Luce moderna e omogenea per Primo Piano Fitness & Cattleya Wellness

L’INGRESSO di Primo Piano Fitness & Cattleya Wellness, con le sospensioni a soffitto di forma circolare installate, Eclipse up/down ed Eclipse in/out.
Apparecchi con performance illuminotecniche elevate hanno consentito al Primo Piano Fitness & Cattleya Wellness di San Giovanni Lupatoto di splendere nuovamente dopo un intervento di ristrutturazione progettato dall’interior designer Elisabetta de Strobel.

A San Giovanni Lupatoto (VR) è recentemente stata ultimata la ristrutturazione del centro fitness e benessere Primo Piano Fitness & Cattleya Wellness, a cura dell’Interior Designer Elisabetta de Strobel. Sviluppata su due piani, la struttura è suddivisa nell’ingresso di circa 60 m2, una palestra di 320 m2, una zona lounge con corner bar di 43 m2, una saletta corsi di 71 m2 e un’area wellness, composta da piscina e SPA, per un totale di 190 m2. «Abbiamo curato il concept di tutto il locale, ovvero i colori, le carte da parati, il rivestimento del montacarichi, la resinatura delle scale, i parapetti in vetro e la loro illuminazione, la parete in specchio, la disposizione degli arredi e delle decorazioni floreali e l’illuminazione della zona piscina – afferma Elisabetta de Strobel –. L’elemento più importante dell’intero progetto? Il valore scenico dell’entrata».

Sospensioni a soffitto

L’illuminazione, proprio nell’ingresso, così come in tutta la struttura, ha giocato un ruolo di primaria importanza. Il piano terra presenta una reception e gli uffici separati da una parete in vetro fumé, che dona un effetto vedo-non vedo all’ambiente. Qui sono state installate più sospensioni a soffitto di forma circolare, modello Eclipse di Forall, con una particolarità: mentre due cerchi proiettano luce dall’alto verso il basso (Eclipse up/down), altri due elementi fanno sì che la luce venga orientata dall’interno verso l’esterno (Eclipse in/out), garantendo un’illuminazione uniforme allo spazio e sopra il desk reception.

I cerchi nascono grazie alla progettazione di un estruso con geometria ad H, caratterizzato dalla possibilitĂ  di essere calandrato con un diametro minimo di 60 cm fino a un diametro massimo di 200 cm. La sua conformazione dĂ  la possibilitĂ  di posizionare i led flessibili sulle

ZONA LOUNGE/BAR: faretti in lamina d’acciaio incassati nel controsoffitto, temperatura luce calda, apertura del fascio luminoso 180°.

pareti laterali del profilo e, quindi, di avere un’omogeneitĂ  di luce qualitativamente molto alta in spazi veramente limitati. Il profilo, inoltre, è performante anche come modulo dissipante, quindi permette di poter inserire led di potenza fino ai 30 W/metro. Eclipse di Forall Srl, in questo modo, diventa, oltre che un elemento decorativo – oggi in voga nel settore lighting -, anche un apparecchio con performance illuminotecniche elevate.

TonalitĂ  e qualitĂ  della luce

Al piano superiore si trova l’ampia palestra open space con macchinari selezionati di ultima generazione, illuminata da grandi vetrate, il tecnologico angolo lounge/bar e la saletta corsi con proiettore, per accedere ad attività di gruppo o private con personal trainer o video online. L’esigenza di un’evoluzione, nell’open space della palestra, dai due cerchi con solo luce perimetrale ai cerchi con luce centrale è stata riscontrata durante il cantiere, quando è stato necessario disporre di più luce, senza, però, creare un effetto di abbagliamento.

L’idea, quindi, è stata quella di posizionare un telo termoteso dell’azienda francese Barrisol e di ancorarlo al bordo del cerchio, collocando una lastra di dissipazione al centro. Nella zona relax è stata installata l’illuminazione a led sul retro dei pannelli in gesso e, per rendere omogenea la percezione luminosa, sono stati posizionati teli Barrisol anche qui, così come sopra i lettini dell’area di riposo della zona piscina, la cui vasca è illuminata da
luce naturale.

Per quanto riguarda l’illuminazione generale, infine, essa è stata pensata impiegando fari a incasso a luce arretrata, semplici sia da installare sia da manutenere. Prerogativa di tutta la progettazione, il mantenimento della stessa tonalità (3000 K) e qualità di luce: Step Mcadam 3, con un indice di resa cromatica superiore a 90. Questo fa sì che i colori, nell’ambiente, non subiscano variazioni passando da zona a zona, valorizzando il lavoro di interior design che è stato progettato per l’arredamento e il comfort interno, che il cliente deve percepire.

Clicca qui e scarica lo schema illuminotecnico.

POSA FACILE, MA ATTENZIONE AI CONTROSOFFITTI
MARCO GUADAGNINI, titolare Impianti elettrici Guadagnini Marco.

«Per gli impianti tecnici di questa struttura, abbiamo impiegato più soluzioni innovative, dalle lampade a LED, che offrono una buona illuminazione e consumano la metà rispetto a dispositivi incandescenti, agli impianti audio, di ultima generazione e studiati per i centri fitness, dal controllo accessi, che permette ai clienti di muoversi autonomamente nel centro, entrando solo dove il loro badge lo consente, alle telecamere a circuito chiuso, che garantiscono una sicurezza alle macchine nel parcheggio e all’entrata/uscita dei clienti. Per portare a termine tutto il lavoro, in due tecnici, che hanno operato in modo non continuativo, ci sono voluti circa tre mesi. Nello specifico, per quello che riguarda l’installazione dell’impianto di illuminazione (cerchi a soffitto nella palestra, cerchi sospesi in ingresso, barre LED, faretti incasso, ecc.), la posa di per sé non è stata assolutamente difficile: la quantità e le disposizioni sono state valutate da più figure coinvolte e, in tutto, è occorso circa un mese di tempo da quando le hanno consegnate. La problematica maggiore è stata rilevata nella fase di posa dei corpi illuminanti a incasso all’interno dei servizi igienici, poiché qui il controsoffitto era molto basso e sopra di esso erano presenti impianti tecnologici. Per installazioni illuminotecniche simili a questa, quindi, consiglio di cercare di far coordinare la posa dei controsoffitti con il progetto illuminotecnico, per evitare che nei punti di posa si possano trovare montanti o controsoffitti che lasciano troppo poco spazio per l’installazione delle lampade incassate; talvolta aumentare lo spazio dell’intercapedine di qualche centimetro non crea disguido a nessuno».

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