IMB Multifor festeggia il suo 40° anniversario

aperturaSviluppare attrezzature, strumenti e macchine che facilitino sempre più le lavorazioni, rendendole ripetibili: questa, da 4 decadi, la vision di una piccola, vivacissima industria italiana.

Le esigenze di quadristi e impiantisti trovano risposta da quarant’anni nei prodotti di IMB Multifor. Questa realtà italiana, nata dall’iniziativa di Alberto Mora, ha mantenuto una struttura agile, che oggi le consente di presidiare il mercato con un’offerta molto articolata. Accanto all’offerta standard, figurano infatti macchine, strumentazioni e accessori studiate su misura dei clienti.

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Alberto Mora, amministratore delegato di IMB.

Come ebbe inizio la vostra “avventura”?
«All’epoca, ravvisai la necessità di creare piccole attrezzature che facilitassero le lavorazioni nella quadristica e nell’impiantistica. Così, con altri tre soci, nel 1976 fondammo la IMB Multifor. Uno di loro ed io, che ero disegnatore tecnico specializzato in oleodinamica e meccanica, ci occupavamo della progettazione e produzione mentre gli altri due, già titolari di un’altra azienda del settore, produttrice di guaine per la protezione dei cavi elettrici, presero in carica la parte commerciale. Nel corso degli anni, con l’evoluzione dell’assetto societario, siamo passati a una gestione diretta delle vendite, continuando tuttavia ad appoggiarci ai grossisti di materiale elettrico».

Con cosa esordiste sul mercato?
«Con un’attrezzatura per forare le portelle esterne e i pannelli interni dei quadri elettrici. In quegli anni, entusiasmanti e impegnativi allo stesso tempo, lo scetticismo dei potenziali acquirenti rendeva necessarie numerose dimostrazioni, anche sul campo».

Su quali binari si è evoluta l’attività?
«Col passare del tempo, passammo a progettare macchine per la lavorazione delle barre di rame destinate al settore del trasporto di energia elettrica e, ancora, alle piccole attrezzature per specifiche lavorazioni. Negli ultimi anni, ci siamo orientati su attrezzature per la lavorazione di barre di grandi dimensioni».

Come si è evoluto il profilo del vostro cliente-tipo?
«In passato, gli utilizzatori di macchine e attrezzature IMB erano soprattutto artigiani e piccole industrie. Negli anni, molte di queste realtà si sono aggregate oppure hanno cessato l’attività, lasciando spazio ad aziende maggiormente strutturate. Nel parco-clienti attuale, figurano molte industrie del settore elettrotecnico. Alcune acquistano per sé i nostri prodotti, poiché eseguono internamente le lavorazioni; non mancano tuttavia clienti che, pur avendo esternalizzate le stesse, ci mettono in contatto con i propri subfornitori: il passaparola ci permette di essere competitivi anche all’estero».

Quanto incidono le esportazioni, nel vostro giro d’affari?
«In linea di massima, per circa il 30 per cento del fatturato, che si sviluppa attraverso accordi di distribuzione con dealer in diversi Paesi, tra cui Francia, Belgio, Spagna, Portogallo, Est Europa, Russia, Sud America, Sudafrica, Egitto. L’export è un versante nel quale intendiamo crescere ancora di più, in futuro».

Su quali aspetti l’evoluzione tecnologica ha influito maggiormente, nel vostro settore?
«Oggi è necessario perseguire la maggiore ergonomia possibile, affinché le lavorazioni risultino più rapide, sicure e facilmente ripetibili. Macchine, attrezzature e accessori devono pertanto ridurre il tempo di esecuzione e lo sforzo da parte dell’operatore».

A suo avviso, cosa si aspetta maggiormente il cliente?
«La vicinanza e la rapidità di risposta, per la risoluzione di un problema o lo sviluppo di nuove soluzioni. L’assistenza tecnica, come del resto le consegne, devono essere tempestive, data la riduzione dei magazzini da parte dei grossisti. Tramite una rete commerciale composta da agenti plurimandatari, ci è possibile affiancare i clienti in tutta Italia per rispondere a qualsiasi loro esigenza, ma anche per cogliere input utili per lo sviluppo di nuove soluzioni».

La customizzazione è un aspetto vincente per molte imprese italiane. E per voi?
«È proprio dalla capacità di risolvere un problema, che nascono i prodotti customizzati. Oggi, se decidessimo di pubblicare un catalogo dedicato alle sole attrezzature speciali, con ogni probabilità sarebbe corposo quanto quello dedicato all’offerta standard».

È possibile restare competitivi, nell’economia globale?
«Nell’ambito delle piccole attrezzature e degli accessori è molto difficile, in quanto si tratta di articoli di consumo soggetti alla concorrenza da parte dei grandi produttori. Il discorso all’inverso vale sul versante delle attrezzature più specialistiche, come le foratrici per la quadristica e le macchine per la lavorazione delle barre di rame. Nell’ambito del trasporto dell’energia elettrica, ad esempio, gli spessori delle barre continuano a crescere. Così, chi deve eseguirne la lavorazione ha due possibilità: acquistare macchine utensili, il cui costo è sostenibile soltanto in presenza di grandi numeri, oppure utilizzare le nostre attrezzature, che permettono di lavorare anche poche decine di pezzi. Questo è un aspetto molto importante della strategia di IMB. L’esperienza maturata finora ci permette di soddisfare le esigenze di chi deve eseguire un quantitativo piccolo o medio di lavorazioni. Inoltre, restiamo gli unici a produrre macchine per trattare barre molto grandi, da 200×20 mm, oppure molto piccole, come quelle da 25×5 mm».

Quali i “segreti” e le virtù del vostro lavoro quotidiano?
«Di segreti direi che non ce ne siano; al contrario, credo che le virtù siano la disponibilità e la costante flessibilità nella ricerca di nuove soluzioni. E ci riusciamo ancora, grazie all’impegno dei miei figli, che assicurano continuità all’azienda: si tratta di un valore aggiunto, in un mercato che ha visto molte imprese di famiglia perdere la propria fisionomia».

TUTTO IN FAMIGLIAIMB 1
La IMB Multifor vede al timone il fondatore Alberto Mora, che ricopre attualmente la carica di amministratore delegato e responsabile tecnico. Lo affiancano i figli: la supervisione della produzione è affidata ad Aurelio e Federico, mentre Viviana è la titolare dell’ufficio commerciale. Completano l’organigramma aziendale Claudio Bonetto e Monica Casaroli, rispettivamente responsabile della rete commerciale esterna e degli acquisti. Nello staff tecnico spiccano invece 3 responsabili assegnati al controllo delle macchine utensili, della linea d’assemblaggio (per il settore rame e le altre attrezzature) e dei trattamenti termici. La progettazione, il montaggio, le realizzazioni sperimentali o di pezzi particolari, i trattamenti termici e i controlli avvengono internamente; un network di subfornitori provvede alla componentistica e alle lavorazioni comuni.

PICCOLE, GRANDI ATTREZZATURElavorazione
IMB è leader nella costruzione di attrezzature per la punzonatura di varie sagome e forme, l’imbutitura di lamiere, la cianfrinatura, l’aggraffatura su materiali in rame, ferrosi e nobili, nonché le lavorazioni di metalli, in particolare il rame. L’offerta attuale include anche foratrici oleodinamiche oppure computerizzate, nonché punzonatrici a batteria. Per la foratura dei pannelli dei quadri elettrici, in particolare, è disponibile una vasta gamma di punzoni tondi, quadrati e rettangolari standard, costruiti in acciaio speciale e temprati. Questi utensili hanno taglienti a 3 o 4 punte e servono per realizzare fori su lamiere di acciaio con spessore da 0.5 a 2.5 mm, da 0.5 a 2 mm su acciaio inox, da 0.5 a 5 mm su alluminio, laminati plastici e altri materiali.

Unità di lavoro Tris 9042
Unità di lavoro Tris 9042

“TRIS” DI LAVORAZIONI
Un fiore all’occhiello per l’azienda italiana è l’unità di lavoro Tris 9042, con cui è possibile eseguire la piegatura, la foratura e la tranciatura di barre di rame, profilati metallici e profilati metallici din. La macchina è composta da un cilindro oleodinamico a semplice effetto che dispone di un pratico sistema di cambio degli utensili, un lato incernierato e completamente apribile per l’estrazione rapida delle barre, un sistema di regolazione millimetrica della corsa degli utensili sullo stelo, nonché di un goniometro per la lettura dell’angolo durante la piegatura ed è utilizzata con pompe e centraline Multifor. La variante 9042/AL ha le stesse caratteristiche; in posizione orizzontale, può ruotare affinché che la barra resti ferma sul proprio piano d’appoggio, occupando meno spazio nell’area di lavoro.

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