Nonostante i benefici derivanti dall’utilizzo di trasformatori MT/BT in parallelo, eseguire la manutenzione su una sola macchina potrebbe causare un ritorno di tensione. Di seguito, forniamo alcune indicazioni per cercare di prevenire questa eventualità .
Il parallelo dei trasformatori MT/BT offre innegabili vanÂtaggi impiantistici:
- potenziare l’impianto di traÂsformazione preesistente aggiungendo un nuovo traÂsformatore (prestando atÂtenzione alle nuove correnÂti di cortocircuito che venÂgono a determinarsi);
- realizzare una trasformazione a rendimento elevato su impianti a carico stagionalmente variaÂbile, in quanto è possibile ridurÂre il numero di trasformatori in funzionamento quando il carico si riduce di potenza e viceversa;
- consentire futuri aumenti di poÂtenza senza particolari oneri impiantistici;
- considerare uno dei trasformaÂtori in parallelo come riserva, per realizzare la continuitĂ di eÂsercizio nel caso di guasto o di manutenzione di uno degli altri trasformatori (configurazione in parallelo N+1);
- standardizzare le taglie dei traÂsformatori presenti in un sito potendo ottenere potenze anÂche elevate.
Tuttavia, in caso di manutenzioÂne su una singola macchina, il paÂrallelo dei trasformatori può deÂterminare un ritorno di tensione come raffigurato nella figura 1. Questa condizione pericolosa va assolutamente evitata.
Condizioni per il funzionamento dei trasformatori in parallelo
Prima di analizzare le modalitĂ per evitare i ritorni di tensione, si ritiene opportuno ricordare quali siano le condizioni che permettoÂno il funzionamento in parallelo di piĂą trasformatori:
- devono essere costruiti con la stessa tensione primaria;
- devono avere lo stesso rapporÂto di trasformazione;
- devono appartenere allo stesso gruppo;
- devono avere la stessa tensioÂne di cortocircuito percentuale (Ucc%);
- devono avere lo stesso fattoÂre di potenza in corto circuito (cosφcc);
- deve essere rispettata la polaÂritĂ dei morsetti primari e seÂcondari.
L’esperienza ha evidenziato che, quando si realizza un parallelo di trasformatori, è bene che le taÂglie dei trasformatori stessi siaÂno contigue (400 kVA e 630 kVA oppure 1000 kVA e 1250 kVA) o meglio ancora uguali.
Il trascinamento
Quando due o piĂą trasformatori sono collegati in parallelo, è beÂne realizzare la configurazione logica definita “trascinamento”. Questa logica implica che, a seÂguito dell’apertura dell’interrutÂtore MT a monte del trasformaÂtore, avvenga anche l’apertura dell’interruttore BT a valle del trasformatore.
In questo moÂdo si evitano eventuali tensioni di ritorno dagli altri trasformaÂtori collegati in parallelo al traÂsformatore disalimentato dal laÂto MT. Si ricorda tuttavia che è sempre consigliabile aprire priÂma l’interruttore BT e poi quello MT (e soprattutto viceversa alÂla re-inserzione per evitare che il trasformatore alimenti subito tutto il carico).
Interblocco a chiave
In alternativa al trascinamento può essere utilizzata una logiÂca a chiavi come quella in figuÂra sottostante. La logica indicaÂta consente di accedere al vano trasformatore solo dopo averÂlo sezionato sia dal lato MT che dal lato BT, nonchĂ© dopo averlo messo a terra e in cortocircuito sul lato MT.
In questo caso la seÂquenza manovre per accedere al trasformatore 2 fuori servizio è la seguente (figura 2):
- si apre l’interruttore MT e si liÂbera la chiave I2;
- con la chiave I2 libera si apre il sezionatore MT;
- si apre l’interruttore BT e si libeÂra la chiave B2;
- con la chiave B2 libera e il seÂzionatore MT aperto si possono chiudere le lame di terra MT;
- con le lame di terra MT chiuse si libera la CT2 inanellata alla chiave C2;
- con la chiave C2 si accede al box trasformatore.
Per la rimessa in tensione del traÂsformatore si applica la sequenÂza inversa:
- si chiude il box del trasformatoÂre liberando la chiave C2;
- con la chiave CT2 inanellata a C2 si aprono le lame di terra;
- aperte le lame di terra si libeÂra la chiave B2 con cui si potrĂ chiudere l’interruttore BT;
- si chiude il sezionatore MT e si libera la chiave I2;
- con la chiave I2 libera si chiude l’interruttore MT e si energizza il trasformatore;
- con la chiave B2 si chiude l’inÂterruttore BT.