Lo scorso autunno le aziende agricole e le aziende di trasformazione di prodotti agricoli hanno potuto beneficiare di finanziamenti PNRR a fondo perduto per la costruzione di impianti fotovoltaici. La prossima finestra utile per fare le richieste si aprirà a breve, meglio non farsi trovare impreparati.
In data 22 dicembre 2022, il GSE ha comunicato che sono stati assegnati circa 450 milioni di euro per la costruzione di complessivi 565 MW di potenza fotovoltaica. Questa iniziativa è denominata “Parco Agrisolare”. Ma, dal momento che i fondi inizialmente previsti per questa iniziativa erano pari a 1,5 miliardi di euro, ci sono ancora molte risorse disponibili.
Il decreto
Il 19 aprile 2023 il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste ha emanato il decreto ministeriale con il quale vengono programmate le residue risorse della misura “Parco Agrisolare” per un importo di circa 1 miliardo di euro. Il testo deve ricevere il via libera della Commissione Europea e, dopo questo passaggio, costituirà la base per l’emanazione del nuovo bando Parco Agrisolare.
Bando Parco Agrisolare, chi potrà beneficiare?
I soggetti beneficiari sono:
- imprenditori agricoli, in forma individuale o societaria;
- imprese agroindustriali, in possesso di codice ATECO che sarà specificato nel bando in prossima pubblicazione;
- le cooperative agricole e loro consorzi che svolgono una delle seguenti attività: coltivazione del fondo, selvicoltura, allevamento di animali e attività connesse.
- i soggetti di cui sopra costituiti in forma aggregata, come ad esempio: associazioni temporanee di imprese (A.T.I.), raggruppamenti temporanei di impresa (R.T.I), reti d’impresa, comunità energetiche rinnovabili (CER).
Tali soggetti dovranno essere regolarmente iscritti nel Registro delle imprese e essere in regola con i versamenti tributari e pensionistici. Sono esclusi i soggetti esonerati dalla tenuta della contabilità IVA, aventi un volume di affari annuo inferiore a 7.000 euro.
Saranno agevolabili installazioni di impianti fotovoltaici, anche con accumulo, con potenza di picco compresa tra 6 kWp e 1000 kWp da realizzare su tetti/coperture di fabbricati strumentali all’attività agricola, zootecnica e agroindustriale.
Insieme all’installazione dell’impianto fotovoltaico, si possono eseguire uno o più interventi di riqualificazione ai fini del miglioramento dell’efficienza energetica delle strutture:
- rimozione e smaltimento dell’amianto svolta da ditte specializzate, iscritte nell’apposito registro;
- realizzazione dell’isolamento termico dei tetti in ragione delle specifiche destinazioni produttive del fabbricato; ù
- realizzazione di un sistema di aerazione connesso alla sostituzione del tetto: tetto ventilato e/o camini di evacuazione dell’aria.
Le risorse a disposizione
Le risorse ammontano complessivamente a quasi un miliardo di euro così destinati:
- alle imprese del settore della produzione agricola primaria, per una quota pari a 693.031.470,19 euro;
- alle imprese del settore della trasformazione di prodotti agricoli, per un importo pari a 150 milioni di euro;
- alle imprese del settore della trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli, per un importo pari a 75 milioni di euro;
- alle imprese del settore della produzione agricola primaria, senza il vincolo di destinare tutta la produzione al proprio consumo, per un importo pari a 75 milioni di euro.
Un importo pari ad almeno il 40% delle risorse è destinato al finanziamento di progetti da realizzare nelle Regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Qualora le risorse destinate al sud non dovessero essere impiegate, in tutto o in parte, le stesse saranno destinate a coprire i fabbisogni di progetti realizzati in altre Regioni italiane.
Percentuale di copertura dei costi e massimali di spesa
Sono considerate ammissibili le spese per l’installazione di impianti fotovoltaici fino a un limite massimo di 1.500 euro/kWp e fino ad ulteriori 1.000 euro/kWh ove siano installati anche sistemi di accumulo.
La spesa massima ammissibile per i sistemi di accumulo è di 100.000 euro. Saranno ammissibili anche spese fino a 30.000 euro per l’installazione di dispositivi di ricarica elettrica per la mobilità sostenibile e per le macchine agricole, con modalità che saranno definite nel bando.
La percentuale di spesa finanziata a fondo perduto è piuttosto generosa e può essere sintetizzata come segue:
- impianti per aziende agricole connesse alla produzione agricola primaria: 80%
- impianti per imprese nel settore della trasformazione di prodotti agricoli: 80%
- impianti per imprese nel settore della trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli: 30%
- impianti per aziende agricole connesse alla produzione agricola primaria eccedenti il limite di autoconsumo: 30%
Nei due casi in cui è prevista la percentuale del 30%, questa può essere aumentata del 20% nel caso di piccole imprese, del 10% nel caso di medie imprese e del 15% nel caso di Regioni svantaggiate.
La domanda dovrà essere fatta unicamente utilizzando la piattaforma web che verrà preparata dal GSE analogamente a quanto avvenuto per il primo bando Parco Agrisolare.