L’interconnessione tra macchine, persone e dati crea opportunità non solo per chi produce, ma anche per chi vende. Nello Speciale di WATT alcuni input per riflettere sul tema e approfondirlo.
1.Grazie alla programmazione software di nuova generazione, le risorse fisiche sono state trasformate in risorse virtuali, spianando la strada al cloud computing e alla trasformazione dei dispositivi stessi che, nel passaggio da fisici a virtuali, diventano gestibili attraverso un unico cruscotto centralizzato. Questo ha permesso di abbreviare i tempi di rilascio delle risorse e di ridurre l’infrastruttura hardware, offrendo alle aziende informazioni in tempo reale e in grado di supportare il loro business.
2.Industria 4.0 e Internet of Things stanno cambiando il modo in cui le aziende operano. Attraverso la raccolta di dati sul campo, possono prendere decisioni più veloci e consapevoli.
3.Stiamo andando verso una forte interconnessione – basata sulle logiche adattive di internet – tra macchine, persone e dati, in un processo che avrà un forte impatto su tutti i punti della catena del valore: dal design dei prodotti alla produzione, fino alla logistica e al customer service. La raccolta e l’analisi dei dati permetterà di realizzare prodotti di maggiore qualità a costi inferiori, in quanto innescherà processi più rapidi, flessibili ed efficienti.
4.Diventa fondamentale dotarsi di tutti gli “strumenti” necessari per raggiungere questo obiettivo e mettere in campo un progetto “Internet of Things”. Occorre anzitutto identificare le attività da monitorare e progettare la migliore soluzione di integrazione, per poi arrivare all’installazione di sensori e apparecchiature di controllo e comunicazione, valutando la soluzione cloud più adatta all’azienda e procedendo con la configurazione e parametrizzazione di una piattaforma di monitoraggio e controllo. Si tratta del famoso “ultimo miglio”, fondamentale nel mettere in relazione tutte le informazioni raccolte, allo scopo di agire consapevolmente e prendere decisioni con rapidità, ottenendo un vantaggio competitivo sul mercato.
5.I dati, quindi, diventano fruibili e utilizzabili dal personale tecnico per monitorare, ad esempio, tutti i processi e i consumi aziendali, permettendo la manutenzione predittiva degli impianti manifatturieri. Per le imprese si profilano risparmi sui costi, aumento della redditività e dei livelli servizio al cliente, miglioramento della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro, nonché delle prestazioni ambientali dell’azienda stessa. Grazie all’analytics, questi dati acquisiscono valore per il management aziendale, che potrà prendere decisioni strategiche importanti.
6.In passato, il vantaggio competitivo era dato dall’implementazione di un nuovo ERP con la successiva analisi dei dati che i processi mappati rendevano disponibili: oggi questi dati non sono più sufficienti.
7.Tali informazioni vanno correlate con quelle prese sul campo: quelle provenienti dalla singola macchina (ad esempio dati di consumo/usura) se parliamo di produzione, oppure dal singolo punto vendita (dati in tempo reale sugli schemi di acquisto dei clienti) se parliamo di retail. Tali dati permettono processi e analisi fino a qualche tempo fa impensabili.
8.Non si parla quindi di strumento, bensì di strumenti utili e necessari per un’impresa che vuole rimanere competitiva. Ciascun elemento o soluzione rappresenta un tassello all’interno di un mosaico tecnologico complesso, che va composto per poter cavalcare in maniera vincente tutti gli aspetti dell’Industria 4.0.
9.Le aziende devono comprendere le opportunità offerte dalle nuove tecnologie, contestualizzandole nel proprio business e settore di appartenenza, dimostrare “prontezza alla digitalizzazione”, definire la propria road-map di trasformazione digitale.
10.Chiudiamo citando Klaus Schwab, fondatore del World Economic Forum. “Non è il pesce più grande che mangia il pesce più piccolo, ma il pesce più veloce che mangia il pesce più lento!”
(a cura di Stefano Troilo)
CHI E’ SMARTDATASYSTEM
Sede centrale a Barcellona, realizza interventi in ambito IoT seguendo il cliente in tutte le fasi del progetto con un focus importante verso Industria 4.0, Smart Energy, Smart Buildings e Smart Cities. Offre ai suoi partner l’utilizzo di una piattaforma proprietaria utilizzata, tra gli altri, dal Comune di Barcellona
Antonia Zinni
Ha lavorato in Automobili Lamborghini gestendo progetti web e di marketing di prodotto. Successivamente è stata consulente in marketing e comunicazione per realtà come il Gruppo Bancario Crédit Agricole in Italia. Oggi è responsabile marketing e comunicazione di SmartDataSystem Italia, con sede a Pescara
Michele Santarelli
Ha lavorato per diverse società di consulenza tra le quali PricewaterhouseCoopers e KPMG, gestendo progetti sui sistemi informativi in ambito ERP e CRM per Ferrovie dello Stato, Xerox, Exxon Mobil e Strade Anas. È stato responsabile SAP in Ittierre (settore Fashion). E’ Country Manager di SmartDataSystem Italia