Smart Home, come sarà la casa del futuro?

Sistema domotico Ave

I sistemi hi-tech e IoT ready per la smart home permetteranno di integrare domotica, sicurezza e comunicazione, per andare incontro a tutte le esigenze.

La risposta non va cercata lontano nel tempo, perché le tecnologie che rendono più performanti ed evoluti gli impianti esistono già. Negli ultimi cinque anni, lo scenario è infatti cambiato molto più velocemente che nei precedenti quindici, rivoluzionando completamente il modo di intendere un impianto elettrico o domotico. Combinando gli “ingredienti” attualmente a disposizione, e puntando su brand che offrono soluzioni “integrate”, si possono ottenere risultati eccellenti.

IoT e Cloud

In un recente passato, la domotica e gli oggetti connessi alla rete hanno convissuto senza avere molti punti di contatto. La diffusione dei dispositivi mobile e la crescente disponibilità di connessione internet hanno tuttavia creato i presupposti, a valle del mercato, per far crescere la domanda di impianti connessi e integrati, in grado di dialogare reciprocamente per ampliare sia le possibilità impiantistiche che, di conseguenza, le opportunità di grossisti e installatori. Quest’accelerazione riguarda in particolar modo i sistemi domotici, di sicurezza e comunicazione: oggi è possibile proporre sistemi di home automation che integrano queste tre componenti, dando vita a sistemi molto articolati. Ha contribuito a dare un’ulteriore spinta all’evoluzione la tecnologia Cloud, che applicata alla home automation permette di superare ogni confine di spazio e di tempo: basta un’App per controllare il sistema da qualsiasi parte del mondo, attraverso semplici tap sul display o, nei casi più evoluti, con comandi vocali attraverso gli assistenti più diffusi.

Per una domotica up-to-grade

In un mercato sempre più competitivo, è indispensabile offrire soluzioni in linea con le esigenze del mercato finale. Oggi, il valore aggiunto di un impianto è direttamente proporzionale alla sua flessibilità: sia in termini tecnici, offrendo diverse opzioni per incontrare le esigenze tecnologiche e di budget del cliente, sia di controllo. Un sistema domotico al passo con i tempi deve pertanto supportare la configurazione di molteplici funzioni: il controllo delle luci, della termoregolazione, della ventilazione, dei consumi per il risparmio energetico, di sistemi antifurto e antintrusione, allarmi tecnici, serramenti, cancelli, tende, tapparelle, impianti di diffusione sonora, l’irrigazione per le aree verdi. Occorre poi tenere conto della programmazione di scenari: questi devono poter coinvolgere più azioni simultaneamente, in modo tale che con un semplice comando (o in modo programmato) si possano ricreare in un’ambiente o nell’intera casa le condizioni ideali per rilassarsi. È altresì importante che il sistema domotico, dotato di appositi rivelatori, adempia a funzioni di allarme: in caso di perdite d’acqua, fughe di gas o presenza di fumo, deve poter inviare una notifica sui touch screen e via app agli utenti dell’impianto, e mettere contemporaneamente in sicurezza il locale, interrompendo la fornitura d’acqua e di energia elettrica o bloccando l’afflusso di gas.

Le interfacce

Per assicurare il massimo della flessibilità, è opportuno prevedere sistemi che supportino diverse modalità di controllo: dai display touch screen agli interruttori domotici posizionati all’interno della casa per richiamare funzioni o scenari preconfigurati, fino al controllo remoto tramite App gestibile da smartphone e tablet, da computer. I sistemi più evoluti in commercio integrano servizi specifici per governare l’impianto nativamente tramite comandi vocali, interrogando direttamente l’assistente digitale della casa, per impartire comandi semplici, richiamare sequenze di azioni programmate, o ricevere informazioni su meteo e traffico.

Videocitofonia e sicurezza

Nell’ottica di un impianto realmente “smart”, il passo successivo da compiere consiste nell’integrazione della videocitofonia e della sicurezza. Per soddisfare le diverse esigenze del cliente, si può puntare su sistemi videocitofonici che dialogano con la centrale domotica e, oltre a garantire le normali funzioni videocitofoniche attraverso postazioni esterne e interne, touch-screen e vivavoce, effettuano il monitoraggio delle videocamere di sicurezza. Nel caso l’utente sia fuori casa, il sistema può intervenire per inoltrare le chiamate del videocitofono via app, consentendo di rispondere in diretta a chi ha suonato. Lo stesso dicasi per le centrali antintrusione: non più impianti stand-alone, ma sistemi flessibili e modulari, complete di modulo Wi-Fi e web server integrati, che condividono la piattaforma integrata con la domotica e includono funzionalità di test e monitoraggio evolute (anche da remoto, grazie al Cloud) per un’installazione rapida e precisa, eliminando per l’installatore la necessità di utilizzare software di programmazione. Ma non solo. L’installatore, e di seguito l’utilizzatore finale, avranno un’unica app e cloud per la domotica e l’antifurto, possono controllare il tutto da remoto tramite la stessa interfaccia, usufruiscono automaticamente degli aggiornamenti. In pratica, nel valutare insieme all’installatore e al suo cliente quale sia la soluzione impiantistica più adatta alle esigenze specifiche, bisogna tenere conto che i sistemi hi-tech e IoT ready per la smart home, che permettono di integrare domotica, sicurezza e comunicazione, possono andare incontro a tutte le esigenze: non solo quelle attuali, ma anche quelle future.

SELL-IN / PERCHÉ INVESTIRE
  1. La casa è considerata un bene primario da parte delle famiglie italiane: questo crea terreno fertile per l’arricchimento dell’impianto
  2. IoT e Cloud sono concetti ormai familiari per la maggior parte dei consumatori
  3. Anche i consumatori meno avvezzi alla tecnologia si aspettano di poter controllare un dispositivo o impianto tramite app o comandi vocali
  4. Nel residenziale, la domanda di soluzioni “integrate” è in forte crescita
  5. Domotica, videocitofonia e sicurezza si prestano bene a una visione integrata
SELL-OUT / L’INSTALLATORE DEVE SAPERE CHE…
  1. Gli impianti “smart” semplificano notevolmente l’installazione
  2. La loro programmazione non richiede software o complesse procedure, e può avvenire anche completamente da remoto
  3. La tecnologia permette di tenere costantemente sotto controllo gli impianti installati
  4. Consente inoltre di programmare gli interventi di manutenzione
  5. Si può diventare dei veri e propri “consulenti tecnici” del cliente, quando questo chiede l’implementazione di nuove funzionalità

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