Speciale Filiera

A proposito di export

La voce dell’export incide sul fatturato totale dell’industria elettrotecnica ed elettronica italiana per più del 50 per cento, in uno scenario che vede 4 imprese del settore su 10 esportare regolarmente. I dati provenienti da diverse fonti, incrociati con quelli elaborati da ANIE, confermano le opportunità di sviluppo per chi è in grado di affrontare le sfide poste dall’internazionalizzazione.

1.Il 2017 ha fatto registrare una ripresa economica diffusa, dando linfa a un nuovo ciclo globale di investimenti. Tra le economie avanzate, sono cresciuti gli Stati Uniti ed è migliorata la situazione nell’area europea in relazione a diverse componenti della domanda interna. Per le aree “emergenti”, il driver più importante è stato il riavvio della domanda asiatica, mentre la Cina è impegnata in un percorso di transizione verso un modello maggiormente orientato ai servizi e ai consumi interni. Bene l’economia indiana, mentre la volatilità dei prezzi delle materie prime ha penalizzato soprattutto gli esportatori di America Latina, Africa Subsahariana e area MENA.

2.Per il 2018 e il 2019, il Fondo Monetario Internazionale stima che il PIL mondiale crescerà del 3.7%. Le previsioni sono favorevoli sia per l’aggregato delle economie avanzate che per quello relativo alle economie emergenti. Russia e Brasile dovrebbero superare le recenti difficoltà, mentre permangono incognite sull’evoluzione delle quotazioni dei prodotti petroliferi.

3.Secondo stime del Centro Studi Confindustria, a fine 2017 l’economia italiana ha registrato un incremento pari all’1.5%. Segnali di recupero hanno continuato a caratterizzare la domanda interna mentre l’export è tornato a essere centrale. Per l’anno in corso è attesa una ripresa all’1.3%, con andamenti di segno positivo sia per le componenti che concorrono alla formazione della domanda interna che quella estera. Lo scenario previsionale del CSC mostra un’accelerazione delle esportazioni di beni e servizi: +4.9% nel 2017 e +3.8% nel 2018.

4.L’industria elettrotecnica ed elettronica italiana ha beneficiato notevolmente dell’export, la cui incidenza si attesta nei settori ANIE al 55% del fatturato totale. L’apertura ai mercati esteri è maggiore un po’ ovunque, anche nei comparti che apparivano meno propensi all’internazionalizzazione. Il mutato contesto economico spinge le imprese a guardare oltre la Penisola per compensare il calo della domanda interna e introdursi in catene del valore sempre più integrate.

5.Secondo l’ISTAT, negli ultimi 10 anni il numero di esportatori nell’ambito di elettrotecnica ed elettronica è cresciuto in aggregato di quasi il 20%; un incremento analogo ha caratterizzato negli ultimi 5 anni le imprese a controllo italiano residenti all’estero.

6.Esistono tuttavia mercati che faticano ancora. Secondo il Fondo Monetario Internazionale, una quota pari al 25% delle economie mondiali non ha ancora sperimentato un apprezzabile miglioramento: questo rappresenta un potenziale fattore di destabilizzazione per la ripresa in atto.

7.Previsioni SACE vedono le esportazioni italiane di beni di investimento (dove si collocano la maggior parte dei comparti di elettrotecnica ed elettronica) incrementare a una media annua del 4.1% nel biennio 2018-2020. Sosterranno la domanda le economie avanzate, ma la maggiore velocità si avrà nelle aree extra UE, grazie a fenomeni di transizione strutturale come in Nord Africa e Medio Oriente.

 

8.Per la prima volta dall’inizio della crisi, sono ripartiti gli investimenti legati al settore manifatturiero. Digitalizzazione e innovazione tecnologica trasformano l’offerta, i processi industriali e le catene del valore. Il peso specifico del servizio sul valore aggiunto di un prodotto diventa più rilevante, rendendo più complesso operare sui mercati esteri e favorendo allo stesso tempo la competitività. Secondo il WIOD, il 35% delle esportazioni di servizi da parte di aziende italiane è riconducibile al manifatturiero; la componente di valore aggiunto ascrivibile ai servizi “pesa” per circa il 40% sul totale dell’export manifatturiero.

9.Secondo dati ISTAT, le imprese che hanno introdotto innovazioni che rappresentano una novità per il mercato internazionale superano mediamente il 20% del totale nei settori di elettrotecnica ed elettronica, con punte del 35% nei comparti dell’elettronica; nel manifatturiero, l’innovazione si attesta al 10%.

10.Nell’anno in corso, ANIE sta proponendo alle imprese italiane un calendario di attività che prevedono anche percorsi di iniziative focalizzati su specifici comparti e in queste aree: Europa (UE ed Extra UE), Nord America e America Latina, Africa, Medio Oriente, Asia e Pacifico.

Export. Medio e “vicino” Oriente

Sono queste aree di mercato fortemente strategiche per le imprese italiane della nostra filiera. In diversi Paesi di queste aree sono fra l’altro presenti ambiziosi obiettivi di efficientamento energetico finalizzati ad ottimizzare l’utilizzo delle proprie risorse energetich

11.Ha avuto luogo dal 6 all’8 marzo l’edizione 2018 della Middle East Electricity, la principale fiera del Medio Oriente e una delle più importanti al mondo dedicata al settore dell’impiantistica elettrica, della produzione, trasmissione e distribuzione di energia, delle fonti energetiche rinnovabili, dell’illuminotecnica, dei cavi e dell’automazione industriale, nonché importante piattaforma di interazione tra esperti e professionisti di settore. ANIE Confindustria, in collaborazione con l’ufficio di Dubai di ICE Agenzia, ha organizzato una collettiva con 53 aziende italiane specializzate nei vari segmenti del mercato dell’elettricità, all’interno di un’area espositiva di circa 800 metri quadrati.

 

12.Il mercato del Medio Oriente, grazie all’impegno dei Paesi della regione a diversificare il proprio mix energetico, con l’obiettivo affrancarsi sempre di più dalla propria dipendenza dai combustibili fossili e ridurre la propria vulnerabilità rispetto alla fluttuazione delle materie prime energetiche, riveste un’importanza strategica per le produzioni italiane di settore. In diversi Paesi sono presenti ambiziosi obiettivi di efficientamento energetico finalizzati ad ottimizzare l’utilizzo delle proprie risorse energetiche.

13.Secondo recenti ricerche, nei prossimi anni i Paesi del Golfo avranno la necessità di investire nei segmenti della generazione, trasmissione e distribuzione elettrica per soddisfare le proprie cospicue esigenze associate al continuo aumento della popolazione, alla rapida espansione economica e agli effetti dei cambiamenti climatici globali.

 

14.In questo scenario, l’Italia può giocare un ruolo importante grazie al cospicuo patrimonio delle proprie imprese di settore, caratterizzate da elevati gradi di innovazione tecnologica, alimentati da intensi investimenti in ricerca e sviluppo, rapida adattabilità e flessibilità ai cambiamenti della domanda e forte componente di servizio all’interno dei prodotti finali.

15.Le esportazioni italiane di prodotti di elettronica ed elettrotecnica nei Paesi del Gulf Cooperation Council (GCC) sono ammontate a circa 1,6 miliardi di euro nel 2017 di cui quasi il 50% destinate al mercato degli Emirati Arabi Uniti. Le esportazioni elettrotecniche ed elettroniche italiane negli EAU si concentrano nel comparto delle tecnologie per il mercato dell’energia (con una quota vicina al 55% sul totale esportato). Nel settore delle tecnologie ANIE, l’Italia si conferma un esportatore netto verso il mercato emiratino, con un saldo della bilancia commerciale in attivo per un valore superiore ai 700 milioni di euro (tale valore era inferiore ai 300 milioni di euro nel 2007).

16.Gli Emirati Arabi Uniti, impegnati da tempo in un significativo percorso di diversificazione economica, si confermano un mercato chiave per le imprese italiane nell’area del Golfo – ha dichiarato Andrea Maspero, Vice Presidente ANIE per l’Internazionalizzazione – Il percorso di rinnovamento in ambito infrastrutturale ed energetico intrapreso dalle Autorità locali, anche in vista di Expo 2020, continua a sostenere la domanda di tecnologie avanzate. Il mercato emiratino si mantiene ricettivo all’offerta tecnologica del Made in Italy, che si caratterizza tradizionalmente per una elevata attenzione all’innovazione e alla sostenibilità. I settori dell’Elettrotecnica ed Elettronica rappresentati da ANIE costituiscono una quota vicina al 15% sul totale delle esportazioni italiane rivolte agli EAU”.

17.“La collaborazione tra ANIE e ICE nel settore della promozione delle aziende italiane del settore dell’energia elettrica – afferma Gianpaolo Bruno, Direttore dell’ufficio di Dubai di ICE-Agenzia  – sta producendo risultati apprezzabili in termini di supporto qualificato ai processi di internazionalizzazione del nostro sistema imprenditoriale, nell’ambito di un settore strategico per lo sviluppo economico di lungo periodo dei Paesi del Medio Oriente, ed è finalizzato a sostenerne i vantaggi comparati in un contesto competitivo molto complesso ed in continua evoluzione”.

 

Export. Dove nascono le opportunità

I Paesi oggetto di iniziative promozionali coordinate da ICE e ANIE. Tutte le cifre relative alle esportazioni di elettrotecnica ed elettronica sono elaborazioni ANIE su dati ISTAT. Per il 2017 si tratta di stime preliminari basate sul confronto tra i periodi gennaio-agosto 2017 e gennaio-agosto 2016

 18.L’Algeria gode di una stabilità politica che favorisce il business. Il mercato dell’energia resta trainante e il piano di investimenti nel settore energetico previsto nel prossimo triennio, per un valore di 80 miliardi di euro, apre interessanti prospettive anche per le rinnovabili e l’accesso all’elettricità. L’Italia è il primo mercato di destinazione per l’export algerino e, al netto del settore energetico, gli scambi commerciali tra i due Paesi si sono diversificati: i beni strumentali rappresentano il 40% del totale delle importazioni algerine dallo Stivale. Secondo elaborazioni ANIE su dati ISTAT, le esportazioni italiane di elettrotecnica ed elettronica hanno registrato un saldo positivo dello 0.8% nel 2016, mentre si sono contratte del 5% nel primo semestre del 2017 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

19.Un altro Paese del Nord Africa stabile dal punto di vista politico è il Marocco. Oggi il settore delle costruzioni offre opportunità significative come anche eolico, idroelettrico e solare: è prevista la realizzazione di cinque grandi centrali fotovoltaiche entro il 2020. Le migliori performance in termini di esportazione si sono registrate nel 2016, con un +40%.

20.Italia e Azerbaijan presentano una struttura economica complementare: la prima fornisce macchinari e tecnologie, la seconda commodity. Secondo elaborazioni ANIE su dati ISTAT, nel primo semestre 2017 le esportazioni italiane di elettrotecnica ed elettronica sono cresciute del 64.3% rispetto allo stesso periodo del 2016; arco di tempo che, a sua volta, fu di forte contrazione (-44%) rispetto al gennaio-agosto 2015. Le opportunità più interessanti per le imprese italiane consistono nella fornitura di tecnologie per l’esplorazione, l’estrazione e il trasporto di idrocarburi.

21.L’Italia è il secondo fornitore dell’Austria specialmente nell’ambito dei beni strumentali. Nello stesso periodo preso a riferimento per gli altri Paesi, e esportazioni sono rimaste sostanzialmente stabili. Il miglioramento dello scenario economico europeo lascia intravedere opportunità per le imprese italiane esportatrici di tecnologie.

22.Il Brasile necessita di interventi importanti nel settore delle Grandi Opere, ma anche di nuovi investimenti nell’ambito delle fonti d’energia, sia tradizionali che rinnovabili. Il fabbisogno tecnologico dell’industria locale può determinare l’avvio di sinergie con le aziende italiane. Il tutto anche alla luce della firma di un memorandum d’intesa tra Italia e Brasile nell’ambito di energia e infrastrutture. Oltre 100 operatori economici italiani sono stabilmente presenti in questo Paese, che nel primo semestre 2017 ha visto aumentare le importazioni di elettrotecnica ed elettronica dall’Italia del 2.9%.

 

23.L’Italia è tra i principali fornitori degli Emirati Arabi Uniti e tra i primi europei per i beni di investimento. Non solo petrolio: l’economia è trainata anche da energie alternative, trasporti, turismo e nuove tecnologie. Le esportazioni italiane di elettrotecnica hanno segnato il passo negli ultimi due anni, ma vanno lette come assestamento dopo la crescita del 44.8% del 2015. Per Expo 2020 in programma a Dubai sono stati annunciati investimenti in infrastrutture prossimi ai 10 miliardi di dollari.

24.La Germania – principale economia dell’Area Euro – è da sempre un importante partner commerciale per l’industria italiana, grazie alla produzione di beni intermedi altamente specializzati che confluiscono nel prodotto finito tedesco. Sempre stabili nel corso dell’ultimo triennio le esportazioni di elettrotecnica ed elettronica, settori nei quali si caratterizza come rilevante polo fieristico mondiale.

25.In costante ascesa le esportazioni in Iran, che nel 2017 segnavano +31.4%. Le imprese italiane fornitrici di tecnologie stanno consolidando il presidio di quest’area, nonostante le criticità sul fronte dei pagamenti, in particolare nell’edilizia residenziale, turistica e sanitaria.

26.Grazie all’alto reddito pro capite, che sostiene la domanda di servizi avanzati, la Norvegia è un’opportunità per chi propone tecnologie ad alto contenuto innovativo come quelle proposte dalle industrie elettrotecniche ed elettroniche italiane, che hanno libertà di movimento per via del libero scambio in vigore con l’Unione Europea. Nel primo semestre 2017 le esportazioni di settore sono cresciute del 15.7%, compensando il calo del 2016.

27.Dalle Filippine a Singapore, i Paesi Asean vedranno le esportazioni italiane progredire del 5 per cento all’anno nel biennio 2018-2020. Emerge dai dati diffusi da SACE, secondo cui gli incrementi medi dell’export italiano saranno del 6% in Indonesia e superiori al 3% per Thailandia e Malesia. Questo apre nuove opportunità per l’industria italiana in mercati non ancora completamente esplorati. Le esportazioni di settore segnano nel primo semestre 2017 un +25.9%, che segue il +58.2% del 2016.

28.Elettrotecnica ed elettronica italiana in Perù sono cresciute del 15.3% nel 2017, dopo una contrazione dell’11.5% nel 2016, e il boom del 2015 (+59%). Nuovi investimenti sono previsti in edilizia, in vista dei Giochi Panamericani del 2019. Opportunità anche nell’edilizia sociale e sanitaria.

29.Nonostante l’incertezza determinata dalla Brexit, le prospettive economiche sono positive e gli stessi investimenti edili continueranno a crescere del 2 per cento annuo almeno fino al 2019: si confermano così prospettive per le imprese italiane che operano nel mercato edile del Regno Unito, terzo per investimenti dopo Germania e Francia. Le esportazioni di settore hanno registrato una contrazione del 6.3% nel primo semestre 2017.

30.Stando ai dati preliminari relativi all’andamento delle esportazioni italiane di tecnologie elettrotecniche ed elettroniche del 2017, il rimbalzo è stato a due cifre: +40%. L’atteso consolidamento dell’economia russa potrebbe incidere ancora più significativamente su questo dato: il mercato russo, in particolare nel settore edile, riconosce storicamente la qualità del made in Italy.

31.Molto ricettivi al made in Italy anche gli USA, dove i dati ICE evidenziano che il 35% delle imprese italiane è ascrivibile al settore della meccanica e un altro 8% a quello dell’alta tecnologia. Qui le stime relative alle esportazioni parlano di un +4% nel 2017, che migliora il +1.9% del 2016 seguito al +28.6% del 2015.

(Stefano Troilo)

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