Prodotti sempre più evoluti, versatili in termini applicativi, adatti a integrarsi in impianti in cui sono presenti dispositivi elettronici. Ecco come si evolve l’offerta Giovenzana International.
Il 2020 è all’insegna dell’ampliamento per tutte le gamme in cui si articola il catalogo Giovenzana. Sono già disponibili nuovi modelli di pulsantiere e finecorsa, mentre nella seconda parte dell’anno sarà la volta di prodotti che arricchiscono ulteriormente l’offerta ATEX. Un settore, quest’ultimo, destinato a crescere sensibilmente, come spiega Giuseppe Sito, Italian Country Sales Manager di Giovenzana International.
Quali sono le principali novità di inizio anno?
«La prima è l’introduzione di una nuova serie di pulsantiere pensili: si tratta della linea HP, che si distingue per il design ergonomico, l’interblocco meccanico di nuova concezione che assicura estrema puntualità di intervento, e per il morsetto a molla che facilita il cablaggio rispetto ai morsetti a vite presenti nelle precedenti serie. Inoltre, la serie storica PL ha subito un restyling della componentistica, dando vita alla nuova serie PLN. Escono dal nuovo catalogo, di prossima uscita, le serie “storiche” PL e PLB che restano comunque in produzione e disponibili alla clientela anche in versione kit».
La serie dei finecorsa a vite senza fine è stata rinnovata?
«Alle serie FGR1, FGR2 e FGR3 è stato affiancato il modello FGR0 che, rispetto ai modelli precedenti, si caratterizza per le dimensioni compatte che ne estendono notevolmente le possibilità d’utilizzo: un esempio sono i portoni scorrevoli, sui quali i finecorsa vanno agganciati direttamente all’organo di trasmissione. Anche i finecorsa rotativi a crociera seguono la via della miniaturizzazione con il nuovo FFH: come il già noto FCR, ha come “cuore elettrico” un commutatore a camme, ma le dimensioni del meccanismo e della cassetta sono state ridotte per renderlo compatibile con tutte le applicazioni extra-carropontistiche».
Quanto l’alleggerimento e il contenimento degli ingombri incidono in ambito elettromeccanico?
«La riduzione di pesi e dimensioni è sempre più importante. Non per ragioni di riduzione dei costi, bensì per una specifica esigenza tecnica: motori e componenti interagiscono sempre più con parti e componenti elettroniche. Ad esempio, la contatteria a molla permette di gestire meglio le microcorrenti dei dispositivi elettronici rispetto ad un contatto a vite».
Sono in cantiere altre attività?
«È prevista l’introduzione di ulteriori, nuovi prodotti nei settori in cui siamo entrati di recente. In particolare, stiamo completando l’iter per certificare dei prodotti ATEX che vedranno la luce nella seconda parte dell’anno: va tenuto in considerazione che le certificazioni sono un requisito indispensabile, per produrre e commercializzare qualsiasi prodotto destinato a questo settore. È appena stata presentata inoltre la nuova linea di alimentazione multipole, adatta per magazzini automatici e macchine tessili, che incrementa le portate e gli amperaggi gestibili ed andrà ad ampliare il catalogo delle linee elettrificate e a festoni».
La filiera elettrica sta crescendo, in termini di formazione e competenza in ambito ATEX?
«Sì, ma ci sono ancora molti margini di miglioramento. Una spinta la darà lo stesso mercato, perché le richieste di soluzioni ATEX sono in crescita costante. Questo spingerà i distributori a formare personale o a costituire uffici tecnici dedicati».
Le normative sosterranno la domanda?
«Certamente, ma riteniamo che l’ATEX possa crescere ancora di più, in prospettiva, in quanto è trasversale a diversi ambiti impiantistici, compreso il civile».
«Nonostante le acquisizioni in atto sul canale della distribuzione, nel 2019 siamo cresciuti in termini di fatturato presso i principali grossisti. Con il supporto delle nostre agenzie, vogliamo rafforzare le partnership in atto con loro e crearne di nuove, offrendo qualcosa in più in termini di vicinanza e servizio, rispetto alle grandi multinazionali».
Come può un grossista indirizzare l’installatore alla scelta del dispositivo più adatto?
«Occorre che il personale di vendita raccolga quante più informazioni possibile sull’impianto in cui si andrà a operare. In questo modo, ed eventualmente anche con il nostro supporto, gli sarà possibile individuare la soluzione più adatta».