Caldaia a pellet e gruppo UPS

«Ho una caldaia a pellet termica 28 che ha un picco di 400 W in accensione. Quale gruppo UPS di sostenimento mi consigliate in caso di interruzione accidentale di corrente? Non capita spesso, ma a volte succede proprio quando fa il programma imposto e resetta tutto…», chiede un lettore di Elettro.

Scegliere la potenza di un gruppo statico di continuità, è un’operazione che coinvolge elementi di varia natura, sia funzionali sia normativi. Gli elementi principali che devono essere considerati sono due tra i parametri seguenti dei carichi da alimentare Potenza Attiva (PRL), Potenza Apparente (SRL) o Fattore di Potenza (P.F.), oltre a:

  • autonomia richiesta;
  • coefficiente di contemporaneitĂ  dei carichi;
  • tipo di alimentazione del carico (tensione, frequenza, numero delle fasi);
  • tipo di alimentazione della rete (tensione, frequenza, numero delle fasi).

Che però non sembrano essere tra le preoccupazioni del lettore. Se si tratta di un carico particolare che richiede, ad esempio, una corrente di inserzione importante, come sembra essere quello del lettore, è necessario tenerne in debito. Noti i parametri:

  • valore massimo di corrente dall’UPS;
  • il tempo per cui il valore massimo di corrente dall’UPS è sostenibile;
  • corrente di sovraccarico richiesta dal carico.

Valori tipici dei primi due parametri possono andare dal 150% della corrente nominale per un minuto fino al 200% per 100 ms, in assenza di rete o per sistemi di continuitĂ  non dotati di bypass.

In caso di sovraccarichi in presenza di rete, invece, il funzionamento passerà in modalità da bypass con portata di corrente superiore. Altre combinazioni sono disponibili consultando il costruttore. Nel fare il calcolo, oltre alla durata del transitorio, è opportuno considerare anche un fattore di potenza, che in assenza di altri dati assumerei, nel caso del lettore, pari a circa 0,8.

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