni e può quindi muoversi con pochi attrezzi. Nel campo anche Opel ha una sua proposta: Rock-e, dalle dimensioni molto contenute. Con una lunghezza di soli 2,41 m e una larghezza (specchietti esclusi) di 1,39 m. Ridotto anche il peso, che batterie comprese si ferma a 471 kg. La versione d’ingresso, proposta a un prezzo molto accessibile, dispone di un’autonomia di 75 km in ciclo combinato e raggiunge una velocità di 45 km/h, risultando ideale per muoversi agilmente nel traffico anche per il raggio di volta di appena 7,2 m e la possibilità di parcheggiare in spazi ristretti. La batteria è da 5,5 kWh e può essere completamente ricaricata in 3,5 ore in una semplice presa domestica. Nell’abitacolo i due sedili sono leggermente sfalsati, con quello del guidatore che si può spostare anche in direzione longitudinale. L’altezza permette una comoda abitabilità anche per soggetti con altezza di più di 1,9 metri. Dietro i sedili è disponibile uno spazio, che si aggiunge al vano bagagli da 63 litri posizionato nel vano piedi del lato passeggero. Le grandi superfici vetrate consentono un’ottima visibilità, anche grazie al tetto panoramico di serie.

MERCEDES BENZ E-VITO

Autonomia aumentata

In attesa della seconda generazione, e-Vito Mercedes Benz è stato oggetto di numerose migliorie, concentrate soprattutto sull’efficienza delle batterie e del sistema di recupero energetico, con l’obiettivo di incrementare l’autonomia, ora in grado di superare i 300 km. Al momento sono disponibili in listino due versioni per il furgone leggero della Stella, quella standard con lunghezza di 5,14 m e quella XL, che arriva a 5,37 m. I rispettivi volumi di carico sono di 6 e 6,6 m3, mentre la portata supera di poco i 1.000 kg. La catena cinematica elettrica aziona le ruote anteriori raggiungendo una potenza di picco massima di 150 kW. L’energia viene accumulata in una batteria agli ioni di litio montata nel sottoscocca, in una posizione bassa e centrale, in modo da migliorare il comportamento di marcia. La velocità massima raggiungibile è di 140 km/h. e-Vito è equipaggiato con un caricabatteria di bordo a corrente alternata da 11 kW, raffreddato ad acqua, predisposto per le ricariche in corrente alternata casalinghe o nelle stazioni di ricarica pubbliche. La presa di carica posizionata sul lato sinistro del paraurti anteriore permette anche la ricarica in corrente continua. In questo modo la batteria può essere caricata all’80% in una stazione rapida in meno di 45 minuti. La batteria del furgone elettrico Mercedes Benz si ricarica anche durante la marcia; in fase di rilascio e di frenata il movimento rotatorio meccanico viene trasformato in energia elettrica. Il conducente può variare l’intensità del recupero utilizzando gli interruttori basculanti dietro il volante.

PEUGEOT E-PARTNER

Disponibile in cinque versioni

Sono ben cinque le versioni elettriche del multispazio Peugeot e-Partner, tutte accomunate da una batteria agli ioni di litio da 50 kWh che garantisce un’autonomia fino a 275 km. Per assicurare la massima efficienza dei tempi di ricarica sono disponibili due caricatori di bordo, uno monofase da 7,4 kW di serie e un trifase da 11 kW in opzione, in grado di sfruttare al meglio le colonnine di ricarica con corrente alternata. e-Partner può inoltre essere ricaricato da colonnine con corrente continua di capacità fino a 100 kW: in questo modo l’80% della batteria può essere ricaricato in mezz’ora. e-Partner è disponibile nelle stesse versioni delle motorizzazioni termiche, quindi con due lunghezze, standard da 4,4 m o long da 4,75 m oppure in configurazione doppia cabina con cinque posti, fissi o ripiegabili. Il volume utile arriva fino a 4,4 m3 per la versione long (3,8 per la standard) e resta lo stesso delle versioni termiche. Il carico utile di 800 kg è specifico per la motorizzazione elettrica. Il pianale di carico ha una lunghezza utile aumentata a 3,09 m già nella versione standard (3,44 nella long). Grazie al tavolino integrato nello schienale ripiegabile del sedile centrale l’abitacolo può essere trasformato in un ufficio mobile. I vani portaoggetti hanno una capacità che può arrivare fino a 113 litri, si trovano tutti a portata di mano e ripartiti in modo pratico.

TOYOTA PROACE

Versione a emissioni zero

veicoli elettriciToyota completa la gamma del suo furgone superleggero Proace con la versione Electric. Per il mezzo, nella sua versione a emissioni zero, si potrà scegliere tra due diverse batterie agli ioni di litio, una con capacità da 50 kWh, composta da 18 moduli e, soltanto nelle versioni medium e long, anche una da 75 kWh con 27 moduli. Queste permettono rispettivamente di percorrere 230 e 339 chilometri. La potenza massima è in ogni caso di 136 cavalli, con una copia di picco da 260 Nm. La velocità massima di Proace Electric è limitata elettronicamente a 130 km/h. La batteria è stata montata sotto al pianale mantenendo quindi le stesse capacità di carico delle versioni con motore termico, abbassando però il baricentro del mezzo migliorando quindi maneggevolezza e stabilità. Diverse le opzioni di ricarica, usando una stazione da 100 kW, la batteria da 50 kWh può essere ricaricata all’80% in circa 30 minuti e quella da 75 kWh in circa 45 minuti. La garanzia per il pacco batterie è di otto anni o 160mila km. Tre le lunghezze disponibili, compact, medium e long, con spazi di carico rispettivamente da 4,6, 5,3 e 6,1 m3. Il carico utile è di almeno una tonnellata, che aumenta fino a 1.275 kg nella versione comfort da 50 kWh. Tre le modalità di guida: Power, Normal e Eco Drive.

RENAULT Z.E. HYDROGEN

Integrazione tra modelli elettrici e a idrogeno

veicoli elettriciAnche Renault punta per i suoi veicoli commerciali a un’integrazione tra motori elettrici e tecnologia a idrogeno. I modelli della serie multispazio Kangoo e del furgone multiuso Master sono stati sviluppati in collaborazione con Symbio del gruppo Michelin. Si tratta di veicoli dotati di pila a combustibile che incrementa l’autonomia e garantisce una potenza termica ed elettrica pari a 10 kW, consentendo di portare l’autonomia di Renault Master Z.E. Hydrogen e Kangoo Z.E. Hydrogen a superare i 350 km: un altro vantaggio dato dall’idrogeno è dato da un tempo di ricarica molto ridotto, bastano infatti dai 5 ai 10 minuti. Master Z.E. Hydrogen sarà dotato di due serbatoi di idrogeno posizionati sotto la scocca, senza ridurre il volume di carico e con una tara che cresce di appena 200 kg. Anche Kangoo Z.E Hydrogen, la cui autonomia raggiungerà i 370 km, mantiene inalterato il volume di carico di 3,9 m3. L’incremento di peso è in questo caso pari a 110 kg. Per sviluppare al meglio i propri veicoli a idrogeno, il gruppo Renault ha sviluppato una joint venture con Plu Power, leader mondiale delle soluzioni a idrogeno: il nome della nuova società è Hyvia, denominazione che deriva da una contrazione di Hy (che sta per Hydrogen) e il termine latino Via che significa strada e fa riferimento all’obiettivo di aprire una nuova strada verso la mobilità decarbonizzata.

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