Costruzioni: 9 aziende su 10 soddisfatte dal portafoglio ordini

costruzioniSuperbonus, PNRR, efficientamento energetico e riqualificazione urbana: negli ultimi anni, il settore italiano delle costruzioni si è trovato davanti a numerose sfide e opportunità che hanno dato impulso alla crescita.

Secondo il Rapporto Federcostruzioni, presentato durante l’evento inaugurale di SAIE, la Fiera delle Costruzioni: progettazione, edilizia, impianti, la filiera ha vissuto un biennio molto positivo, che dovrebbe chiudersi a fine 2023 con un’ulteriore crescita del +4%. Tuttavia, per il prossimo futuro ci sono alcune incognite: l’inflazione, il costo del denaro, l’instabilità geopolitica, la mancanza di incentivi e i crediti ancora incagliati in seguito al taglio del Superbonus 110%.

Ma qual è l’andamento della filiera secondo le aziende di produzione, distribuzione e servizi per il settore delle costruzioni? Lo rivela l’Osservatorio SAIE, pubblicato in occasione della seconda giornata di SAIE Bari. Ne emerge la fotografia di un settore che, anche nella visione delle imprese, sta vivendo un periodo di sviluppo, come dimostrano soprattutto l’alto livello di soddisfazione complessiva e la crescita dei ricavi.

Andamento del settore delle costruzioni, portafoglio ordini e PNRR

Partendo dal dato più importante, la quasi totalità delle aziende del campione si dichiara soddisfatta dell’attuale portafoglio ordini (94%), che reputano adeguato alla loro sostenibilità finanziaria.

In calo il numero di imprese che ha dovuto rinunciare ai lavori per eccesso di richieste, passato dal 95% di inizio anno all’11% di settembre. È il segno che la filiera, dopo il boom delle richieste dovute soprattutto al Superbonus, è riuscita a riorganizzarsi velocemente per venire incontro all’aumento della domanda.

L’ottimo momento che sta vivendo il mondo delle costruzioni è confermato anche dai livelli di soddisfazione complessiva e di fiducia generale, entrambe pari al 77%.

Inoltre, se si considera il fatturato, per circa il 53% del campione l’ultimo quadrimestre è stato caratterizzato dal segno positivo, con il 51% che prevede un aumento dei ricavi entro la fine 2023 e il 58% che prevede un ulteriore sviluppo nei prossimi tre anni (58%).

Quali sono i punti forti e le criticità dell’edilizia e dell’impiantistica?
Innanzitutto, a impattare positivamente sulla filiera sono stati gli incentivi (37%), l’abbassamento del cuneo fiscale (39%) e la riforma della burocrazia (44%). Rilevante poi anche il contributo del PNRR, i cui investimenti sono stati molto apprezzati da quasi 4 imprese su 10 (37%). Infatti, tra le misure previste dal PNRR che più hanno permesso lo sviluppo del settore troviamo soprattutto i bonus relativi all’efficientamento energetico e alla messa in sicurezza del patrimonio edilizio privato (60%), in crescita di +18 punti percentuali rispetto allo scorso giugno.

Se però guardiamo l’altra faccia della medaglia, la situazione dei crediti incagliati dopo il taglio al Superbonus – circa 30 miliardi secondo Ance – ha avuto un impatto importante per il 37% del campione. Come facilmente pronosticabile, la preoccupazione è rappresentata dall’inflazione: il costo di acquisto delle materie prime e dell’energia è considerata la prima criticità dal 48% del campione.

Occupazione, iniziative e investimenti futuri

La capacità delle aziende del settore di evolversi è data in parte anche dall’alto livello di preparazione e professionalità di chi ci lavora: 9 aziende su 10 (90%) si ritengono soddisfatte dal livello di competenze del proprio personale. Un dato, questo, in netta crescita se confrontato con quello dell’ultima rilevazione (64%). Per mantenere elevata la preparazione dei collaboratori, il 63% delle aziende ha investito circa 10 ore in formazione, quasi il 10% in più rispetto allo scorso quadrimestre.

Da un punto di vista economico, c’è un’altra evidenza molto positiva: il 40% delle aziende ha aumentato gli stipendi dei dipendenti.

Quali investimenti e iniziative ha in programma il settore per i prossimi mesi?
Le aree in cui sono previste risorse sono due: sostenibilità e innovazione, al centro di due percorsi tematici di SAIE Bari 2023.

Partendo dal primo, tra le azioni concrete intraprese a sostegno dell’ambiente e della edilizia green, una buona parte del campione ha installato sia dispositivi a basso consumo energetico che impianti di produzione d’energia da fonti rinnovabili.

Nel campo delle tecnologie spiccano soprattutto gli investimenti per la sicurezza informatica, adottati da più di 9 aziende su 10 (93%), e per la connettività.

Per il prossimo futuro le imprese puntano specialmente ad allargare la propria rete di contatti (90%) e ad accrescere la propria visibilità (85%), elementi su cui SAIE punta fortemente, anche grazie alla sua alternanza strategica annuale tra i due poli di Bari e Bologna.

«Dai dati del nostro Osservatorio risulta chiaro l’andamento positivo della filiera, che sta cercando di far fronte all’inflazione e alle recenti novità legate agli incentivi fiscali. Le imprese sono soddisfatte del portafoglio ordini e del fatturato di quest’anno. Stanno inoltre ricorrendo a investimenti importanti su più fronti, dalla formazione alla sostenibilità e la tecnologia. ha affermato Emilio Bianchi, Direttore di SAIE. SAIE è il momento più efficace per discutere del futuro della filiera e valutare dal vivo le migliori novità di prodotto. La fiera, che già nella sua prima giornata, ha dimostrato di saper attirare i protagonisti della filiera di tutta Italia, costituisce un punto di ritrovo e connessione per le aziende e gli operatori dello stivale, con l’obiettivo di fare networking e mostrare le proprie best practice».

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