“Acustica applicata per impianti audio professionali”, edito da Tecniche Nuove, è un libro concepito per chi si occupa, o ha intenzione di occuparsi della progettazione, della realizzazione o della manutenzione di impianti audio sia per diffusione sonora sia per emergenza.
Il testo “Acustica applicata per impianti audio professionali” nasce dalla personale impressione dell’autore, l’ingegnere elettroacustico di lungo corso Umberto Nicolao, che la gran parte dei testi dedicati all’acustica disponibili oggi, sia in lingua italiana sia inglese, non affronti con il necessario “senso pratico” molte delle problematiche che si presentano nel corso della vita di impianti audio finalizzati alla diffusione di messaggi vocali di servizio o emergenza antincendio piuttosto che di musica in sottofondo, dalla loro progettazione fino alla loro manutenzione.
Per fare un esempio, l’autore si chiede se abbia senso parlare diffusamente e prevalentemente di acustica teorica applicata alle sorgenti sonore omnidirezionali e delle dimensioni di un punto, le cosiddette “sorgenti puntiformi”, se poi le sorgenti reali con le quali si ha a che fare quotidianamente, con le loro dimensioni non proprio trascurabili e con la loro direttività variabile con la frequenza, si rivelano essere tutt’altro.
Certamente ben lungi dal sostenere che tutto ciò sia un esercizio inutile, piuttosto la sensazione è che in molti casi manchi una convincente e motivata connessione tra mondo ideale e mondo reale.
La struttura del volume
Sulla base di quanto sopra esposto, il libro si articola su quattro capitoli:
- Suono e percezione;
- Dalla sorgente sonora ideale alla sorgente reale: il diffusore acustico;
- Propagazione dei suoni; 4. Intelligibilità del parlato.
Per così dire “salomonicamente”, l’autore suddivide la sua trattazione in parti uguali tra teoria e pratica. Infatti, mentre i capitoli 1 e 3 hanno il compito di fornire al lettore le basi necessarie per comprendere i fenomeni alla base della generazione e della propagazione del suono, i capitoli 2 e 4 riportano il campo di gioco nel mondo reale, illustrando limiti e prestazioni dei sistemi di altoparlanti, da un lato, dell’apparato uditivo umano, dall’altro, il tutto nell’ambito di una stretta e costante correlazione in particolare con le capacità di comprensione del parlato, la cosiddetta speech intelligibility, o intelligibilità del parlato.
Ciò è motivato dalla sempre maggior diffusione degli impianti audio per l’evacuazione vocale guidata (EVAC) e dalla contemporanea entrata in vigore di normative e leggi specifiche che hanno di fatto ordinato una situazione che si era fatta caotica e, al limite, se non del ridicolo quantomeno dello sconcertante. Più nel dettaglio, si può citare lo smantellamento del carrozzone di indici e parametri per valutare oggettivamente l’intelligibilità del parlato in impianti per la gestione delle emergenze, con la loro sostituzione de facto mediante un indice universalmente riconosciuto di qua e di là dell’oceano, lo STI (Speech Transmission Index), oggi agevolmente misurabile mediante strumenti di costo tutt’altro che spropositato e senza la necessità di una preparazione particolarmente approfondita.
Altro sassolino nella scarpa, che l’autore provvede a togliersi nella prefazione, è incentrato sulla strisciante e deviata convinzione che un libro tecnico oggi non abbia più ragione d’essere. Si domanda infatti: Perché un libro a pagamento e non Internet che è gratuito? Tutti si nutrono di informazioni tratte dal web – sostiene l’autore Umberto Nicolao – ma ha senso di farle proprie solo dopo averle ben pesate e digerite, e questo lo si può fare se si ha la competenza necessaria. Spaventa pensare che qualcuno possa credere di costruire la propria professionalità traendo informazioni saltando da un sito all’altro. Copiatori seriali e fake info factories sono sempre in agguato e la mancanza di una firma al termine della pagina web, anche se della più diffusa enciclopedia universale, non è certo una buona garanzia di attendibilità ed autorevolezza. 
