Il rifasamento riduce la corrente assorbita dai carichi ohmico-induttivi riducendo anche la caduta di tensione e le perdite di energia delle linee a monte. Il MAT è il carico ohmico-induttivo per antonomasia ma di rado viene rifasato in loco. Vediamo come si può realizzare un rifasamento ad hoc, più efficiente di quello centralizzato.
Nel rifasamento centralizzato i condensatori sono installati direttamente nei quadri principali di distribuzione; sono impiegate normalmente batterie frazionate in più gradini che vengono inseriti da una centralina di rifasamento automatico in funzione dell’andamento del carico durante l’arco della giornata.
Il rifasamento distribuito si realizza invece collegando una batteria di condensatori opportunamente dimensionata direttamente ai terminali del dispositivo utilizzatore che necessita di potenza reattiva. Dal momento che i benefici del rifasamento si manifestano solo a monte dei condensatori, risulta più efficiente il rifasamento distribuito anche se spesso, per semplicità, si opta per il solo rifasamento centralizzato.
Motore asincrono: circuito equivalente
Il circuito equivalente del motore asincrono è un modello che si comporta come la macchina che esso rappresenta, è dotato di tre reattanze induttive, Xd1 e Xd2 sono le reattanze dovute al flusso disperso degli avvolgimenti rispettivamente di statore e rotore, la terza (Xm) è la reattanza di magnetizzazione, cioè il parametro percorso dalla corrente necessaria a magnetizzare il nucleo magnetico laminato.
Questa reattanza è un parametro trasversale (1) ed è permanentemente percorsa dalla corrente, indipendentemente dalla coppia richiesta dal carico meccanico; quindi, assorbe una potenza reattiva costante per tutto il tempo per cui il motore è alimentato. Nel rifasamento del motore si andrà a compensare, in parte, solo questa potenza reattiva trascurando intenzionalmente la potenza reattiva prodotta dalle reattanze di dispersione per evitare fenomeni di autoeccitazione e risonanza.
In base a queste considerazioni, non è corretto calcolare il rifasamento del MAT partendo dal dato del fattore di potenza nominale come si fa per altri carichi e per il rifasamento concentrato.
1 I parametri trasversali (Ra e Xμ) sono alimentati a tensione praticamente costante, mentre quelli longitudinali sono percorsi da corrente dipendente dal carico.
Come rifasare un MAT
Per realizzare il rifasamento fisso del MAT occorre che la potenza reattiva dei condensatori Qc non superi quella di magnetizzazione, per evitare fenomeni di risonanza e di autoeccitazione che porterebbero il motore a comportarsi da generatore durante la rotazione per inerzia una volta scollegato dalla rete di alimentazione.
Dal punto di vista pratico si può fare assorbire ai condensatori fino al 90% della corrente a vuoto del motore I0. Da questa considerazione deriva la formula empirica da utilizzare per ottenere il valore della potenza reattiva della batteria di condensatori: Qc =0,9 √ 3 * Un * Io. Esempio applicativo: un motore con tensione nominale di 400 V e corrente a vuoto I0= 10 A necessita di una batteria di 0,9*1,73*400*10 = 6.228 VAR a cui corrisponde una batteria commerciale di rifasamento fisso da 6,25 kVAR a 415 V nominali.