
Suggerimenti, raccomandazioni e accorgimenti per l’installazione dei sistemi e dei componenti elettrici di bassa tensione negli ambienti a rischio sismico.
Quando si effettua l’installazione di sistemi e di componenti elettrici di bassa tensione in ambienti caratterizzati da rischio sismico e in cui sia richiesta la riduzione della vulnerabilità sismica, è necessario fare attenzione a mettere in pratica certi accorgimenti che rispettino le prestazioni definite dalle Norme Tecniche per le Costruzioni (NTC 2018). Le soluzioni che si proporranno di seguito prendono spunto dalla recente guida CEI 0-23 “Guida per progettazione e installazione di sistemi e componenti elettrici per BT in ambienti soggetti a rischio sismico”.
La classificazione sismica della zona

In prima istanza, occorre conoscere la classificazione sismica della zona in cui verranno realizzati gli impianti. I comuni italiani sono classificati in classi con pericolosità decrescente. Nella Zona 1, la più pericolosa, la probabilità che capiti un forte terremoto è alta; in Zona 2 i forti terremoti sono possibili; in Zona 3 sono invece meno probabili rispetto alla zona 1 e 2; mentre in Zona 4, la meno pericolosa, la probabilità che capiti un terremoto è molto bassa.
Valutazione preliminare
Per ridurre i rischi dovuti agli elementi non strutturali, è necessaria una combinazione di misure di buon senso e misure protettive aggiuntive che implichino l’installazione di ancoraggi e rinforzi sismici. Non potendo intervenire sulla pericolosità del sito, le strategie di riduzione devono puntare a ridurre la vulnerabilità dei sistemi e dei componenti elettrici mediante l’adozione di rinforzi o l’adeguamento degli ancoraggi.
Per i componenti più sensibili potrebbe essere necessario installare un sistema di isolamento sismico per abbattere la sollecitazione imposta dal sisma sull’ edificio. Durante la valutazione delle soluzioni da adottare per un componente, occorre porsi tre domande fondamentali:
- Qualcuno può rimanere ferito da questo oggetto in un sisma?
- Può provocare una grave perdita economica?
- Le rotture e le interruzioni di servizio sono un problema serio?
Per alcuni componenti, le risposte a queste tre domande potrebbero non essere immediatamente ovvie, poiché il guasto di un elemento può provocare danni sia diretti che indiretti. È importante non solo vedere ogni componente e sistema come un oggetto discreto che potrebbe ribaltarsi o cadere e ferire qualcuno direttamente, ma anche considerare le sue conseguenze.
Un’indagine sulla struttura può identificare componenti che rappresentano un rischio elevato o moderato nella loro posizione attuale, ma che potrebbero essere facilmente ricollocati o riorganizzati, al fine di ridurre il rischio potenziale. Le risposte a domande tipiche possono aiutare a identificare le misure di buon senso disponibili per ridurre molti di questi rischi:
- Quali aree dell’edificio hanno un carico di affollamento/occupanti più elevato e quindi un rischio potenzialmente maggiore per la vita?
- Ci sono oggetti pesanti e instabili attualmente posizionati vicino a postazioni di lavoro o aree con presenza di personale, che potrebbero essere spostati?
- Le vie di uscita sono libere, oppure ci sono elementi che potrebbero bloccare porte, corridoi o scalinate se dovessero cadere?
- Qual è la probabilità che qualcuno venga ferito dalla caduta di oggetti?
- Gli oggetti che non hanno più una funzione utile possono essere rimossi?
- Tutti i materiali pericolosi sono conservati correttamente?
- Quali articoli possono essere riposizionati per evitare possibili lesioni e non è necessario ancorarli, al fine di prevenire danni o perdite?
- Se qualcosa scivola o cade, in quale direzione è probabile che si muova?
- Un oggetto sospeso è ancorato in modo che potrebbe impattare su una finestra, un muro o altro?
Sistemi e componenti oggetto di valutazione del rischio sismico
Le principali cause di danno provocate dai sismi a sistemi e componenti elettrici sono da ricercare nel ribaltamento o nello scivolamento dovuto alla mancanza di ancoraggio dei componenti elettrici stessi. Non va tuttavia dimenticata la deformazione causata dalle forze inerziali o dallo spostamento della struttura nei punti di ancoraggio nonché la perdita di funzionalità a causa di guasti dei componenti interni che possono determinare ulteriori danni di natura elettrica o sviluppo di incendio.
I principali componenti su cui valutare il rischio sismico possono essere così riassunti:
- quadri elettrici e condotti sbarre per la bassa tensione;
- raddrizzatori, Inverter, UPS;
- sistemi di accumulo;
- apparecchi di illuminazione;
- sistemi e componenti di strumentazione;
- sistemi fotovoltaici;
- stazioni di ricarica dei veicoli elettrici;
- sistemi di antenne per le comunicazioni elettroniche;
- equipaggiamenti elettrici di sistemi e componenti;
- sistemi di vie cavi in tubi, canali e condotti;
- sistemi e componenti a bassa tensione assimilabili quali, ad esempio, i componenti dei sistemi di allarme incendio, rivelatori di gas, sistemi interfonici, telefonici, impianti di televisione a circuito chiuso, antintrusione e relativi sistemi e quadri di comando e controllo, sistemi di automazione e controllo, sistemi e componenti dei computer;
- gruppi elettrogeni.
- Collocazione dei sistemi e dei componenti
- Modalità di vincolo e configurazione geometrica
- Interazione tra i componenti