Come si fa la messa a terra e in cortocircuito delle parti attive?

DISPOSITIVO mobile di messa a terra

Quando si lavora fuori tensione con impianti MT e AT (tensione nominale superiore a 1000 vac), per garantire la sicurezza degli operatori, è necessario eseguire la messa a terra e in cortocircuito delle parti attive che – inoltre – diventa in alcuni casi obbligatoria, come anche sugli impianti BT.

Fino a 1000 Vac, la messa a terra e in cortocircuito, delle parti attive di impianti MT e AT, è necessaria nei casi in cui:

  • si abbiano dei dubbi sulla corretta individuazione di tutti i punti di possibile alimentazione delle parti attive (presenza di UPS, gruppi elettrogeni, altri punti di alimentazione);
  • non siano soddisfatte le condizioni di inaccessibilitĂ  dei dispositivi di sezionamento;
  • vi sia il rischio di folgorazione per tensioni indotte (ad esempio sovratensioni di origine atmosferica e/o parallelismi con altri impianti).

Messa a terra: prescrizioni

Le apparecchiature e i dispositivi di messa a terra e in cortocircuito devono necessariamente essere sotto il controllo diretto dell’operatore (ad esempio sotto il controllo visivo dal posto di la voro oppure con manovra impedita a mezzo di blocchi a chiave o soluzioni equivalenti). In caso contrario, i collegamenti di terra devono essere applicati vicino al posto di lavoro in maniera più ragionevolmente e praticamente possibile.

Qualora durante il corso del lavoro si debbano per qualche motivo interrompere o unire dei conduttori e vi sia pericolo a causa di differenze di potenziale presenti nell’impianto, sul posto di lavoro si devono prendere idonee misure quali collegamenti equipotenziali e/o messe a terra prima di procede con l’interruzione o l’unione dei conduttori.

Prescrizioni particolari per impianti MT

La messa a terra e in cortocircuito, obbligatoria, può essere eseguita con dispositivi fissi (ovvero con i sezionatori di terra) o, in loro assenza, con dispositi vi mobili. I dispositivi fissi sono sezionatori di terra solitamente interbloccati con i sezionatori di linea in modo che sia impossibile realizzare la messa a terra senza aver prima aperto il sezionatore di linea (e viceversa). I dispositivi mobili di messa a terra MT sono costituiti da tre morsetti da collegare alle fasi del circuito, da tre conduttori che fanno capo ad un unico morsetto di terra e da un’asta isolante per eseguire i collegamenti alle fasi.

SCHEMA ELETTRICO di un sezionatore di terra interbloccato con sezionatore di linea

Un operatore che esegue la messa a terra ed in cortocircuito di un impianto con dispositivi mobili deve mantenere una distanza, con tutte le parti attive in tensione, maggiore o uguale alla distanza che delimita la zona di lavoro sotto tensione (DL). Effettuato il sezionamento e constatata l’assenza di tensione, la sequenza operativa per la messa a terra e in cortocircuito con dispositivi mobili deve rispettare il seguente ordine:

  • l’applicazione della morsa lato terra deve sempre precedere l’applicazione della morsa lato parte attiva per ciascuna fase;
  • l’applicazione del collegamento a terra delle fasi dell’impianto deve sempre precedere l’eventuale applicazione del collegamento per il cortocircuito delle fasi fra loro.

Se è presente un’interruzione della continuità dei conduttori sul posto di lavoro, i collegamenti di messa a terra e in cortocircuito devono essere effettuati su ciascun tronco interrotto.

Per linee o connessioni in cavo, qualora le 2 estremità fossero collegate a impianti di terra distinti, effettuata la messa a terra ed in cortocircuito alle estremità sezionate ed eseguita la trancia tura in sicurezza del cavo, è indispensabile che sul posto di lavoro, anche in modo provvisorio prima dell’accesso al conduttore, sia ripristinata, mediante appositi dispositivi, la continuità elettrica tra i due tronchi tranciati.

Quando diventa impossibile verificare l’assenza di tensione

Ove, per qualche ragione, non fosse possibile eseguire la verifica di assenza tensione, il lavoro deve essere effettuato utilizzando le procedure previste per i lavori sotto tensione, ovvero proteggendosi contro il rischio da elettrocuzione (utilizzando guanti dielettrici e attrezzi isolati) e/o contro i rischi da arco elettrico (utilizzando guanti isolanti, visiera, elmetto e vestiario resistente all’arco elettrico).

MESSA A TERRA E CEI 0-16

La norma CEI 0-16 (art. 8.2.1) richiede che il cavo di alimentazione di un utente MT in partenza dalla cabina del distributore possa essere messo a terra anche lato utente, mediante dispositivi fissi oppure mobili. Nel caso si ricorra a dispositivi fissi, questi devono poter essere manovrati (interblocco a chiave) solo a seguito di apertura del sezionatore di linea da parte del distributore; nel caso di dispositivi mobili (soluzione più utilizzata) è necessario predisporre idonei morsetti di collegamento per consentire un’agevole attestazione del dispositivo mobile.

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