Il monitoraggio dei consumi energetici, inteso come la misura ricorrente e teletrasmessa delle grandezze fisiche di riferimento, è ormai un elemento irrinunciabile per una virtuosa gestione degli impianti e per l’accesso a diverse forme di incentivi.
Chi si dedica all’attività di trasmissione del sapere in ambito scolastico, conferenziale o di formazione tecnico-professionale, sa bene che l’ascoltatore deve in qualche modo essere “acceso”: bisogna, cioè, innescare una reazione di combustione in cui il suo interesse – in presenza di curiosità – bruci l’argomento trattato dalla lezione/conferenza.
L’oggetto di questo scritto viene normalmente trattato dallo scrivente all’interno del più vasto ambito delle misure elettriche, erroneamente considerato come nozionistico e confinato all’interno delle pagine dei libri scolastici e dei manuali tecnici. Il primo scoglio è, quindi, quello di rimuovere da chi ascolta questa convinzione che, nonostante non corrisponda alla realtà, è saldamente radicata.
Dalle misure elettriche al monitoraggio
Per riuscire nell’intento, si cerca di coinvolgere gli ascoltatori con una domanda: Qual è il motivo per cui è importante misurare?
Le risposte al quesito sono svariate, spesso anche pertinenti, ma tutte all’interno dei confini teorici che erroneamente connotano l’argomento. La risposta del relatore spiazza gli astanti: «Il motivo principale per cui si effettuano delle misure (elettriche, nel nostro caso) è di natura commerciale. Per poter commercializzare un prodotto – e l’elettricità è un prodotto in base all’articolo 2 della Direttiva Europea n. 375 che la equipara a un “bene mobile” – è fondamentale misurarlo».
Rimanendo ancorati all’aspetto gestionale degli impianti, piuttosto che a quello scientifico, è importante osservare come, nel contesto attuale, sia fondamentale perseguire il contenimento dei costi e il miglioramento della qualità dell’energia: per raggiungere questo obiettivo è necessario misurare i parametri di rete in modo tale da poterli analizzare e, se previsto dal sistema di gestione aziendale, archiviare.
Infine, anche l’aspetto della continuità di servizio prende le mosse dalla misura delle grandezze elettriche: essa, infatti, consente la prevenzione dei guasti e la programmazione degli interventi di manutenzione.
L’attività di misura sull’impianto elettrico con il passare del tempo si è intensificata fino a raggiungere cadenze ricorrenti, tanto da essere fatta oggetto di un’organizzazione sistematica che la ha trasformata in un monitoraggio vero e proprio. Grazie allo sviluppo tumultuoso dei sistemi telematici connessi all’automazione, si è anche svincolata questa pratica dall’azione dell’uomo.
Tale processo virtuoso di sviluppo ha portato il monitoraggio dei parametri di processo, tra cui i consumi – elettrici e non solo – a diventare il perno di diversi sistemi incentivanti come, ad esempio, Transizione 4.0 (già Industria 4.0 e Impresa 4.0).
Il consumatore è più consapevole
Un altro importante aspetto che comprovi, ancora di più, il ruolo chiave della misura e del monitoraggio dei consumi è quello degli investimenti di E-Distribuzione nel piano di sostituzione del contatore elettronico con quello di ultima generazione. Denominato Open Meter, ha l’ambizioso fine di rendere i clienti più consapevoli delle proprie abitudini di consumo.
Ciò è reso possibile attraverso la messa a disposizione dei consumatori di dati di misura con dettaglio quartorario, giornaliero o mensile dell’energia consumata (utente passivo) e/o prodotta (utente attivo) tramite un innovativo canale di comunicazione dedicato al cliente – “Chain2” – che implementa un protocollo di comunicazione standardizzato e aperto sviluppato dal CEI.
Esso renderà disponibili diverse informazioni, da quelle sui consumi alle segnalazioni delle interruzioni del servizio elettrico, e consentirà anche una vera integrazione tra contatore e sistemi domotici. Ancora una volta lo sviluppo è affidato al binomio misura-comunicazioni.
Dal monitoraggio alle piattaforme di controllo e gestione
Il tutto, quindi, parte dalla misura in campo.
Quali sono le indicazioni pratiche per realizzare un buon sistema di misura?
In sintesi, è necessario porsi alcune domande ed effettuare alcuni accorgimenti.
- Individuare le esigenze di misura. Singolo parametro elettrico (strumento mono-funzione) oppure tutti i parametri elettrici (strumento multifunzione)?
- Scegliere il sistema di misura. Strumenti analogici (maggiore immediatezza nell’inquadrare il valore misurato nel campo operativo dello strumento) o digitali (maggiore leggibilità)?
- Dimensionare il sistema di misura. Scegliere opportunamente, nel caso di misure a inserzione diretta, i trasformatori di corrente (TA).
- Cablare correttamente gli strumenti di misura. Collegare i cavi di fase e neutro agli strumenti analogici e garantire anche un’alimentazione ausiliaria a quelli digitali.
- Proteggere gli strumenti di misura. Inserire fusibili sui cavi di alimentazione degli strumenti digitali e sugli ingressi di misura voltmetrici e collegare a terra i secondari dei TA.
- Impostare gli strumenti digitali. Inserire i parametri del sistema di misura (rapporti di trasformazione dei TA e dei TV) e quelli di comunicazione.
Ma non basta. Il passo successivo è quello di creare una infrastruttura telematica per veicolare in modo automatico i dati generati dal sistema di misura – composto da elementi progettati per essere connessi in rete – verso l’utilizzatore (cliente finale, facility manager, reparto di manutenzione, …) affinché siano utilizzabili sia in modalità real-time sia in differita.
Gli strumenti di misura e gli analizzatori di rete diventano, quindi, elementi attivi di un sistema di comunicazione su cui viaggiano le informazioni relative ai parametri di rete e ai consumi energetici. Queste architetture di comunicazione, fino a qualche anno fa confinate al solo ambito industriale perché contraddistinte da rilevanti costi di impianto, sono diventate fruibili anche dagli impianti realizzati per il settore residenziale, quello della grande distribuzione organizzata e quello ospedaliero.
Un esempio reale
A titolo di esempio si descrive, dal punto di vista di sistema, l’architettura di monitoraggio avanzato riportata in figura 1.
Cuore del sistema è il dispositivo denominato EcoStruxure Panel Server, nella versione Advanced, che raccoglie e archivia i dati d consumo, i parametri elettrici e ambientali di un edificio provenienti dai dispositivi di misura dislocati in campo, questi sia di tipo wireless sia cablati.
Lo EcoStructure Panel Server svolge la funzione di energy server gestendo, per un periodo massimo di 3 anni, i dati provenienti da dispositivi di campo collegati a:
- rete Ethernet TCP/IP locale;
- rete della linea seriale Modbus (fino a 32 dispositivi senza ripetitore, 128 con ripetitore);
- 2 ingressi digitali di tipo cablato;
- ingressi da dispositivi wireless (fino a 100 dispositivi).
I dispositivi di campo sono costituiti da:
- misuratori per il monitoraggio dei valori di alimentazione ed energia;
- interruttori scatolati per la protezione e il monitoraggio;
- dispositivi di protezione modulari, misuratori, switch a controllo remoto…;
- misuratori del consumo di acqua, aria, gas, elettricità e vapore (WAGES) di produttori specializzati, con emissione di impulsi;
- sensori ambientali che forniscono informazioni analogiche.
L’energy server, non appena viene collegato alla Local Area Network (LAN), fornisce all’utente finale visibilità immediata sul consumo energetico in tutto il sito tramite varie pagine web, accessibili tramite qualsiasi browser web standard. Le pagine web visualizzano i dati raccolti in tempo reale, in formati tabulari o riepilogativi di facile comprensione.
Inoltre, gli utenti possono ottenere una semplice analisi dei dati storici sotto forma di grafici a barre o andamenti. Esso supporta l’uso di software di monitoraggio avanzati forniti da Schneider Electric per operazioni di raccolta dati, generazione andamenti, gestione eventi, analisi e ulteriore elaborazioni.
In conclusione
Le misure elettriche rappresentano un’attività tecnica che, come poche altre, è riuscita a evolversi e a ritagliarsi un ruolo fondamentale nel settore dell’utilizzo dell’energia elettrica: lo ha fatto coniugando le proprie peculiarità con le esigenze derivanti dal ruolo sempre più importante delle comunicazioni elettroniche che, ormai, hanno raggiunto i singoli oggetti legati alla vita quotidiana.