La scelta del cavo giusto

scelta cavo giusto«Il cavo FS18OR18 3×1,5 è adatto per attraversamento in controsoffitto per alimentare n. 01 lampadario da 200 W o, in alternativa, n. 5 faretti Led da incasso?» chiede un lettore di Elettro+Watt.

La scelta del cavo

Per fugare il dubbio del lettore con il dovuto ordine occorre ricordare che la scelta di un cavo si suddivide in realtà in due momenti distinti:

  1. la scelta del tipo di cavo;
  2. la scelta della sezione e della formazione del cavo.

Scelta della sezione e della formazione del cavo

Iniziamo da quest’ultimo aspetto. La sezione dipende dalla portata e dalla caduta di tensione ammissibile. Nel caso del lettore, immagino, anche se non viene specificato, che la distanza sia così modesta che non valga nemmeno la pena di fare la verifica della caduta di tensione che la Norma CEI 64-8 ammette fino a un massimo del 5% sui circuiti di illuminazione. Analogamente anche la verifica portata di un cavo come quello indicato dal lettore nelle condizioni di posa specificate con la potenza indicata (anche se nel caso dei faretti Led non viene specificata) non merita di essere fatta, essendo 1,5 mm2 (minimo ammesso dalla già citata Norma CEI 64-8) di fatto generoso nel caso in esame.

In merito alla formazione, immagino che il lettore volesse indicare 3G 1,5 per l’alimentazione di un carico monofase con la disponibilità di un conduttore giallo verde.

La scelta del tipo di cavo: valutazione delle condizioni di installazione

La scelta del tipo di cavo è invece funzione oltre che della tensione nominale del sistema che lo alimenta, anche del tipo e delle condizioni di installazione. Da qualche anno il primo spartiacque è costituito grossolanamente dalla posa all’interno o all’esterno di un edificio.

Nel primo caso, infatti, è necessario che il cavo sia conforme al regolamento CPR e con caratteristiche di reazione al fuoco adeguate al caso in esame. Il cavo del lettore è un cavo per energia, segnalamento e comando, isolato in PVC di qualità S18 sotto guaina di PVC di qualità R18, con particolari caratteristiche di reazione al fuoco e rispondenti al Regolamento Prodotti da Costruzione UE n° 305/2011 (CPR). La norma di riferimento è la EN 50575, la tensione nominale Uo/U, pari a 300/500 V, lo rende adatto alla posa eventualmente anche diretta. La temperatura massima di esercizio è 70 °C e la temperatura massima di corto circuito è 160 °C.

In conclusione, se il caso in esame non presenta condizioni particolari, che del resto il lettore non riporta, la risposta è affermativa.

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