Una delle tecnologie strategiche per il settore elettrico è quella dell’accumulo elettrochimico che può svolgere una funzione determinante nel garantire flessibilità, sicurezza, controllo e stabilità dei parametri di rete e una gestione ottimale dell’energia da parte dei produttori/consumatori. Per analizzare nello specifico l’impatto che i Sistemi di Accumulo (SdA) elettrochimico possono avere all’interno del sistema elettrico, RSE – Ricerca sul Sistema Energetico – e ANIE Energia hanno collaborato alla redazione del Libro Bianco “Prospettive dei sistemi di accumulo elettrochimico nel settore elettrico”, presentato di recente a Roma. Il Libro Bianco evidenzia le opportunità che l’installazione di un sistema di accumulo elettrochimico può offrire agli operatori e al sistema elettrico e ne analizza vantaggi e criticità. RSE ha dedicato particolare attenzione alla valutazione degli aspetti tecnici come la regolazione primaria di frequenza, l’inerzia sintetica, la regolazione di tensione, oltre che ai contributi potenzialmente offribili al mercato del bilanciamento e alle applicazioni per la massimizzazione degli autoconsumi da generazione distribuita. L’analisi dei casi svolta nello studio evidenzia la grande varietà di situazioni nelle quali è possibile ipotizzare un impiego di SdA elettrochimico al servizio del sistema elettrico. Con la crescente diffusione delle fonti rinnovabili non programmabili, i servizi resi dagli impianti convenzionali potrebbero non essere più sufficienti a garantire la sicurezza del sistema. Questo renderebbe indispensabile il ricorso ai sistemi di accumulo. I SdA risultano convenienti, ai prezzi di mercato e sulla base delle regolamentazioni attuali, in alcune specifiche situazioni, fra cui, ad esempio, l’integrazione in impianti convenzionali “base load” e l’installazione in piccole isole non connesse alla rete nazionale, dove la produzione da fonti rinnovabili è concorrenziale rispetto all’attuale generazione tramite impianti a gasolio.