«In cosa consistono i trasformatori Sustainable Peak Load?», chiede un lettore di Elettro.
Con il termine (non normato) Sustainable Peak Load Transformer vengono indicati i trasformatori isolati con materiali in classe termica più elevata ma provati (e targati) nelle condizioni previste per i sistemi isolanti tradizionali.
L’effetto è quello di avere un trasformatore che nelle condizioni di prova previste per gli isolanti tradizionali ha una certa potenza nominale nel rispetto del Regolamento EU 548/14, ma che può essere sovraccaricato orientativamente di circa 30% al bisogno, senza una riduzione della vita utile. Rispetto a una macchina con potenza nominale della taglia superiore, la quantità di materiale si riduce e le dimensioni anche.
Ovviamente, le perdite in sovraccarico saranno maggiori. L’utilizzo di materiali in classe termica più elevata rappresenta una soluzione al problema introdotto dalla necessità di aumento della potenza in presenza di vincoli dimensionali di installazione. Il trasformatore rispetta le perdite massime imposte dal regolamento alla temperatura (inferiore) di prova che ne definisce la potenza nominale di targa, ma in servizio è in grado di funzionare anche con carico maggiore (seppur con perdite maggiori a temperatura più elevata).
Debbo dire che il termine non mi piace, ma l’idea, dopo lunghi pensieri e ri-pensieri, mi piace, forse avrebbe bisogno di essere normato e rinominato anche se al momento non saprei come. Concretamente quello che conta sono comunque oltre alla coscienza (del costruttore e dell’utilizzatore): le prestazioni reali e la liceità (quello che la norma non cita e quindi non vieta, la norma ammette).