Mancanza di alimentazione da rete di pubblica distribuzione

«È possibile eliminare l’interruzione della tensione nel passaggio da GEN-SET a rete?», chiede un lettore di Elettro.

Quando previsto per il solo funzionamento in riserva, il gruppo elettrogeno non si trova a funzionare in parallelo con la rete, ma in sua sostituzione. Al fine di garantire questa condizione vengono utilizzati interruttori motorizzati e interbloccati per impedire paralleli indesiderati che avrebbero sicuramente effetti disastrosi per l’impianto (parallelo non in fase di due sorgenti).

La transizione da rete a gruppo non è in tali condizioni mai esente da interruzione breve per vari motivi:

  • il gruppo elettrogeno in standby necessita di alcuni secondi funzione della tecnologia per avviarsi e prendere carico;
  • il comando di avviamento non viene mai dato alla mancanza di rete ma qualche istante dopo, in modo da evitare la messa in moto del gruppo in presenza di buchi di tensione o di interruzioni molto brevi;
  • la commutazione è di tipo elettromeccanica quindi caratterizzata dai tempi tipici di manovra degli interruttori.

Mancanza di alimentazione

Pertanto, in caso di mancanza di alimentazione da rete di pubblica distribuzione si ha un’interruzione la cui durata dipende per lo più dal tempo di presa del carico da parte del gruppo elettrogeno. Al ritorno della rete, invece, la durata dell’interruzione è causata dalla commutazione elettromeccanica.

È tuttavia possibile limitare l’interruzione alla sola fase di avviamento prevedendo, al ripristino dell’alimentazione ordinaria, un parallelo temporaneo gruppo – rete gestito da un apposito sincronizzatore, in modo da consentire una transizione esente da ulteriore interruzione.

Naturalmente, tale gestione ha implicazioni relativamente ai criteri di connessione con la rete di distribuzione dell’energia elettrica, non essendo sempre garantita la separazione metallica tra generatore e rete. In presenza di più utenze preferenziali è spesso consigliato effettuare una presa di carico a gradini allo scopo di evitare la somma delle correnti di spunto.

Per evitare la somma delle correnti di spunto in presenza di più utenze preferenziali, è utile creare un’ulteriore suddivisione tra i carichi, in modo da decidere quali vadano alimentati per primi e quali successivamente.

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