La “Variante Fuoco” nella nuova Norma CEI 64-8

antincendio - variante fuoco CEI 64-8L’edizione 2021 della Norma CEI 64-8 contiene il testo integrale della nuova “Variante Fuoco”. Ecco alcune novità significative, con particolare riferimento a modifiche, definizioni, caratteristiche generali e a prescrizioni di sicurezza.

Disposizioni di legge e norme tecniche per la prevenzione del rischio incendi

Variante Fuoco CEI 64-8La riduzione del rischio di incendi di natura elettrica e il corretto funzionamento degli impianti necessari per la salvaguardia delle persone e dei beni in caso di incendio ed esplosione richiedono un’attenta valutazione del rischio in base alla quale individuare le disposizioni di legge e le norme tecniche indispensabili per poter progettare un impianto a regola dell’arte, ovvero un impianto capace di far fronte a tutti i rischi valutati, oltre che alle prestazioni funzionali richieste.

A tal fine, la partecipazione del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco nelle attività degli enti di normazione nazionali ed europei è da sempre orientataall’individuazione di misure di sicurezza antincendio che tengano conto dei vari requisiti dettati dalle migliori pratiche, dell’analisi dei rischi, dell’esperienza maturata nel settore e della necessità di adottare accorgimenti efficaci nel perseguire gli obiettivi sopra indicati.

Il DM 3/8/2015 e il “Codice di Prevenzione Incendi”

Con il DM 3/8/2015 emanato ai sensi dell’art.15 comma 3 del D.Lgs. 139/06, e la regola tecnica ad esso allegata, il cosiddetto “Codice di Prevenzione Incendi”, è stata inaugurata una nuova stagione per la Prevenzione Incendi caratterizzata da innovativi strumenti normativi per la progettazione della sicurezza antincendi. Parallelamente, anche la Norma CEI 64-8 ha mosso passi importanti verso una maggiore dignità delle misure di sicurezza antincendi applicate agli impianti elettrici.

L’aggiornamento della Norma CEI 64-8 per garantire maggiore sicurezza nell’ambito della prevenzione incendi

Le tappe fondamentali di questo inevitabile aggiornamento sono state:

  • la Variante V3 pubblicata nel mese di marzo 2017, che ha introdotto alcune importanti modifiche alla Sezione 422 nonché le nuove Sezioni 532 e 538, permettendo, quindi, di migliorare le prestazioni contro il rischio di innesco;
  • la Variante V4 pubblicata nel mese di maggio 2017, che ha regolamentato l’impiego dei cavi rispondenti alle classi di reazione al fuoco previste dalla Norma EN 50575 armonizzata secondo il Regolamento UE 305/2011 (CPR), generalmente più performanti rispetto ai vecchi cavi non propaganti la fiamma (CEI 20-35), non propaganti l’incendio (CEI 20-22) e a bassa emissione di fumi, gas tossici e corrosivi (CEI EN 50267 e 61034) ed ha introdotto nuove misure di sicurezza contro il rischio di propagazione;
  • la Variante V5 pubblicata nel mese di febbraio 2019, che ha definito i primi lineamenti sulla protezione degli impianti dalle sovratensioni di manovra.

La nascita della “Variante fuoco”

Rimaneva da allineare la versione 2012 della Norma CEI 64-8 a dette Varianti e al Codice di Prevenzione Incendi, che nel frattempo si stava anch’esso aggiornando (DM 18/10/2019): ebbe quindi origine il Progetto C.1229 della cosiddetta “Variante fuoco” V6, pubblicata per l’inchiesta pubblica nel 2019, e, dopo l’esame dei commenti ricevuti, sottoposta nuovamente a inchiesta pubblica nel 2020 con il Progetto C.1258.

La nuova edizione 2021 della Norma CEI 64-8 conterrà il testo integrale della nuova “Variante Fuoco”, modificato dopo la discussione successiva alla precedente inchiesta pubblica (Progetto CEI C.1229) di cui, nel seguito, si anticipano le novità più significative.

Le modifiche apportate alle definizioni

Le modifiche apportate alle definizioni riguardano sostanzialmente le alimentazioni dei servizi di sicurezza e di riserva, in particolare nella parte commento, finalizzato a chiarire l’intenzione della Norma. Si fa definitivamente chiarezza sulle caratteristiche che i due tipi di alimentazione devono avere.

Definizione dei servizi di sicurezza

Nella parte commento relativa al punto 21.5 che definisce i servizi di sicurezza come: «[…] sistema elettrico inteso a garantire l’alimentazione di apparecchi utilizzatori o di parti dell’impianto necessari per la sicurezza delle persone…», si stabilisce che «Per alimentazione di emergenza si intende un’alimentazione di sicurezza o di riserva».

Definizione dei servizi di riserva

Viene introdotta dal Progetto C.1258 la figura 1 e al punto 21.6 della Parte 2 definisce la riserva come «sistema elettrico inteso a garantire l’alimentazione di apparecchi utilizzatori o di parti dell’impianto per motivi diversi dalla sicurezza delle persone», si è aggiunto il commento riportante che «se una sorgente di alimentazione di riserva viene impiegata anche per l’alimentazione di apparecchi utilizzatori o parti di impianto necessari per la sicurezza delle persone, questa deve soddisfare i requisiti previsti per l’alimentazione dei servizi di sicurezza».

Questo commento è apparso necessario per eliminare alcune ambiguità verificatesi in passato come, ad esempio, il possibile suo utilizzo per l’alimentazione delle pompe antincendio.

Caratteristiche generali

In conseguenza alle precedenti modifiche, nella Parte 3, il punto 313.2 è stato modificato e semplificato affermando che «le alimentazioni devono avere adeguate potenza, affidabilità e caratteristiche nominali ed un tempo entro cui essere disponibili, adatto al funzionamento specificato». Resta quanto riportato nella Nota 1 riguardo le prescrizioni supplementari relative alle alimentazioni dei servizi di sicurezza, mentre scompare la Nota 2 che escludeva prescrizioni particolari riguardanti le alimentazioni di riserva.

Il commento relativo alle alimentazioni di riserva si arricchisce di un riferimento al commento del punto 21.6 sopra riportato.

Prescrizioni di sicurezza

Il punto 422 nella Parte 4, si arricchisce, nel commento, di una esemplificazione che richiama le seguenti norme di prodotto:

  • Serie CEI EN 60670;
  • Serie CEI EN 61386;
  • Serie CEI EN 50085.

Viene poi aggiornata la tabella per i prodotti non normati introducendo in particolare fra i componenti elettrici gli “elementi lineari” e, per la resistenza al riscaldamento, la “prova di termopressione con biglia”, come indicato in tabella 1.

prodotti non normati nell'ottava edizione della norma CEI 64-8Nella parte commento dei punti 422.2, 422.3 e 422.4 (riferiti a superfici calde, archi/scintille, hot-spot) viene specificato che gli «elementi di materiale facilmente infiammabile fanno riferimento a quanto previsto nella CEI EN 60598-1 (vedasi allegato 559B) e che gli schermi termicamente isolanti, devono venire realizzati con i materiali aventi una bassa conducibilità termica e Classe di reazione al fuoco A1 secondo D.M. del 10 marzo 2005 (Classe 0 secondo D.M. del 26 giugno 1984 se trattasi di materiali non soggetti al regolamento (UE) 305/2011)».

Scompare altresì il riferimento al simbolo F, non più utilizzato in CEI EN 60598-1, per gli apparecchi di illuminazione dotati di ballast e compare, per l’individuazione delle distanze di sicurezza, il riferimento alle «istruzioni dei fabbricanti e alle norme di prodotto o, in assenza, ai limiti di temperatura di cui alla tabella 42A rilevati sui materiali esposti dopo 8 ore di funzionamento dell’apparecchiatura pericolosa». Al punto 451 il commento inserito fa riferimento alla tabella 1 della Norma CEI 0-21 per l’individuazione delle apparecchiature sensibili agli abbassamenti di tensione.

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