Blockchain per la filiera elettrica

ALL’EVENTO METEL del 9 giugno hanno partecipato esponenti della produzione, della distribuzione e delle rappresentanze

PABCHAIN è il nuovo servizio di Metel basato sulla blockchain, che ha l’obiettivo di facilitare lo scambio dei dati tra produttori, agenti e distributori.

L’evento Metel svoltosi ad Arese il 9 giugno scorso è stato interamente dedicato alla presentazione del progetto PABCHAIN, piattaforma sviluppata su Blockchain per la gestione sicura, efficiente e riservata dei dati scambiati tra produttori, agenti e distributori.

GIORGIO CASANOVA,
Direttore Generale di Metel

Come spiega Giorgio Casanova, Direttore Generale di Metel, il processo di sviluppo del nuovo servizio è cominciato: «Quasi due anni fa da un primo gruppo di lavoro costituito da ARAME, con l’allora Presidente Vincenzo Salerno. Grazie al gruppo di lavoro abbiamo ricostruito processi, numeri, attori di questo scambio dati. In questa fase abbiamo pensato al Politecnico di Milano e all’Osservatorio Blockchain e Distributed Ledger proprio per le caratteristiche della tecnologia Blockchain: riservatezza, immutabilità, protezione dei dati e senza intermediari».

Soprattutto, prosegue Casanova: «il fatto che Metel potesse offrire una piattaforma dove gli attori si potessero scambiare informazioni con la certezza di raggiungere il destinatario senza un’autorità centrale che facesse da smistatore. Successivamente diversi passaggi in CDA Metel, in FME e in ANIE ci hanno dato un panorama di apertura e quindi di opportunità che vogliamo sviluppare, siamo solo all’inizio».

L’EVENTO IN BREVE
Il 9 giugno si sono alternati sul podio del Museo Alfa Romeo di Arese il Presidente Metel Carlo Scarlata e il Presidente ANIE Filippo Girardi, il Presidente Nazionale ARAME Tommaso Ritucci, il Presidente di FME Ezio Galli. Marco Di Giovanni, titolare dell’agenzia DGE Rappresentanze e Vicepresidente Nazionale di ARAME ha illustrato alla platea come impatta la gestione dei dati sul lavoro delle agenzie, e quali sarebbero le ricadute positive derivanti dall’implementazione di uno strumento come PABCHAIN.

GIORGIO CASANOVA durante la presentazione del progetto PABCHAIN

Giorgio Casanova, Alessandro Guglielmi e Francesca Bruschi di Metel hanno fornito maggiori dettagli sul progetto. Valeria Portale, Direttore dell’Osservatorio Innovative Payments e dell’Osservatorio Blockchain & Distributed Ledger del Politecnico di Milano, ha offerto un’ampia panoramica sulla Blockchain e sul suo utilizzo nel B2B. I lavori sono stati moderati da Paolo Catti, Associate Partner per VPS e co-fondatore del gruppo di Ricerca Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano. 

Quali sono le principali esigenze che il progetto si propone di soddisfare?

«La prima e importante esigenza è quella di automatizzare un flusso dati il più possibile, unificare quindi i formati dei dati scambiati ad oggi mantenendo una flessibilità in termini di territorio e qualità del dato. L’altra molto importante è la certificazione del dato, poiché il time stamp di registrazione di un evento su Blockchain può già avere un valore legale riconosciuto. Il fatto che il dato stesso sia immutabile e protetto da chiavi di crittografia note solo al mittente e al destinatario chiude il cerchio delle esigenze da soddisfare.

Se parliamo di agenzie, ricevere dai produttori dati uniformi su tracciati record standardizzati significa velocizzare sicuramente il riconoscimento di situazioni che possono essere corrette con azioni tempestive sul territorio. Quindi a vantaggio di grossisti e produttori oltre che delle agenzie».

Le agenzie sono direttamente interessate. Quali vantaggi invece per produttori e distributori?

«Se partiamo dai grossisti, sicuramente quello di poter avere un’unica procedura, modulabile in profondità territoriale e qualità del dato in funzione degli accordi con i produttori. Con un solo invio posso gestire tutti i produttori, così come avviene già per il servizio di FME SVE. Per i produttori si replica il vantaggio di avere un unico formato dati da parte dei grossisti: velocizzare quindi la raccolta e la interpretazione dei dati, di conseguenza agire insieme alle agenzie per portare quei correttivi e azioni congiunte che sono nell’interesse delle parti.

In generale affermiamo con consapevolezza che la conoscenza può essere un beneficio per tutti, con la Blockchain vogliamo elevare l’efficienza di comunicazione tra i soggetti della filiera, migliorando le performance e la reattività delle aziende che sono associate ai soci di Metel: le aziende».

PABCHAIN può integrarsi facilmente con i gestionali già in uso da parte di produttori e distributori?

«Certo, non è stato un caso che all’evento del 9 Giugno ho invitato anche le software house che hanno il maggior numero di installazioni del gestionale integrato con Metel. Queste software house hanno già sviluppato l’interfaccia per il progetto FME SVE e questa, anche se più sofisticata e ricca, non fa che replicare quello che già esiste».

Lo sviluppo di questo progetto è un viatico per una probabile maggior integrazione della blockchain nella filiera elettrica, tramite i servizi che offrite?

«Come dimostrato durante l’evento, la Blockchain è un territorio non ancora compreso al 100% in tutte le sue potenzialità, anzi sconosciuto ai più. La grande sfida è quella di mettere a terra un’idea e un servizio che sia percepito come un vantaggio competitivo rispetto ad altri ecosistemi. Abbiamo parlato infatti della possibilità di scambiare qualsiasi tipo di documento riservato, cosa già oggi possibile: collaudi, certificazioni, contratti, ma non solo. È evidente che si possono coinvolgere soggetti che sono collegati a produttori, grossisti e agenti, basti pensare ad architetti, impiantisti e perché non pensare anche a Enti o Comuni, il panorama si amplia ancora.

La Blockchain nativamente presenta anche la possibilità di creare degli smart contract: una serie di eventi registrati da diversi soggetti che creano una sequenza automatica di operazioni collegate tra loro. Faccio sempre gli esempi, anche se non sempre centrati, ma per capirci: immaginiamo una consegna di materiale che fa scattare un pagamento, ma solo dopo un collaudo che viene confermato da più soggetti. In questo caso registrare su Blockchain gli eventi e condividerli tra i soggetti corretti che con la loro approvazione fanno partire un’istruzione che da l’ok al pagamento. Questo è un esempio di efficienza di processo che gestita con MAIL, PEC, telefonate e altro non presenta quei valori aggiunti tipici di una BLOCKCHAIN e degli smart contract».

Altri progetti e iniziative in via di sviluppo?

«Dopo la Blockchain possiamo dire di avere un ventaglio di servizi molto variegato e stabile. Sicuramente lavoreremo di più sulla comunicazione e la promozione perché oramai i confini dei nostri servizi, sviluppati su standard internazionali, hanno cominciato a fare breccia anche in settori limitrofi al materiale elettrico e illuminazione.

Poi, siamo sempre molto attivi nel cogliere le opportunità che la tecnologia ci offre e renderla utilizzabile alle aziende in un processo di digitalizzazione che è oramai segnato. Non nascondo un interesse particolare sull’intelligenza artificiale che è un altro filone ancora molto inesplorato. La nostra difficoltà è quella di riuscire a costruire servizi che non siano solo attrattivi ma anche compatibili con ogni tipo di azienda, ruolo e sistema informatico. Diciamo che per questi 23 anni abbiamo avuto sempre idee vincenti, ce la metteremo tutta per continuare a percorrere questa via insieme alle aziende».

UN SERVIZIO DI RECENTE LANCIO È METELAPP: ANCHE QUI, LA LOGICA SEMBRA ESSERE QUELLA DI FACILITARE IL LAVORO DI TUTTA LA FILIERA

«Sì, quello che penso e quello che ho sempre messo in primo piano è che la diffusione della conoscenza non ha mai fatto male a nessuno, oramai le aziende si confrontano su altri punti, sempre più digitali e veloci nell’attraversare il mercato. MetelApp nasce con l’intento di dare uno strumento complementare ai nostri servizi e di facile accesso a chiunque abbia la necessità di conoscere che esiste l’ultimo listino pubblico certificato secondo le regole definite dal comitato tecnico di Metel. Un comitato costituito da agenti, produttori e grossisti che esprimono le necessità di una filiera. Oltre a questo, una serie di news che sono inerenti i servizi Metel più utilizzati quali l’EDI, la fatturazione elettronica, eventi, seminari, normative e tutto ciò che può essere di interesse nel nostro settore».

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