Autosufficienza energetica con idrogeno da fonti rinnovabili

autosufficienza stoccaggio idrogeno
L’ENERGIA SOLARE e la biomassa raccolta nei boschi circostanti l’Arieshof rendono questo moderno maso sudtirolese

Un innovativo sistema per lo stoccaggio dell’idrogeno allo stato solido consente a una moderna fattoria di montagna di fronteggiare quasi completamente il proprio fabbisogno energetico utilizzando solo fonti rinnovabili locali.

autosufficienza stoccaggio idrogeno Arieshof è un maso su­dtirolese che propo­ne un modello alter­nativo di insediamen­to agricolo, caratterizzato da u­na decisa vocazione ecologica e quasi completamente autonomo dal punto di vista energetico. L’a­zienda agricola opera secondo principi olistici (eco-compatibili­tà, coltivazioni biologiche certifi­cate, gestione sinergica fra suo­lo, vegetazione e animali dome­stici, interazione sociale, ecc.) e impiega lavoratori socialmente svantaggiati.

Situato a San Lorenzo di Sebato (Bolzano) vicino al comprensorio sciistico Plan de Corones, Arie­shof è risultato di un intervento di demolizione e ricostruzione. Le nuove costruzioni (superfi­cie netta 2.022 m2; volume netto 6.009 m2) comprendono edifici per le funzioni residenziale con ospitalità agrituristica (a est), commerciale (al centro) e agri­colo-zootecnica (a ovest) che ri­spettano i requisiti CasaClima Classe A.

Arieshof dispone inoltre di un articolato sistema per la produ­zione e lo stoccaggio dell’energia da fonti rinnovabili, che utilizza esclusivamente cippato di origi­ne locale ed energia solare, con il supporto di sistemi per il recupe­ro del calore. Lo stoccaggio interessa sia l’e­lettricità, con sistemi a corto e a lungo termine, sia l’acqua cal­da, grazie a un enorme accumulo (20 m3).

Elettricità: produzione e stoccaggio

La maggior parte dell’elettricità è prodotta dai campi fotovoltaici che ricoprono quasi interamente i tetti di tutti gli edifici (superficie totale 1.020 m2). I moduli fotovoltaici (potenza complessiva 206,31 kWp) metto­no a disposizione ogni anno cir­ca 230 MWh, ai quali si aggiun­gono 74 MWh ottenuti dalla mi­cro-cogenerazione alimentata dal syngas estratto dal cippato.

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LA MAGGIOR PARTE dell’elettricità è prodotta dai campi fotovoltaici installati sulle coperture dei tre edifici: residenziale (in primo piano), commerciale (al centro) e agricolo-zootecnico

L’elettricità non autoconsumata è immagazzinata in un sistema di stoccaggio composto da:

  • accumuli a batteria del tipo NiMH da 130 kW (capacità mas­sima 172 kWh, per lo stoccaggio a breve termine (orario – gior­naliero);
  • sistema HY2MEDI (capacità massima 2 MWh) che, all’inter­no di un container (lunghezza 6,0 m, profondità 2,5 m, altez­za 2,6 m; peso 13÷20 t) riunisce dispositivi per la produzione e l’accumulo dell’idrogeno e per la sua conversione in elettri­cità, per lo stoccaggio a lungo termine (settimanale – mensi­le).

Sviluppato da GKN Hydrogen, HY2MEDI è un sistema sicuro, efficiente, compatto e di lunga durata (oltre 20 anni), basato sull’innovativa tecnologia metal­lo-idruro per lo stoccaggio dell’i­drogeno allo stato solido.

La stessa quantità di gas conte­nuta in una bombola di idrogeno liquido, infatti, può essere imma­gazzinata in un serbatoio di vo­lume pressoché equivalente, in condizioni di pressione e tempe­ratura facilmente gestibili.

SYNGAS PER LA MICROCOGENERAZIONE
La produzione combinata di elettricità e calore è una soluzione estremamente efficiente dal punto di vista energetico, che utilizza combustibili liquidi o gassosi. Il ricorso alle biomasse permette di alimentare i cogeneratori con combustibili rinnovabili di origine locale.

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IL COGENERATORE a syngas di cippato, prodotto da Hargassner, è composto dal modulo per la produzione elettrica (in primo piano) e per la gassificazione della biomassa

È il caso del cippato (potere calorifico 3÷4,5 kWh/kg), composto dai residui delle lavorazioni agroforestali e delle segherie inadatti ad altri usi, disponibile a costi contenuti nelle aree montane e boschive. Il micro-cogeneratore dell’Arieshof è infatti alimentato con syngas prodotto mediante gassificazione del cippato. La gassificazione avviene un un’unità dedicata, alimentata in modo automatico con cippato prelevato dai depositi posti a fianco della centrale tecnologica.

Il cippato attraversa in verticale, dall’alto verso il basso, una camera di combustione che provvede all’essiccazione, alla degradazione pirolitica e alla raccolta dei residui del processo, mentre il syngas così ottenuto è avviato a una serie di filtri e scambiatori di calore che lo purificano e ne stabilizzano la temperatura.

L’unità di cogenerazione è quindi alimentata da syngas miscelato ad aria: la combustione azionare un motore alternativo e il generatore elettrico collegato. Prima dell’immissione in atmosfera i gas di scarico sono trattati da un catalizzatore, per abbattere la concentrazione di inquinanti, e da un silenziatore.

Idrogeno allo stato solido

L’unità HY2MEDI è la prima di questo tipo installato in Euro­pa. Si occupa del ciclo completo dell’idrogeno utilizzando energia elettrica che, nel caso dell’Arie­shof, è prodotta dai campi foto­voltaici e dal micro-cogenerato­re, perciò interamente da fonte rinnovabile. Il sistema è compo­sto da:

  • elettrolizzatore (24 kWe);
  • accumulo chimico dell’idroge­no allo stato solido (capacità max 2 MWh);
  • cella a combustibile (16 kWe).

Lo stoccaggio chimico allo stato solido utilizza l’innovativa tecno­logia degli idruri metallici, alter­nativa rispetto alle tradizionali modalità di accumulo dell’idro­geno gassoso, in bombole, e li­quido, in serbatoi super-raffred­dati, che garantisce semplicità della gestione operativa, ingom­bri contenuti e, soprattutto, su­periori condizioni di sicurezza.

Il primo stadio del processo pre­vede la produzione dell’idrogeno (più di 10 kg/giorno) attraver­so un elettrolizzatore. L’acqua è dapprima filtrata e quindi scis­sa nei suoi elementi costitutivi: l’ossigeno, rilasciato nell’atmo­sfera, e l’idrogeno, sottoposto a essiccazione e depurazione per ottenere gas con elevato grado di purezza.

L’accumulo avvie­ne in serbatoi cilindrici riempi­ti con dischi compatti di polve­re di ferro e titanio. L’idrogeno è immesso nei serbatoi grazie a leggere variazioni di pressione e temperatura: le molecole del gas si legano a quelle dei metal­li, creando un legame elettrochi­mico (idruro allo stato solido). La capacità complessiva di stoccag­gio dell’idrogeno in HY2MEDI è nell’ordine di 30÷120 kg, pari a una capacità di 0,5÷2 MWh, e av­viene a una pressione massima del gas di 40 bar (simile a quella dello stoccaggio allo stato gasso­so nelle bombole), in modo sta­bile e sicuro per effetto del lega­me chimico.

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COMPOSTO DA elettrolizzatore, serbatoi di stoccaggio con idruro di idrogeno e cella a combustibile, il sistema HY2MEDI di GKN Hydrogen è installato dentro un container

Quando necessario l’idrogeno è rilasciato dai ser­batoi, sempre mediante leggere variazioni di pressione e tempe­ratura, e alimenta la cella a com­bustibile. Nella cella a combusti­bile avviene la ricombinazione dell’idrogeno con l’ossigeno at­mosferico, che restituisce elettri­cità (potenza nominale: 7 kW fino a 285 h; 14 kW fino a 142 h), con emissione in atmosfera di solo vapore acqueo. Il calore rilascia­to dal processo è recuperato e riutilizzato, assieme a quello pro­veniente dal micro-cogenerato­re, per la produzione dell’acqua calda sanitaria al servizio dell’in­tero complesso.

SCHEMA SEMPLIFICATO del funzionamento del sistema di produzione e stoccaggio dell’energia

Autonomia energetica

La gestione collaborativa degli accumuli a batteria, per perio­di di durata oraria e giornaliera, e a idrogeno, per periodi setti­manali e mensili, è stato uno dei principali obiettivi del progetto, finalizzato al dimensionamento bilanciato di tutti i componen­ti per garantire la massima au­tonomia rispetto alla rete di di­stribuzione elettrica. Quando necessario, ad esempio, parte dell’elettricità prodotta dal cam­po fotovoltaico è impiegata per riscaldare l’acqua.

L’insieme del­le tecnologie utilizzate assicura infatti la copertura quasi com­pleta (90÷95%) del fabbisogno energetico, compresa la ricarica dei veicoli elettrici, utilizzando solo fonti rinnovabili. L’autono­mia rispetto alla rete elettrica di distribuzione è stimata in alme­no 5 mesi, a fronte della riduzio­ne delle emissioni in atmosfera nell’ordine di 92 tCO2 annue.

In sostanza, riducendo al minimo i consumi, Arieshof potrebbe fun­zionare completamente off-grid. La gestione di tutti gli impianti, elettrici e termici, e dei sistemi energetici e di stoccaggio è affi­data a un PLC (controllore logico programmabile), appositamente sviluppato da Enermore secon­do standard di livello industriale, con moduli per la gestione e la regolazione del funzionamento integrato degli impianti di produ­zione, degli accumuli e dei consu­mi, fino al collegamento e ai ser­vizi per le reti compreso l’energy trading, ecc.

BATTERIE NIMH – Nell’Arieshof lo stoccaggio a breve termine dell’elettricità è affidato ad accumulatori con tecnologia NiMH. Si tratta di una tecnologia matura, derivata dagli accumulatori nichel-cadmio ma caratterizzata da vantaggi e svantaggi. Rispetto a una batteria NiCd, una batteria NiMH non contiene cadmio, mette a disposizione una capacità almeno doppia a parità di dimensioni e presenta un effetto memoria meno pronunciato.

La densità volumetrica dell’energia è inferiore a quella delle batterie agli ioni di litio e l’autoscarica è maggiore, ma le batterie NiMH hanno un’eccellente potenza specifica, la ricarica avviene in tempi brevi, sono meno infiammabili ed esenti dal rischio di esplosione.

La scelta di utilizzare questi accumulatori è legata alla presenza di un accumulo a lungo termine di elevata capacità, all’intelligente gestione integrata di entrambi gli stoccaggi e dell’intero sistema di produzione dell’energia, alla maggiore sicurezza e al costo, notevolmente inferiore rispetto alle più diffuse batterie Li-Ion.

STEFAN RAINER, CEO di Enermore
LA PAROLA AL PROGETTISTA - - STEFAN RAINER, CEO di Enermore
«Siamo specializzati nella gestione integrata digitalizzata di impianti pluri-fonte e pluri-accumulo. I nostri sistemi non sono legati a prodotti o tecnologie specifiche: personalizziamo una piattaforma modulare a seconda degli impianti, delle loro potenzialità e necessità, nel rispetto degli obiettivi di ogni progetto.

La gestione collaborativa degli accumuli a batteria, per periodi di durata oraria e giornaliera, e a idrogeno, per periodi settimanali e mensili, ha costituito la principale complessità del sistema sviluppato per Arieshof. L’obiettivo finale era ottenere un dimensionamento bilanciato complessivo, in grado di assicurare la massima autonomia rispetto alla rete di distribuzione elettrica».

Qual sono i risultati ottenuti a circa un anno dall’entrata in funzione del sistema?

«L’impianto ha raggiunto un’autonomia superiore al 90%. Considerando che le taglie degli accumuli elettrici sono leggermente inferiori rispetto alla configurazione ottimale, si tratta di un risultato significativo. Il sistema è efficiente, performante, flessibile e scalabile. Le tecnologie utilizzate consentono di ottenere la completa autonomia rispetto alle reti energetiche, anche per quanto riguarda la mobilità sostenibile, in applicazioni civili e anche industriali».

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