Con 38.446 imprese di costruzioni attive in Puglia, sono previsti tra settembre e novembre 7.160 lavoratori in entrata. La riqualificazione degli immobili residenziali spinge il settore.
Secondo i dati elaborati da Senaf in occasione di SAIE Bari, la nuova edizione della fiera biennale delle tecnologie per l’edilizia e l’ambiente costruito 4.0 che si è svolta dal 24 al 26 ottobre 2019 presso la Nuova Fiera del Levante, nel II trimestre 2019, in Puglia sono 38.446 le imprese di costruzioni attive (+0,3% sul I trimestre). Un settore che prevede, tra settembre e novembre, ben 7.160 lavoratori in entrata (non considerando le uscite). Al primo posto troviamo Bari con 3.240 nuovi lavoratori, seguita da Lecce (1.250), Foggia (1.210), Taranto (900) e Brindisi (560).
Tra i comparti più performanti nel settore delle costruzioni si evidenzia la riqualificazione degli immobili residenziali, a cui ha contribuito il buon momento del mercato immobiliare residenziale pugliese con 9.103 compravendite di abitazioni registrate nel II trimestre (+1,6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e +12,3% rispetto al trimestre precedente).
Indicazioni tendenzialmente positive arrivano anche dall’Osservatorio SAIE, che racconta lo stato di salute delle aziende pugliesi di produzione e distribuzione di prodotti/servizi per l’edilizia. Dall’indagine emerge che entro la fine del 2019 solo l’11% intende ridurre il personale, mentre per il 70% rimarrà invariato e per quasi due imprenditori su dieci sarà in crescita.
Quali saranno le figure professionali maggiormente richieste nel secondo semestre 2019?
Tra chi ha intenzione di assumere, al primo posto si ricercano gli impiegati (marketing, amministrazione, commerciale ed altre aree), con il 28%. Seguono gli operai altamente specializzati (12%) e gli operai non specializzati (12%). C’è anche chi cerca specialisti digital / BIM (8%), dato che la nuova sfida dell’edilizia riguarda proprio la digitalizzazione.
Le nuove sfide del mercato richiedono, infatti, nuove professionalità. Per trovarle le aziende si indirizzano principalmente verso le agenzie di ricerca del personale (71%), seguite da università (35%), istituti tecnici (35%), inserzioni (27%), istituti e scuole professionali (24%) e società di consulenza (15%). Sono pochi quelli che ricercano le figure tra i concorrenti (6%).
E per valorizzare il capitale umano?
Il 42% delle aziende ritiene essenziali i servizi dedicati al personale (career steps, ecc.), mentre per il 54% la strategia vincente è investire in formazione.
A proposito di formazione, quanto investono le aziende? L’81% delle aziende dichiara di puntare su questo aspetto, anche se solo il 9% ha superato le 20 ore. Il 51% sostiene, infatti, di aver investito in formazione nel I semestre del 2019 “fino a 10 ore” e il 21% “da 11 a 20 ore”.
“Innovazione, formazione e trasformazione digitale sono temi centrali per l’edilizia e sarebbe sbagliato analizzarle separatamente” commenta Emilio Bianchi, Direttore Generale di SAIE Bari. “Nuove tecnologie creano nuove competenze, che a loro volta generano nuovi posti di lavoro. La ripresa del settore delle costruzioni, come emerso dall’Osservatorio SAIE, passa proprio da qui. SAIE Bari vuole essere il catalizzatore del percorso di trasformazione in atto. Un’occasione unica per mostrare le eccellenze del comparto attraverso iniziative speciali e ad un format fortemente innovativo, ma anche un luogo di confronto e di crescita per le imprese, grazie soprattutto agli eventi formativi volti a rafforzare conoscenze e competenze tecnico-professionali.”