Con delle recenti pronunce, il Tar di Lecce ha statuito favorevolmente su diversi ricorsi presentati da operatori del settore delle energie rinnovabili (in particolare nel settore agrivoltaico), volti ad annullare il diniego della pubblica amministrazione all’esecuzione di tali opere.
Più nel dettaglio, il TAR Lecce ha specificato che gli impianti agrivoltaici, per loro natura e funzione, necessitano di un trattamento di favore rispetto ai normali impianti di terra e che, pertanto, la pubblica amministrazione debba di volta in volta correttamente operare un bilanciamento di interessi e valutare il singolo caso concreto nell’emissione dell’approvazione o del diniego.
In sostanza, l’amministrazione dovrà operare un bilanciamento tra «l’interesse alla conservazione della trama agraria di riferimento, e l’interesse all’approvvigionamento di energia da fonti rinnovabili». Sia per il Tar che per il Consiglio di Stato, che ha affermato i medesimi principi in diverse recentissime pronunce, i Comuni e le Regioni non dovrebbero porsi di ostacolo al miglioramento e implementazione delle energie rinnovabili, ma dovrebbero al contrario “accompagnare” il percorso di transizione ecologica, rispettando certamente i principi di diritto e costituzionali, ma allo stesso tempo bilanciando correttamente gli interessi in gioco.
(Tar Lecce 4/11/2022 n. 1750 – Tar Lecce 12 febbraio 2022 n. 248)