Nuovo Codice Appalti: un ospite gradito?

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foto1Nuovo Codice Appalti: un ospite gradito?

di Domenico Trisciuoglio

Il 19 aprile è stato pubblicato sulla G.U. il D.L. 50/2016 (Nuovo Codice Appalti). Si tratta di un Decreto destinato a far molto discutere per le variazioni sostanziali che inserisce e per l’impatto che le stesse avranno sul mondo del lavoro. In primo luogo esso impone che debbano essere messi in gara solo progetti esecutivi (e non più definitivi); inoltre vieta l’appalto integrato, legato alla realizzazione congiunta, da parte dell’impresa aggiudicataria, sia della progettazione che della realizzazione dell’opera.

Senza voler scendere in dettagli, anche perché il contratto va attentamente studiato ed approfondito, rileviamo qui alcuni aspetti fondamentali. In primo luogo viene interamente cancellata una fetta di mercato per i liberi professionisti: quella cioè legata alla collaborazione con le imprese che prendevano parte alla gara sia in fase di scelta e sviluppo delle cosiddette “migliorie” sia, successivamente in caso di aggiudicazione, nello sviluppo dell’intero progetto esecutivo. Questa forma di collaborazione ha dato a tantissimi professionisti lavoro negli ultimi 5 anni. Dovendo oggi fare un’offerta economicamente più vantaggiosa su un progetto già esecutivo, l’impresa potrà tranquillamente fare a meno del contributo del professionista esterno.

Si potrà obiettare che però i professionisti dovranno sviluppare per la P.A. progetti esecutivi; ma poiché la P.A. dovrà svolgere regolari gare per la progettazione, l’aggiudicatario sarà uno solo mentre ad una gara potevano partecipare anche diecine di imprese con altrettanti studi di progettazione designati. Inoltre, considerando che il Decreto è già in vigore, le P.A. dovranno operare in maniera da realizzare progetti esecutivi da mettere in gara. Questo presuppone una tempistica di non meno un anno a partire da oggi (tenendo conto dei tempi di gara tra professionisti, tempi per la gestione di eventuali ricorsi e tempi per la progettazione esecutiva). A seguire, preparazione degli atti di gara e, finalmente gara per l’esecuzione dell’opera.

In definitiva non meno di 18 mesi tra oggi e le prime gare col nuovo codice. Cosa faranno imprese e professionisti in questo tempo? Ci risentiamo, sull’argomento, tra qualche mese.

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