L’azienda Bruno Baldassari & F.lli SpA, nata nel 1963, si propone sul mercato come una delle principali realtà produttrici di cavi elettrici per bassa tensione. I prodotti proposti rappresentano l’eccellenza qualitativa raggiunta con anni di ricerca e sperimentazione, partendo da materie prime selezionate e trasformate con i più moderni processi produttivi per realizzare cavi che superano tutti i requisiti richiesti dalle normative.
“I nostri prodotti – racconta l’Ing. Eduardo Redondo, Direttore Ricerca e Sviluppo – hanno contribuito all’evoluzione del settore attraverso un costante miglioramento delle loro performance. Abbiamo investito sui materiali più efficienti e sicuri e possiamo citare come esempi diversi sviluppi, come ad esempio i cavi in PVC senza gli stabilizzanti a base di piombo, lanciati nella metà degli anni 90, o i cavi della serie ‘Green Line’, detti LS0H (Low Smoke Zero Halogen), una tecnologia che, a partire dalla fine degli anni 90, ha utilizzato mescole che in caso di incendio non generano fumi densi e opachi e con ridotte emissioni di gas acidi e corrosivi. Questa famiglia di prodotti è cresciuta negli anni con lo sviluppo dei cavi resistenti al fuoco (utilizzati per i sistemi di sicurezza) e dei cavi per impianti fotovoltaici; le omologazioni per entrambi i prodotti sono state ottenute nel 2010. Potremmo ricordare anche i cavi flessibili speciali, in lega di PVC termoplastico resistente agli oli, per basse temperature, a uso interno ed esterno, molto utilizzati per prolunghe e avvolgicavi in alternativa ai cavi in gomma; questi sono stati certificati VDE (Germania) nel 2011 e ÖVE (Austria) nel 2014. Negli anni, inoltre, si sono sviluppate mescole con migliori prestazioni elettriche e meccaniche, permettendo l’utilizzo di meno materiali riducendo lo spreco e il consumo globale di energia durante tutto il ciclo di vita del prodotto”.
Non solo certificazioni
Baldassari segue un rigoroso rispetto delle normative richieste per il sistema della qualità: “A partire dal 1996 – ricorda Redondo – l’azienda ha adottato il modello gestionale proposto dallo standard UNI EN ISO 9001, così come il sistema di gestione ambientale (la certificazione ISO 14001 è stata ottenuta nel 2014). Ma, oltre alle certificazioni, in azienda si lavora anche per ridurre al massimo le perdite durante il processo di fabbricazione, studiando disegni di cavo e utilizzando materiali caratterizzati da un impatto ecologico sempre minore. Operiamo, infatti, rispettando le direttive richieste dalla RoHS e dal REACH, con un monitoraggio costante che controlla l’uso delle sostanze pericolose sui nostri prodotti; senza, ovviamente, dimenticare lo sforzo costante per sviluppare cavi sempre più maneggevoli, per facilitare l’installazione su canaline e quadri elettrici, riducendo, quindi, il tempo di consegna del lavoro e la sicurezza globale dell’impianto”.
Grafene: materiale del futuro?
“Innovare, per noi, significa guardare oltre l’attuale orizzonte tecnico/scientifico per poter anticipare le necessità dei nostri clienti, siano essi distributori, installatori o utenti finali” – conclude il Direttore R&S. “Oggi, grazie agli investimenti realizzati negli ultimi anni in risorse umane e all’interno dello stabilimento produttivo, e tramite le nuove attrezzature di laboratorio, stiamo dando il via, insieme ai nostri fornitori di materie prime e agli istituti di ricerca statali/parastatali, a una fase più evoluta e a diversi progetti di sviluppo. In quest’ultimo ambito è stato firmato in aprile un contratto di sviluppo con il ‘Graphene Labs’ dell’IIT (Istituto Italiano di Tecnologia), per lo studio di fattibilità dell’utilizzo del grafene sui cavi elettrici di bassa tensione. Questo è un nuovo materiale, con una struttura simile a un foglio bidimensionale di atomi di carbonio disposti secondo uno schema esagonale molto regolare e con particolarissime caratteristiche elettriche, termiche e meccaniche. Il grafene, infatti, è il materiale più sottile sintetizzato dall’uomo (dallo spessore di un atomo), il più leggero (1 grammo è sufficiente a coprire 2.600 mq di superficie), il più resistente e flessibile, il miglior conduttore di calore a temperatura ambiente e un ottimo conduttore di elettricità”.
Che cosa c’è di nuovo
Guardando gli sviluppi fatti negli ultimi anni, già accennati all’inizio, potrei dire che un esempio di prodotto innovativo è il cavo ‘Cantiere’, multipolare flessibile con guaina in lega polimerica a base di PVC, per applicazioni a bassa temperatura (fino a -35 °C), resistente agli oli e ai raggi UV. Il cavo è prodotto nelle versioni 300/500 V (AT N05V3V3-F) e 450/750 V (AT N07V3V3-F), con marchio VDE tedesco e ÖVE austriaco, ed è usato dove vengono richieste particolari caratteristiche di flessibilità, essendo particolarmente adatto per utilizzo come prolunghe e avvolgicavi, anche per ambienti esterni e in tutte le stagioni. L’insieme di caratteristiche particolari, già descritte sopra, favorisce la scelta di questo cavo termoplastico come un’ottima alternativa ai cavi reticolati in gomma tipo H07RN-F, utilizzati per applicazioni simili ma molto più costosi.