Grazie a un preciso progetto di illuminazione, il santuario della madonna delle grazie in val Seriana torna a splendere nel segno del comfort visivo, della valorizzazione delle opere d’arte e del risparmio energetico.
È uno dei più importanti luoghi di culto della Val Seriana, in provincia di Bergamo, meta di pellegrinaggi e cammini di fede, ma è anche uno spazio formativo e di interesse artistico per le opere in esso custodite, oltre che uno splendido esempio di arte barocca. Entrare nel Santuario della Madonna delle Grazie di Ardesio significa entrare in una dimensione riflessiva e introspettiva, molto lontana dalla quotidianità.
Qui il tempo e le persone si fermano e osservano. Numerose, infatti, sono le opere di sommo rilievo storico ospitate all’interno della chiesa, a partire dall’organo di Giovanni Rogantino di Morbegno, del 1636, e dal dipinto delle Sacre Immagini del XV secolo, posto al di sopra dell’altare dove avvenne la prodigiosa apparizione della Madonna nel 1607.
Se ai lati del presbiterio sono presenti due ovali, realizzati dal Guadagnini così come le due pale al centro della chiesa, a lato del confessionale domina, invece, la pala dell’Incoronazione di Maria, attribuita a Palma il Giovane. Nello scurolo è depositata, ancora, la scultura lignea dell’Apparizione, un’opera artigianale della Val Gardena, mentre nella sala degli ex-voto e in quella del Sacro Sepolcro è custodito un gruppo di sculture di pregio attribuito alla bottega Fantoni.
In occasione dell’insediamento del nuovo parroco, Don Antonio Locatelli, la comunità si è rivolta, per la realizzazione di un nuovo progetto di illuminazione, a Telmotor, player industriale che offre soluzioni altamente specializzate per i settori illuminazione, automazione industriale ed energia e fornitore di consulenza integrata per il mondo dell’industria, infrastrutture e terziario.
Più scenari preimpostati per le celebrazioni
L’obiettivo da realizzare era la valorizzazione delle opere e dell’intera struttura architettonica con luci d’ambiente uniformi e, al contempo, luci dirette puntuali sui capolavori di maggior pregio, garantendo una gestione intelligente degli scenari di illuminazione con set specifici e preimpostati per ogni tipo di celebrazione.
Gestione smart, puntualità di accensione, dinamicità e potenza della luce sono stati gli elementi alla base dello sviluppo del progetto; in particolare, si sono studiati posizionamenti, potenze e fasci di apertura dei prodotti adottati che hanno consentito la gestione di svariati scenari.
Il progetto illuminotecnico interno è stato sviluppato considerando, innanzitutto, la funzione primaria della chiesa – ovvero riunire l’assemblea dei fedeli per la celebrazione dei riti religiosi – e particolare cura è stata rivolta all’illuminazione nella sua globalità, oltre che ai diversi particolari, evitando fenomeni di rifrazione e riducendo i contrasti luminosi.
Massima attenzione anche a prestazioni e risparmio energetico, all’impianto di distribuzione e allo studio dei corpi illuminanti, tutti di altissima gamma, dalle dimensioni compatte e dalle geometrie semplici; il tutto con un grande lavoro di coordinamento tra i professionisti impegnati, sia lato installazione che sul fronte della programmazione e della committenza, la Curia di Bergamo.
Controllo in tempo reale via bluetooth
Gli apparecchi illuminanti sono stati scelti in modo da garantire una corretta illuminazione senza tralasciare l’aspetto estetico e la non dannosità del flusso luminoso per le opere di interesse storico-artistico.
I prodotti Lumen Pulse hanno permesso il posizionamento e il puntamento efficace grazie al doppio snodo, che assicura un orientamento specifico, e l’equipaggiamento con ottiche di precisione e gradazioni di fascio tra i 10° e i 40° hanno evidenziato aree specifiche, come quadri e sezioni architettoniche.
Tutti i proiettori sono caratterizzati da indice di resa cromatica RA 90+, stabilità di colore e inserimento discreto in scenari complessi come il Santuario; per l’illuminazione indiretta, che evidenzia anche la volta, la scelta è ricaduta sulla gamma Led Linear Luminaris Eco P23, un corpo illuminante in fila continua che vanta ottiche dedicate per uniformità di luce e resa cromatica RA 90+.
Il sistema di interfaccia DALI2 per il controllo digitale dell’illuminazione ha offerto un protocollo semplice e la possibilità di regolare e gestire in tempo reale le diverse funzionalità, sia per zone che per intero ambiente, grazie al controllo via Bluetooth.
Il risultato del progetto Telmotor, inaugurato il 7 dicembre 2022 in occasione della festività dell’Immacolata Concezione, ha soddisfatto le necessità della committenza e assicurato l’adeguata combinazione di luce liturgica, architetturale e funzionale.
«L’illuminazione può e deve contribuire alla visione d’insieme e di dettaglio, accompagnando il visitatore e il fedele nel contrasto tra luce e buio, indicando gerarchie architettoniche, condizioni di solennità o di meditativo raccoglimento. Importante è, quindi, sviluppare un progetto che bilanci correttamente luce naturale e artificiale e che mantenga equilibrio tra illuminazione indiretta e diretta.
Per il Santuario di Ardesio era necessario, inoltre, risolvere le criticità di rifrazioni e riflessi tipici delle fonti di luce rivolte verso le opere artistiche, siano essi dipinti o elementi architettonici di particolare valore.
Grazie al know-how specifico del nostro gruppo di lavoro, composto da consulenti illuminotecnici e programmatori, siamo partiti dalla mappatura preventiva di spazio e momenti ricorrenti di celebrazione e dallo studio di posizionamento, puntamento e ottica per sviluppare un progetto complessivo non invasivo, intelligente e facilmente regolabile e azionabile da tablet, restituendo massimo valore a questo luogo di culto».