L’agenzia Elatec è il risultato dell’intesa tra 3 agenti di materiali elettrico del Trentino-Alto Adige che lavorano individualmente da circa vent’anni.
«Ciascuno di noi era partito come subagente di agenzie che seguivano il Triveneto, poi ha acquisito dei propri mandati diretti – racconta Mauro Dellaidotti, uno dei soci. Nel 2014 abbiamo iniziato a valutare di fare sinergia, considerando la complessità del nostro territorio che include l’asse del Brennero da Ala a Vipiteno, ma anche diverse valli con clienti importanti. Abbiamo unito le forze e i nostri mandati ‘sinergici’, che spaziavano dall’ automazione industriale, che prevalentemente seguivo io, a una serie di prodotti per l’installazione e distribuzione di energia, fino all’illuminazione interna ed esterna, che seguono tuttora i miei colleghi».
Come si è evoluta l’agenzia da allora?
«La sinergia è stata vincente. Abbiamo avuto grosse soddisfazioni e siamo cresciuti parecchio. Siamo sempre 3 agenti, con un collaboratore che lavora a tempo pieno per noi nel settore dei calcoli illuminotecnici e un altro collaboratore esterno».
Il Trentino-AltoAdige è un territorio che presenta notevoli differenze tra un’area e l’altra.
«Sì, ci sono differenze linguistiche significative, soprattutto in provincia di Bolzano, e usi commerciali diversi. Ad esempio, per gli interruttori modulari, mentre in quasi tutta Italia si usa il 4,5 kA, in Alto Adige si usa il 6 kA; per le prese a muro, in Italia si usa la scatola 503 mentre in Alto Adige la scatola tonda con frutti quadrati. Questo è solo un piccolo esempio di come le diversità del territorio richiedano competenze e completezza di gamma. E tali fattori contribuiscono a rendere affascinante la sfida di presidiare un territorio come questo».
Qual è la formula per supportare al meglio i diversi clienti?
«Noi seguiamo tutta la filiera, dal progettista al grossista di materiale elettrico, fino all’installatore finale. Gli elementi fondamentali sono la competenza tecnica e la conoscenza dei prodotti, affinché siano presentati nel modo corretto per consigliare il cliente, sia egli un progettista o un installatore».
Qual è lo stato di salute del mercato del materiale elettrico in Trentino Alto-Adige?
«Il mercato regionale vale circa il 2,5% del nazionale, ma qui sono attive delle aziende molto importanti. Va anche detto che, rispetto a quanto accade in Italia, i suoi tempi di reazione sono più lenti. Se a livello nazionale il mercato riparte, qui la ripresa è più contenuta; se il mercato rallenta, noi avvertiamo la contrazione in modo più attutito. Il settore alberghiero è trainante, sia in termini di nuovi impianti che di manutenzioni, grazie al traino degli sport della stagione invernale, che del turismo estivo».
Oltre all’impegno in agenzia, c’è quello da Consigliere Nazionale ARAME. Quale significato assume questo ruolo?
«Sono orgoglioso di ricoprire l’incarico dal 2021, a seguito dell’assemblea nazionale che ha portato alla nomina di Tommaso Ritucci come Presidente Nazionale. In questo momento di evoluzioni e trasformazioni, noi agenti abbiamo il dovere di dimostrarci uniti e propositivi, contribuendo con impegno alla nostra associazione di categoria».
Quali sono i vostri progetti per il futuro?
«Vogliamo continuare a dare supporto ai nostri clienti e rafforzare il nostro organico, a condizione di trovare persone preparate e disposte a fare il nostro lavoro. Lavorare in agenzia, da tempo non vuol dire solo ed esclusivamente essere dei venditori. Oggi le nostre strutture sono una porta di ingresso sul mercato del lavoro anche per giovani laureati, giovani ingegneri o giovani professionisti preparati nella progettazione e nei calcoli».
Ci saranno delle evoluzioni importanti per l’intero settore?
«C’è ragione di crederci. Il mercato si sta spostando verso l’elettrificazione, per cui ci saranno da realizzare ancora diversi impianti fotovoltaici, impiantare cabine di media tensione, efficientare moltissimi impianti. La strada è tracciata e noi siamo pronti».