 Tesagel progetta e installa impianti a tecnologie integrate, in grado di assicurare i massimi livelli di efficienza e comfort sia negli ambienti domestici sia di lavoro.
Tesagel progetta e installa impianti a tecnologie integrate, in grado di assicurare i massimi livelli di efficienza e comfort sia negli ambienti domestici sia di lavoro.
Il Responsabile Tecnico di Tesagel Jacopo Carletti, a capo della divisione Impianti Elettrici, ci racconta la storia di un’azienda che ha fatto dell’integrazione degli impianti e della sostenibilità il fiore all’occhiello della sua professionalità.
Com’è iniziata la sua carriera in questo ambito?

«Sono cresciuto ammirando l’azienda fondata da mio padre e respirando l’aria dei cantieri e delle installazioni. Dopo il diploma al liceo scientifico ho iniziato a lavorare in Tesagel come magazziniere, un’esperienza che mi ha permesso di conoscere da vicino l’organizzazione, i prodotti e la gestione quotidiana del lavoro.
Ho sentito la necessità di ampliare le mie competenze tecniche e ho deciso di intraprendere gli studi universitari, senza però abbandonare l’attività pratica in azienda. Così ho portato nuove idee e avviato lo sviluppo di un ramo che fino ad allora non era stato ancora considerato: la divisione di impiantistica elettrica.
Oggi, a 27 anni, laureato in Ingegneria Industriale e con un bagaglio di esperienze maturate sul campo, mi dedico pienamente alla crescita dell’azienda, seguendo in particolare la divisione elettrica, la domotica e i sistemi di sicurezza, con l’obiettivo di integrare sempre più tecnologie e offrire soluzioni complete, innovative e soprattutto orientate al risparmio energetico e alla sostenibilità».
Quando è nata l’azienda e come si è strutturata nel corso degli anni?
«La Tesagel nasce nel 1994, fondata da mio padre a soli 21 anni ad Arzachena, nel cuore della Costa Smeralda. Negli anni l’azienda si è trasformata: da piccola realtà specializzata nella climatizzazione, ha integrato tutti gli altri settori impiantistici, fino ad arrivare all’ultimo tassello con lo sviluppo degli impianti elettrici.
Oggi Tesagel è una struttura organizzata e completa – circa 40 persone tra ufficio tecnico, amministrazione e squadre di produzione per grandi cantieri, squadre di installazione, squadre di manutenzione e assistenza -, capace di offrire soluzioni tecnologiche integrate a 360 gradi. Il nostro valore sta nella capacità di integrare i diversi impianti in un unico sistema: ogni elemento dialoga con gli altri per creare un sistema unico, progettato come un vero e proprio abito su misura».
Chi sono i vostri principali clienti e per cosa si rivolgono a voi?
«I nostri clienti sono tutti coloro, privati o aziende, che, come noi, riconoscono l’importanza dell’impiantistica ai fini di ottenere il massimo comfort senza mai dimenticare il risparmio energetico e la sostenibilità».
Come si svolge il vostro lavoro abitualmente?

«Il nostro team è organizzato in reparti specializzati che collaborano tra loro, così da sviluppare progetti completi e coerenti. Io seguo in particolare la parte elettrica e domotica, dove realizziamo impianti elettrici tradizionali e avanzati, sistemi di automazione, antintrusione, videosorveglianza, gestione smart della casa e soluzioni audio-video integrate.
Il nostro lavoro parte sempre dall’ascolto del cliente, attraverso un sopralluogo mirato alla raccolta delle esigenze. Per la parte elettrica, il progetto viene sviluppato dal nostro ufficio tecnico interno, composto da geometri e ingegneri, che si occupa di offrire al cliente una soluzione su misura per la sua abitazione di pregio. Per ogni nuova offerta sviluppiamo un progetto dettagliato, completo di disegni tecnici e calcoli per il dimensionamento dell’impianto elettrico.
Un altro punto di forza della nostra organizzazione è il magazzino aziendale, che rappresenta una vera e propria garanzia di efficienza. È gestito da un magazziniere dedicato e strutturato con prodotti catalogati tramite codici a barre in modo da poter offrire un servizio rapido, preciso e senza perdite di tempo, dedicando più energie alla produzione e alla qualità del lavoro finale».
C’è un lavoro che avete realizzato e che vi rende particolarmente orgogliosi di cui volete raccontarci?
«Negli anni abbiamo portato a termine progetti importanti, per ville private di pregio e per strutture ricettive di alto livello. Ogni lavoro ci ha dato soddisfazioni e ci ha permesso di crescere, ma sono convinto che il miglior progetto sia sempre quello che deve ancora arrivare: è questo che ci mantiene motivati, ci spinge a innovare e a non sentirci mai arrivati.
Quest’anno, tra le diverse lavorazioni, abbiamo completato una villa di prestigio in Costa Smeralda che rappresenta al meglio il nostro modo di intendere l’impiantistica integrata, con al suo interno un sistema domotico centrale, telecamere intelligenti in grado di riconoscere i volti e aprire automaticamente l’ingresso, un impianto audio interno ed esterno e televisioni a scomparsa integrate nel soffitto, capaci di abbassarsi e ruotare a 360° per essere visibili da ogni posizione. Tutti gli impianti, dalla climatizzazione alla produzione di acqua calda, dialogano tra loro in un unico sistema coordinato, dove tecnologia e benessere convivono in armonia».
In che modo vi formate a livello professionale?
«Per noi la formazione è un pilastro, cerchiamo sempre di migliorarci ogni giorno. I nostri tecnici seguono regolarmente corsi di aggiornamento e specializzazione, siamo un’azienda molto orientata all’innovazione».
Se dovesse dare dei consigli a un giovane intenzionato a intraprendere questo lavoro, quali sarebbero?
«Ho 27 anni e mi considero ancora nella fase di crescita professionale, ogni giorno imparo qualcosa di nuovo, e credo che proprio questa continua evoluzione sia uno degli aspetti più stimolanti di questo settore. Se dovessi dare un consiglio a un giovane come me, direi che servono soprattutto passione, curiosità e umiltà.
La tecnologia è in continua evoluzione soprattutto dopo l’avvento dell’intelligenza artificiale: noi giovani non dobbiamo temere la tecnologia, ma imparare a governarla, perché rappresenta una risorsa preziosa e non un nemico. Credo che questo mestiere rappresenti a pieno il futuro, un futuro sempre più green, fatto di risparmio energetico, sostenibilità e innovazione tecnologica».
 
			
