Il gruppo novarese Comoli-Ferrari, con un fatturato di 292 milioni di euro e 670 dipendenti, sta investendo un milione di euro in una joint venture con un importante produttore di Casablanca, Axan, operazione che dovrebbe consentire all’azienda di diventare tra i principali gruppi italiani operanti in Marocco. Il Paese nordafricano sta conoscendo uno fase di sviluppo esponenziale dell’edilizia e la crescita del comparto del turismo ha moltiplicato in modo logaritmico la domanda di nuove infrastrutture e di abitazioni. Così, mentre in Italia Comoli Ferrari ha da poco realizzato l’acquisizione del Gruppo Mauri – diventando in questo modo un Gruppo di oltre 380 milioni di euro di fatturato, con oltre 1000 dipendenti e 110 filiali – e si prepara a lanciare sul mercato una nuova società specializzata nelle fonti energetiche rinnovabili, per il 2016 la scommessa è sul Marocco. Come spiega Giampaolo Ferrari, amministratore delegato di Comoli Ferrari e past President FME, la Federazione Nazionale Grossisti e Distributori di Materiale Elettrico «…Il Paese è diventato un polo di attrazione turistica e l’industria locale dei materiali da costruzione non riesce a far fronte al fabbisogno sia sotto il profilo quantitativo che qualitativo: basti dire che il settore dell’edilizia negli ultimi 5 anni ha movimentato 500 milioni di euro, con più della metà degli appalti aggiudicati a gruppi stranieri, creando un valore aggiunto pari a 3,2 miliardi e un tasso di crescita medio annuo pari a circa il 5 per cento, con significative ricadute occupazionali con oltre 800mila posti di lavoro..”.