Opportunità da 3 a 10 miliardi di dollari per le Utility nel settore dei trasporti elettrici

mobilità elettricaSecondo l’indagine del BCG (Boston Consulting Group), è il momento per le utility di investire sul potenziamento della rete elettrica, collaborare alle iniziative delle autorità pubbliche e creare nuovi prodotti e servizi legati ai veicoli elettrici: entro il 2030 rappresenteranno un quarto di tutti i veicoli in circolazione.

L’elettrificazione dei trasporti potrebbe generare nel prossimo decennio un valore aggiunto compreso fra i 3 e i 10 miliardi di dollari per una utility media con circa 2-3 milioni di clienti. Una cifra che include il ritorno sugli investimenti per migliorare la rete elettrica (circa 1.8-6,2 miliardi di dollari), le attività a sostegno delle politiche delle autorità in materia di mobilità elettrica (circa 50 milioni – 1 miliardo di dollari) e i ricavi derivanti dall’offerta di nuovi prodotti e servizi legati ai veicoli elettrici (da 1,3 a 2,9 miliardi di dollari).

Nuove tecnologie per ridurre i costi

Il progresso tecnologico è tra i fattori che spingeranno la crescita dei veicoli elettrici nel prossimo decennio, in particolare per quanto riguarda la rapida diminuzione dei costi delle batterie. Il costo per Kwh di una batteria, per auto, camion ibridi e full electric, è sceso da 700 dollari nel 2009 a circa 150-175 dollari a fine 2017 e si prevede che calerà ulteriormente fino a circa 70-90 dollari nel 2030. Nell’indagine del BCG, si stima che entro il 2028 il costo totale di possesso quinquennale di un veicolo elettrico sarà inferiore a quello sostenuto per un veicolo con motore a combustione interna.

Nuovi servizi per entrare in nuovi mercati

Per alimentare un ecosistema che sostiene la domanda di veicoli elettrici le utility potrebbero stringere collaborazioni con i produttori di veicoli e i proprietari di grandi flotte oppure offrire nuovi servizi a valore aggiunto alla ricarica: il parcheggio, l’assistenza tecnica, la consegna di pacchi, la manutenzione e la riparazione. Ponendo che ogni veicolo elettrico percorra circa 13mila miglia all’anno, BCG stima un valore cumulativo di nuovi prodotti e servizi per la mobilità elettrica pari a una cifra compresa fra 3.400 e 7.400 dollari per ogni veicolo elettrico dal 2019 al 2030, per un valore complessivo di circa 1,3 – 2,9 miliardi di dollari per una utility media con 2-3 milioni di clienti. La penetrazione dei veicoli elettrici non è ancora tale da giustificare uno sforzo immediato delle utility nelle infrastrutture di ricarica, che avrebbero tassi di utilizzo molto bassi e che difficilmente sarebbero sostenibili senza sussidi pubblici.

Le sfide da superare

Alcune realtà dei settori automotive e oil & gas sono pronti a investire: avranno quindi più possibilità di sfruttare le opportunità offerte dalla mobilità elettrica per posizionarsi al centro dell’ecosistema e influenzare le politiche delle autorità nel settore. Le utility dovranno innanzitutto allineare la propria visione e la propria strategia con quelle di tutti gli stakeholder coinvolti, in secondo luogo costruire un network di partner che le aiuti a espandere la propria offerta di prodotti e servizi correlati ai veicoli elettrici, dovranno poi avviare nuove collaborazioni fra diverse funzioni aziendali e coordinare gli sforzi sui programmi di mobilità elettrica.

È poi fondamentale, sviluppare nuove competenze per lanciare nuovi progetti di mobilità elettrica, come la progettazione di infrastrutture di ricarica, capacità di data analytics, customer experience e gestione dei processi di vendita B2B. Trattandosi infine di attività spesso molto competitive e non regolamentate, sarà decisiva la capacità di accorciare i tempi di pianificazione e attuazione di investimenti e progetti.

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