Fulmini, valutazione dei rischi

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«Nel contesto della valutazione del rischio di una cabina di decompressione del gas metano, si dispone di una linea elettrica di alimentazione interrata proveniente da un contatore elettrico situato a una distanza di circa 10 metri. Ai fini della valutazione del rischio secondo la Norma CEI EN 62305-2, tale distanza di 10 m può essere assunta come lunghezza della linea entrante?», chiede un lettore di Elettro.

Parliamo di fulmini, bene, capita piuttosto di rado.

Ai fini della valutazione del rischio da fulminazione prevista dalla Norma CEI EN 62305-2, la lunghezza di una linea entrante deve essere considerata come la distanza compresa tra il punto di ingresso nella struttura e il primo nodo della rete di alimentazione (rif. artt. 6.4 e 6.5 della CEI EN 62305-2).

La stessa norma stabilisce che, qualora la lunghezza effettiva della linea non sia nota, può essere assunta convenzionalmente pari a 1 km. La Guida CEI 81-29 fornisce ulteriori chiarimenti sul concetto di “nodo” (art. 2.1), specificando che, per una linea elettrica, esso coincide nella maggior parte dei casi con la stazione AT/MT di alimentazione.

Pertanto, per determinare in modo accurato la lunghezza della linea, occorrerebbe conoscere la stazione AT/MT da cui deriva l’alimentazione del contatore. La medesima Guida (Tabella 2.1) propone inoltre un criterio operativo per la stima della lunghezza equivalente delle linee entranti nei casi — frequenti — in cui il nodo non sia individuabile con certezza, distinguendo tra ambiti urbano, suburbano e rurale.

Ad esempio, per una cabina di decompressione situata in ambito urbano, si può considerare una linea composta da: un tratto in bassa tensione (BT) interrato di 100 m e un tratto in media tensione (MT) interrato di 400 m. Applicando i coefficienti di equivalenza riportati nella Tabella A.3 della Norma CEI EN 62305-2, tale configurazione è equivalente a una linea BT interrata di circa 180 m (100 + 0,2 × 400).

Non è corretto considerare una lunghezza di 10 m come riferimento per la linea di alimentazione ai fini della valutazione del rischio. La lunghezza da assumere deve essere determinata secondo i criteri della Tabella 2.1 della Guida CEI 81-29, in funzione dell’ambito di installazione, oppure, in assenza di dati più precisi, può essere convenzionalmente assunta pari a 1 km.

Si evidenzia tuttavia che tale valore convenzionale potrebbe risultare non conservativo rispetto alle indicazioni più specifiche della Guida CEI 81-29, in particolare per installazioni in ambito rurale.

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