 Si conferma il trend positivo del comparto delle imprese del settore della sicurezza che ha messo a segno un incremento quasi pari a quello pre-crisi, chiudendo il 2014 con un fatturato aggregato in crescita del 5% annuo, a circa due miliardi di euro. La ripresa è arrivata dopo il calo subito nel 2008 e il segno meno registrato nei due anni successivi. È quanto emerge dai preconsuntivi di ANIE Sicurezza, che in merito all’andamento dello scorso esercizio parla di un “settore in floride condizioni”.
Si conferma il trend positivo del comparto delle imprese del settore della sicurezza che ha messo a segno un incremento quasi pari a quello pre-crisi, chiudendo il 2014 con un fatturato aggregato in crescita del 5% annuo, a circa due miliardi di euro. La ripresa è arrivata dopo il calo subito nel 2008 e il segno meno registrato nei due anni successivi. È quanto emerge dai preconsuntivi di ANIE Sicurezza, che in merito all’andamento dello scorso esercizio parla di un “settore in floride condizioni”.
Il risultato complessivo è frutto di andamenti differenziati fra i diversi segmenti: la crescita più sostenuta la fa registrare la Videosorveglianza, con un incremento su base annua vicino al 10%, grazie anche all’elevata attenzione all’innovazione e alla capacità di sviluppare al meglio le funzioni applicative rese disponibili dalle nuove tecnologie. Il segmento Antintrusione ha mostrato nel confronto annuo un incremento vicino al 7%, beneficiando della crescente domanda di sicurezza espressa dal mercato. Più contenuta rispetto alla media del comparto la crescita del segmento Antincendio, vicina al 2% annuo. Anche nel comparto della Sicurezza, l’export è stato un segmento di business importante nel corso dell’anno appena conclusosi.
Guardando più in generale alla domanda di queste tecnologie, si nota come continuino a fornire un importante contributo tradizionali mercati come la Pubblica Amministrazione, il segmento Retail e quello Industrial. Tra le maggiori criticità riscontrate, i fenomeni di downpricing e i ritardati pagamenti, presenti in particolare nella componente dell’installazione e del service, che continuano in questo difficile contesto macroeconomico a riflettersi negativamente su margini e redditività delle imprese, non premiando adeguatamente l’elevata attenzione all’innovazione e al miglioramento della qualità dell’offerta che caratterizzano il comparto.
 
			
