Vent’anni in costante evoluzione

Metel 20.0

Standard ETIM, Intelligenza Artificiale e collaborazione di filiera sono stati i temi al centro di Metel 20.0.

Sul palco del Blue Note di Milano, che appassionati di musica e addetti ai lavori definiscono “tempio del jazz”, si sono succeduti gli interventi di Alessandro Fogliani (presidente Metel), Giuliano Busetto (presidente ANIE), Vincenzo Salerno (presidente ARAME), Ezio Galli (presidente FME), Giorgio Casanova (direttore generale Metel), Jan Jase (ETIM International) e Piero Poccianti (Associazione Italiana Intelligenza Artificiale).

Collaborazione. “In questi 20 anni, Metel è stato il migliore esempio di collaborazione di filiera, che ha permesso di migliorare l’efficienza di tutte le nostre aziende, di aumentare il livello di servizio, di risparmiare tempo e denaro. In quanto società partecipata dai 3 attori principali della nostra filiera, è lo strumento giusto per governarne e controllare il processo della sua digitalizzazione”, ha esordito Alessandro Fogliani.

Metel 20.0 si è svolto presso il Blue Note di Milano

SVE + ETIM. “Insieme a FME, Metel ha sviluppato il progetto SVE, che offre uno strumento misurare in modo univoco il perimetro e le performance delle nostre aziende, a livello regionale e nazionale. La sfida dei prossimi mesi riguarda ETIM: l’obiettivo è diffondere questo standard di classificazione e identificazione dei prodotti che normalmente trattiamo. Ce n’è bisogno in tutta la filiera, sia per aumentare l’efficienza che per adeguarci agli standard di altri Paesi europei”, ha proseguito Fogliani, giunto all’ultimo anno del proprio mandato da presidente del CdA Metel. Sempre a proposito di SVE, Ezio Galli rileva che “disponiamo una base dati di 420.000 articoli e monitoriamo 150 fornitori, ma soltanto 120.000 prodotti oggi sono classificati con lo standard ETIM. È un peccato non sfruttare una risorsa così importante, dal momento che in Europa soltanto noi abbiamo questo tipo di rilevazione: per colmare in tempi rapidi igap degli articoli non ancora classificati ETIM, FME intende portare avanti un nuovo progetto, sempre insieme a Metel come partner tecnologico. Se ne discuterà ai tavoli opportuni, in prima battuta con ANIE. Auspichiamo inoltre di giungere all’elaborazione di statistiche per singoli comparti”, è la sintesi del presidente di FME.

ETIM e Metel, un rapporto in continua evoluzione (cortesia: Metel)

Velocità. Giuliano Busetto ha evidenziato come non tutti gli associati ANIE fossero favorevoli alle statistiche di sell-out. Ciononostante, il progetto è andato avanti. “In un mondo in cui vince non il più grande, bensì il più veloce, il mercato del materiale elettrico si evolve rapidamente verso la vendita di soluzioni, di valore aggiunto e di applicazioni: sostenerlo in termini di sviluppo di software è imprescindibile”, ha dichiarato il presidente di ANIE.

Crescita. “Metel è sempre stata al passo con i tempi, offrendo sempre soluzioni innovative per far fronte alle esigenze di produttori, distributori e agenti. ARAME, relativamente all’area di propria competenza, tramite i propri delegati ha sempre dato un contributo fattivo e concreto al progetto. Oggi l’auspicio è un maggior numero sempre maggiore di aziende, produttori o distributori, implementi lo standard ETIM. Questo gioverebbe al lavoro di tutti, grazie alla completezza delle informazioni e alla classificazione logica e inequivocabile dei prodotti”, ha commentato Vincenzo Salerno, presidente ARAME.

Cicli. “La parte più interessante di quest’esperienza professionale è stata il mettere intorno a un tavolo parti a volte contrapposte. La volontà di trovare la soluzione migliore per tutti ha sempre spinto i nostri soci a rendere Metel la realtà che è oggi. Abbiamo scelto il claim ‘Energia rinnovabile di filiera’ perché quest’anno, come nel 1999, c’è qualcosa di nuovo nell’aria: intelligenza artificiale ed ETIM sono argomenti vicini nel tempo e nello sviluppo”, ha dichiarato Giorgio Casanova.

Cronistoria. Secondo quanto ha ricordato il direttore generale di Metel nel suo intervento, nel 1999 una scrivania, un telefono, un’auto da 200.000 km e un CdA di 7 persone davano vita a Metel. Oggi la società impiega 13 persone, segue 770 imprese e offre numerosi servizi. Il primo è stato il listino Metel, con 35 tracciati che lasciavano perplessi diversi clienti che non percepivano un vantaggio nel crearne di uguali a quelli dei competitor. Lo scambio dati via EDI è diventato realtà nel 2001, utilizzando sistemi sviluppati con standard internazionali ma di proprietà di Metel. Nel 2003, lo sviluppo del BIOM ha permesso di integrare l’EDI con i principali gestionali aziendali. Dal 2006, Metel offre il servizio di conservazione sostitutiva, del quale i gruppi d’acquisto sono diventati i primi fruitori. Nel 2012 è stata creata una piattaforma che contenesse e distribuisse in maniera automatica oltre 400 listini: Metel Data Pool, che oggi conta 3 milioni di articoli. Non un sito da cui scaricare dati, ma un’interfaccia che permette una relazione controllata tra chi crea il listino prodotti e chi lo riceve. Nel 2014 avviene lo spostamento dei servizi Metel sul Cloud e un anno dopo l’adesione a ETIM come rappresentante per l’Italia, con il fine di introdurre questo standard nel mercato italiano. Nel 2019 Metel sviluppa strumenti per la fatturazione elettronica e nel 2020 approccia al tema dell’intelligenza artificiale. “È una disciplina informatica: parlarne in un contesto di filiera, significa parlare di standard. La cosa più importante, è che comunichi con un linguaggio naturale. Com’è possibile farlo, in una filiera in cui occorre conciliare esigenze talvolta contrapposte?  È un march complicato, ma importante per il nostro settore”, osserva Casanova. Da gennaio, il listino Metel diventerà ETIM: le informazioni saranno generate con lo standard BMEcat® in automatico per tutti i listini, con i dati messi a disposizione dai produttori.

Scenari di Intelligenza Artificiale per la filiera

7.0. Nella classificazione ETIM 7.0 sono attualmente inclusi 2.763 prodotti elettrici, 2.442 riconducibili all’HVAC e altri 1.148 al settore delle costruzioni. Dunque, l’integrazione sempre più evidente e in atto con il mondo ITS che a sua volta presenta diversi punti di contatto con l’edilizia, si riflette pienamente nei numeri. Tra i nuovi servizi che ETIM metterà a disposizione, interessanti sono ETIM UP e ETIM MC: il primo per convertire i dati di prodotto alla nuova versione ETIM, il secondo per gestire i parametri 3D degli oggetti BIM relativi ai prodotti stessi.

(Stefano Troilo)

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