Il mercato elettrico rappresenta da sempre un polo strategico per l’intero sistema economico nazionale. Ma affinché produca valore aggiunto e riesca a mettere a frutto interamente tutte le potenzialità che gli appartengono è necessario stabilire regole certe che vadano ad individuare il corretto posizionamento dei suoi attori: produttori, distributori, impiantisti e agenzie di rappresentanza. Questo significa che – se desideriamo e lavoriamo per far sì che la Filiera mantenga un posto di tutto rispetto all’interno del mondo imprenditoriale e accresca in maniera esponenziale le sue possibilità, meritandosi un posto al sole nell’economia globale – dobbiamo necessariamente fissare alcuni punti fondamentali, che stiano proprio a fondamento della filiera stessa e ne regolino l’impegno e le funzioni.
Questo discorso diventa certamente fondamentale considerando la Filiera in tutta la sua completezza e, in special modo, nel passaggio e nel richiamo continuo che è giusto sottolineare tra produzione, distribuzione e agenzie. Regole certe sono infatti sinonimo di lavoro svolto bene, di impegno monitorato e strategicamente studiato; avere regole certe vuol dire, infatti, mettere la filiera nella posizione di poter assolvere al meglio ai suoi compiti, operare ed intervenire in maniera chiara e precisa, centrare i suoi obiettivi e guardare oltre, lavorare sul presente e sul futuro con grande consapevolezza. Il tutto è possibile, infatti, solo garantendo i punti cardinali che da un lato preservino i ruoli dei vari attori e dall’altra garantiscano, ad esempio, la salvaguardia della marginalità e l’equilibro economico. La nostra Federazione FME ha sempre lavorato per creare una relazione vera e trasparente con i suoi partner e, in questo senso, il buon lavoro fatto in passato ne è proprio un esempio.
Riconoscere ed individuare dettami certi diventa quindi un’opera di fondamentale importanza per l’intero nostro comparto, non solo perché ne salvaguarda il ruolo ma anche e soprattutto perché mette la Filiera stessa al riparo da forzature di mercato che porterebbero solo ad un impoverimento delle nostre aziende e della nostra categoria. Mai infatti come in questo lasso di tempo la distribuzione ha giocato un ruolo fondamentale, fungendo da vero ammortizzatore economico, facendosi carico delle difficoltà finanziarie del mercato e continuando a svolgere il suo compito in maniera chiara e puntuale. Le aziende grossiste hanno continuato a sostenere attivamente e fattivamente la clientela, svolgendo appieno i compiti di supporto e informazione che da sempre le caratterizzano e le rappresentano. E’ proprio in questo senso, dunque, che diventa fondamentale reclamare ad alta voce il ruolo centrale e determinante che la nostra realtà imprenditoriale ha giocato all’interno del mercato ed è per questo, pertanto, che diventa strategico stabilire le regole che fissino in maniera trasparente il ruolo di tutti. Stabilire quindi corrette politiche di filiera significa rendere più produttivo questo mercato e più proficue le nostre attività. Per questa ragione mi sento di dire che dovremmo spingerci un passo più in là, fare un pensiero in più quando parliamo di questo tema caro al nostro mondo, dovremmo guardare oltre dandoci – concretamente – una direttiva nuova, una norma in più, quella di impegnarci a chiare lettere e in maniera vera a far crescere costantemente il nostro settore. Idee nuove, frutto del genio e della volontà, insieme ad un credo snocciolato in ogni suo aspetto, possono infatti rappresentare la ricetta perfetta per sviluppare un settore che – ne sono convinto – ha ancora moltissimo da dare. (Guido Barcella)
La Redazione di WATT invita tutti i lettori a commentare questo editoriale e a scriverci la loro opinione in merito, che pubblicheremo sul prossimo numero della rivista
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