Nuova luce ai RAEE salvaguardando l’ambiente

OPERAZIONI di separazione manuale di RAEE R4 presso un impianto di trattamento

Il consorzio Ecolamp dal 2004 mette a disposizione degli utenti professionali servizi per la corretta gestione delle apparecchiature elettriche a fine vita. Parallelamente, porta avanti diverse iniziative dedicate a scuole e consumatori per diffondere la consapevolezza sull’importanza di una corretta raccolta differenziata dei RAEE e sul contributo che ciascuno può dare alla tutela dell’ambiente e alla realizzazione di un’economia di tipo circolare.

Le sorgenti luminose rap­presentano nel nostro Paese un mercato di cir­ca 100 milioni di pezzi venduti ogni anno, e i rifiuti che ne derivano sono caratterizzati da alcune peculiarità che li distin­guono dal resto dei RAEE e li ren­dono davvero “speciali”: essen­do costituiti principalmente da vetro, sono estremamente fra­gili; in alcuni casi possono conte­nere mercurio, sostanza dagli ef­fetti pericolosi sia per l’uomo che per l’ambiente; inoltre, sono leg­geri, perciò, nonostante un trend di raccolta in continua crescita, il loro peso complessivo è sotto l’1% delle quantità totali di RAEE raccolti.

Gli uffici Ecolamp

Ecolamp è un consorzio, senza scopo di lucro, attivo su tutto il territorio nazionale per il recupe­ro dei RAEE (Rifiuti di Apparec­chiature Elettriche ed Elettroni­che). Nato nel 2004 per volontà delle principali aziende nazionali e internazionali del settore illu­minotecnico italiano, oggi riuni­sce oltre 350 produttori di ap­parecchiature elettriche ed elet­troniche, per i quali garantisce gli adempimenti connessi alla cosid­detta Responsabilità Estesa del Produttore in ambito RAEE.

Con Fabrizio D’amico, Diretto­re Generale Ecolamp abbiamo approfondito i diversi servizi of­ferti dal Consorzio, analizzato la situazione in Italia in merito alla normativa e agli obblighi di smal­timento RAEE, e fatto il punto su mercato e obiettivi futuri.

Quali sono i servizi che offrite agli utenti professionali per un corretto smaltimento dei RAEE raccolti nell’ambito delle loro attività? 

FABRIZIO D’AMICO, Direttore Generale Ecolamp

«Il consorzio ha sempre rivolto una speciale attenzione al pub­blico degli installatori, dei ma­nutentori e, più in generale, de­gli utenti professionali, per i qua­li ha sviluppato nel tempo canali di raccolta dedicati. Oggi sono a disposizione dei professionisti una gamma di servizi modula­bili in base a specifiche esigen­ze e attivabili in modo semplice e rapido attraverso un apposito portale web.

Tra i diversi servizi possiamo trovare: Extralamp, ri­volto agli installatori illuminotec­nici e, più in generale, a chi deve smaltire tubi neon, lampadine e ogni altro RAEE appartenen­te alla categoria delle sorgen­ti luminose; ExtraPRO, per tutti quei professionisti che devono conferire RAEE del raggruppa­mento R4 (piccoli rifiuti elettri­ci, apparecchi di illuminazione e fotovoltaico); ed ExtraRAEE con cui l’utente può ricevere l’offerta dei migliori operatori di zona per tutti i raggruppamenti R1, R2, R3 e per pile, accumulatori e toner, così da garantire a ciascuno la soluzione più vantaggiosa.

I ser­vizi Ecolamp comprendono poi, per i siti autorizzati allo stoccag­gio di sorgenti luminose, la con­venzione Waste-in per il ritiro e il trattamento dei propri RAEE di illuminazione a condizioni prefe­renziali. Ed EcoService, con cui i produttori consorziati posso­no offrire direttamente ai propri clienti un pacchetto che non so­lo include l’acquisto del prodotto nuovo, ma anche il ritiro e smal­timento a norma delle apparec­chiature sostituite».

Quali sono gli obblighi dei distributori nella gestione dei RAEE e quali sono state, in Italia, le ultime disposizioni normative in materia? 

«Tutti i distributori che hanno in assortimento apparecchiature elettriche ed elettroniche, sono tenuti al cosiddetto ritiro “uno contro uno”: il consumatore do­mestico può consegnare il pro­prio RAEE al negoziante, pur­ché acquisti un prodotto nuovo equivalente. Questo vale tanto per i frigoriferi quanto per gli spazzolini elettrici o le lampadi­ne.

Quest’obbligo è stato intro­dotto con il Decreto Ministeriale 65/2010 già a maggio del 2010. Con il secondo decreto RAEE, il D.Lgs 49/2014, si è aggiunto il co­siddetto ritiro “uno contro zero”, ovvero la possibilità di restituire ai negozianti l’apparecchiatura non più funzionante senza al­cun obbligo di acquisto. Questa opzione riguarda i RAEE di pic­colissime dimensioni (inferiori ai 25 cm) ed è obbligatoria solo per i distributori con superficie di vendita dedicata alle AEE (Appa­recchiature Elettriche ed Elettro­niche) superiore ai 400 mq. Le modalità semplificate per que­sto tipo di raccolta sono regola­mentate dal Decreto Ministeriale 121, entrato in vigore il 22 luglio 2016».

Chi sono i “Free Riders”? 

«I Free Riders sono tutte quelle aziende produttrici, distributrici, importatrici – anche attraverso le vendite online – che, per prime, immettono sul mercato italiano apparecchi elettrici o elettronici senza rispettare gli adempimen­ti correlati alla normativa RAEE (D.Lgs. 49/2014).

Il Free Rider generalmente non è registrato al Registro nazionale dei Produttori di AEE, non dichiara il proprio im­messo sul mercato, non è iscrit­to ad alcun sistema individuale o collettivo – come il consorzio E­colamp – per la corretta gestione dei rifiuti che derivano dai suoi prodotti e, ovviamente, non paga alcun eco-contributo a copertura dei costi di gestione dei RAEE di sua responsabilità.

Questo arre­ca un danno ai produttori onesti, al sistema di gestione dei RAEE e, in ultima analisi, a tutto il Pa­ese. Quando Ecolamp identifica un produttore free rider lo con­tatta per invitarlo a regolarizza­re la sua posizione e, se verifica che dopo ripetute comunicazioni ancora non è iscritto né a Regi­stro né ad alcun consorzio per la gestione dei RAEE, lo segnala al Ministero dell’Ambiente e alla Ca­mera di Commercio territorial­mente competente».

Dal 2015 Ecolamp è tra i soci fondatori di Eucolight, l’associazione Europea dei Sistemi Collettivi specializzati nella gestione dei RAEE di illuminazione. Quali passi in avanti sono stati fatti a livello europeo negli ultimi anni? 

© MARIO GUERRA PHOTO – VETRO RECUPERATO dal trattamento delle sorgenti luminosepossiamo

«Tutte le normative nazionali in materia di RAEE sono fonda­mentalmente il recepimento o la trasposizione di decreti o diretti­ve Europee. Per questo motivo è importante monitorare ciò che accade a Bruxelles e intervenire nel dibattito istituzionale e tra stakeholder.

EucoLight è la voce dei sistemi di conformità RAEE, presenti nei diversi Stati Membri, specializzati nella gestione della raccolta e del riciclo dei RAEE di illuminazione. L’Associazione la­vora per rendere l’economia cir­colare una realtà per i prodotti di illuminazione. Per questo, Euco­light ha condiviso la propria po­sizione con le istituzioni Europee laddove venivano discussi prov­vedimenti rientranti nel pacchet­to dell’economia circolare, così come si è spesa e continua a far sentire la propria voce affinché venga adeguatamente regola­mentato e contrastato il fenome­no del free riding, agevolato dal­le vendite di prodotti elettrici ed elettronici sulle piattaforme onli­ne.

Al momento è in discussione un aggiornamento della Diretti­va sui RAEE: Eucolight ne segue da vicino gli sviluppi e condivide le posizioni degli associati, ad e­sempio nelle consultazioni pub­bliche dalla Commissione».

Non solo lampadine, ma anche RAEE della categoria R4, inclusi i pannelli fotovoltaici: come Ecolamp garantisce a questi ultimi una seconda vita? 

«Per i RAEE come plafoniere, fa­retti a LED, apparecchiature elet­triche da ufficio, ma anche per le diverse tipologie di pannelli fo­tovoltaici, facenti tutti parte del raggruppamento R4, è possibile attivare il servizio ExtraPro.

Una volta registrati sul portale Aladdin, riservato alle realtà pro­fessionali, si può inviare una ri­chiesta di ritiro indicando luogo, quantità e tipologia dei rifiuti. Se il preventivo proposto viene ac­cettato, il servizio si attiva, il ri­fiuto viene ritirato dal magazzino del cliente entro 20 giorni lavora­tivi e avviato a trattamento».

Come vengono recuperati i componenti? 

«Gli impianti di trattamento, spe­cializzati nelle diverse tipologie di RAEE, si occupano di recu­perare materia ed energia, e di smaltire in sicurezza eventuali sostanze inquinanti. Ogni anno i RAEE avviati a trattamento da E­colamp fanno registrare un tasso di recupero che supera il 95%».

Focalizzandoci sul mercato, che risultati avete ottenuto nel 2022? 

«Nel 2022 Ecolamp ha raccolto 2.652 tonnellate di rifiuti elettri­ci ed elettronici. Il 55% appartie­ne alla categoria delle sorgenti luminose esauste (R5) e il 45% è rappresentato da piccoli elettro­domestici, elettronica di consu­mo e apparecchi di illuminazione giunti a fine vita (R4).

Tuttavia, dobbiamo attestare co­me nel 2022 si sia registrata una flessione generalizzata nella rac­colta dei RAEE. I dati sembrano suggerire la ne­cessità di un cambio di approc­cio strutturale che sappia nuo­vamente intercettare flussi cre­scenti di rifiuti elettrici ed elet­tronici e, in quest’ottica, Ecolamp si propone di continuare a svi­luppare soluzioni che risponda­no sempre meglio alle esigenze di tutti gli attori potenzialmente coinvolti».

Come è iniziato il 2023? 

«Il 2023 per Ecolamp è inizia­to bene, con una raccolta sia di R5 che di R4, nei primi tre mesi dell’anno, superiore alle previsio­ni. Le iniziative del Consorzio, an­che attraverso campagne di co­municazione via social, via radio e di direct marketing, stanno cer­cando, ancora una volta, di met­tere in luce tutte le possibilità a disposizione di utenti domestici e professionali per smaltire cor­rettamente i propri RAEE».

Come possono (e devono) contribuire gli installatori e i consumatori finali al corretto riciclo dei RAEE?

«È importante che chiunque detenga rifiuti elettrici ed elettronici li raccolga separatamente e li conferisca nei luoghi preposti, affidandoli a soggetti autorizzati. Nasce proprio da questo la scelta di Ecolamp di attivare, sin dall’inizio della sua attività, canali di raccolta a disposizione degli installatori.

Questi soggetti, infatti, si trovano a dover smaltire le apparecchiature elettriche sostituite e ritirate presso la clientela, ma spesso non riescono ad avere accesso alle isole ecologiche: è qui che possono venire in aiuto i servizi di Ecolamp.

Il privato cittadino, a sua volta, dovrà consegnare le apparecchiature elettriche ed elettroniche a fine vita in una delle Isole Ecologiche presenti nel proprio Comune di residenza o presso un distributore con la modalità “uno contro uno” o “uno contro zero”.

È indubbio che per entrambi i tipi di utenza è necessaria consapevolezza e conoscenza dell’argomento, ed è per questo che Ecolamp è impegnato da sempre in attività di divulgazione e formazione.

Attraverso il suo portale online e diverse campagne di comunicazione promosse negli anni, il Consorzio sostiene la cultura del riciclo per aziende e cittadini. Non solo, ogni anno lancia nuove iniziative, percorsi didattici e concorsi a premi dedicati alle scuole primarie e secondarie come i progetti “facciamo luce” e “raccogliamo valore”».

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