Gli associati di Delta Electric, società consortile dell’elettrico, acquistano e vendono materiale elettrico del settore civile e industriale, automazione, illuminazione, green energy, ma anche riscaldamento e condizionamento. Il consorzio è nato per ottimizzare gli acquisti e dare la possibilità a ogni imprenditore di essere un vero protagonista, contribuendo alla crescita del gruppo.
Nato dall’idea di alcuni imprenditori toscani nel lontano 1995, con lo scopo di ottimizzare gli acquisti verso i produttori di materiale elettrico, il gruppo entra dapprima a far parte del consorzio nazionale “Gli Elettrici” con lo scopo di acquisire, passo dopo passo, una sempre maggiore visibilità e maggiori contribuzioni.
Con l’ingresso degli associati nel consorzio nazionale CODIME, nel 2004 nasce Delta Electric sulla spinta del consorzio che favoriva la creazione di poli commerciali multiregionali. Nel 2008, con la fusione tra CODIME ed EURAGE che darà vita a Gewa Italia, Delta Electric si struttura con un coordinatore, in modo da essere commercialmente operativo e diventando così anche polo territoriale di Gewa Italia.
Nel 2022, infine, Delta Electric, con la quasi totalità degli associati, diventa socio del gruppo nazionale ANSE 2000 e uno dei suoi principali poli commerciali. Abbiamo intervistato Daniele Corsini, coordinatore commerciale di Delta Electric, che ci ha illustrato la storia del gruppo e gli obiettivi futuri.
Quali sono i principali settori di competenza di Delta Electric?
«Tra i settori del comparto elettrico, posso sicuramente affermare che il lighting è quello più specializzato all’interno della compagine dei 17 associati attuali in virtù degli spazi e delle strutture dedicate agli showroom, gestiti da personale interno qualificato in grado di dare un servizio a 360° in termini di pre e post-vendita dei prodotti.
Inoltre, un altro settore che ha visto un’importante specializzazione nel corso degli ultimi due anni è quello del fotovoltaico, con l’80% degli associati che ha acquisito le dovute competenze per diventare dei riferimenti per i propri clienti, come da sempre lo sono anche alcuni nostri associati nel campo dell’automazione e dell’industria».
Come è stato l’andamento del mercato nel 2022?
«Senza dubbio il 2022 è stato un anno eccezionale dal punto di vista del fatturato generale, dovuto sicuramente agli incentivi legati all’Ecobonus. Se dobbiamo essere sinceri, questo ha però anche causato, per alcune tipologie di impianti “tradizionali”, della staticità, senza crescite tangibili».
Nello specifico, quali sono stati, a vostro avviso, i settori trainanti e quali quelli in sofferenza?
«Nel 2022, i settori più in sofferenza sono stati sicuramente quello degli automatismi, quello degli apparecchi, delle lampade e anche la video-citofonia/TVCC/allarmi; per contro, come già anticipato prima, sono stati trainanti tutti quei prodotti e quelle soluzioni che hanno beneficiato direttamente o indirettamente degli Ecobonus».
Quanto hanno influito i recenti problemi di difficoltà a reperire materie prime e le problematiche legate agli alti costi dell’energia?
«Per quanto riguarda il costo dell’energia, fortunatamente si sta ritornando a valori pre-speculazione e riteniamo che il picco dovrebbe essere passato; per quanto riguarda invece l’approvvigionamento dei materiali, è stato necessario cambiare l’impostazione degli ordini facendo una programmazione dei prodotti basilari per l’impiantistica, anche se, in settori specifici come automazione e industria, questa problematica è ancora molto sentita e alcuni associati hanno deciso di scegliere nuovi fornitori per far fronte alle richieste dei clienti».
Sempre relativamente al mercato, che cosa prevede per i mesi che verranno?
«Per questo 2023 c’è da aspettarsi un probabile calo del fatturato generale perché, con la scomparsa degli Ecobonus, si sta assistendo anche a un generale ridimensionamento degli impianti fotovoltaici nell’ambito del civile, che non sarà compensato dagli impianti che verranno progettati per il settore industriale, anche perché, per questi casi, entrano in gioco direttamente le varie municipalizzate, le aziende fornitrici di servizi, ecc.., a causa dei costi elevati degli impianti che tanti elettricisti non hanno la capacità finanziaria di sostenere.
Di contro, si sta assistendo, almeno fino a questo primo semestre, a una crescita dei settori impiantistici più tradizionali che fa ben sperare, anche se bisognerà capire quale sarà l’impatto, nel secondo semestre dell’anno, del costo del denaro sulla vita di tutti noi… quindi non mi sento di poter dare delle previsioni certe».
Quanti sono i vostri punti vendita e dove sono distribuiti? Avete in previsione di aprirne di nuovi?
«I punti vendita degli associati Delta Electric sono composti da 17 sedi e 23 filiali distribuite in 7 regioni. Attualmente so che alcuni associati stanno analizzando alcune nuove opportunità, ma è davvero troppo presto per annunciarle. Da non escludere, inoltre, l’ingresso di nuovi associati nel 2024».
Che tipo di formazione offrite? E a chi è rivolta?
«Per quanto riguarda i corsi tecnici di formazione per tecnici interni e clienti, o i corsi di tecniche di vendita per gli addetti alle vendite interne/esterne degli associati, o ancora, i corsi di carattere manageriale per i titolari, ci avvaliamo sempre della collaborazione con i nostri fornitori partner.
Ci tengo poi a segnalare un evento per noi molto importante, che contribuisce a fare “squadra”: la Convention annuale Delta Electric, che quest’anno è arrivata alla sua 12° edizione. Durante questo evento ci sarà la partecipazione delle famiglie di tutti gli associati Delta Electric insieme con i fornitori partner.
Nel corso degli anni Delta Electric è cresciuto sia come numero di associati che per fatturato, ma la cosa davvero degna di nota è che, oltre a questi importanti successi, si è creata una forte coesione tra i soci, unione che credo abbia giocato un ruolo importante per vederci riconosciuti tra le principali realtà associative sul mercato elettrico nazionale».
Quali sono i servizi che offrite ai vostri clienti e quali strategie attuate nei confronti della distribuzione?
«Delta Electric ha una valenza commerciale, pertanto i servizi che offre il consorzio hanno questa base: lo scopo è poi quello di sviluppare attività a 360°, quali promozione di sell in/sell out per incentivare le vendite e dare visibilità agli associati nel mercato».
Com’è strutturata la vostra logistica?
«Delta Electric e tutti i suoi associati, facendo parte del consorzio nazionale ANSE 2000, ne sfruttano il magazzino logistico che gestisce pochi fornitori di “alta rotazione” ma con una profondità importante che permette di gestire al meglio le risposte da dare al mercato; questa logistica è utilizzata ovviamente anche per effettuare ordini di gruppo per poi ottenere condizioni di acquisto dedicate e vantaggiose».
Qual è il vostro impegno per la sostenibilità?
«A livello consortile, viene sensibilizzato agli associati l’utilizzo di comportamenti che favoriscano la sostenibilità ambientale e, insieme ai nostri fornitori, viene promosso nei confronti degli impiantisti l’utilizzo di soluzioni che riducano l’impatto degli impianti e favoriscano il risparmio energetico: il settore del fotovoltaico, in cui noi crediamo molto, ne è un esempio».