Stringere i denti e crederci con passione

I FURGONI di Futur Elettric

Futur Elettric, azienda con sede a Cecina (LI) che realizza impianti elettrici civili e industriali e impianti fotovoltaici, ha come obiettivo per il nuovo anno… specializzarsi anche in sicurezza domestica.

Questo mese Elettro ha avuto il piacere di intervistare Antonio Picci, Direttore Tecni­co di Futur Elettric. Scopriamo insieme la storia dietro questa a­zienda.

Qual è il percorso che l’ha portata a fondare la Futur Elettric?

ANTONIO PICCI, Direttore Tecnico di Futur Elettricè

«La mia prima ditta nasce a Ro­ma nel 1996. Dopo aver avuto e­sperienze come operaio in alcu­ne ditte della zona specializzate in impianti elettrici, decido di fa­re il salto insieme a un ragazzo che lavorava con me e che diven­ta il mio socio. L’azienda va molto bene, arriviamo ad avere 12 ope­rai e a occuparci anche di realiz­zazioni di una certa importanza, penso ai lavori presso l’aeropor­to di Fiumicino, per citarne uno. Fin dall’inizio ci occupiamo sia di civile sia di industriale.

Il 2005 è un anno di svolta perché, con l’introduzione del Conto Energia, decidiamo di aprirci anche al fo­tovoltaico. Nel 2017 decido che è giunto il momento di ritornare al­la mia terra: saluto Roma e scel­go di trasferirmi nuovamente in Toscana e far nascere, qui a Ceci­na, la Futur Elettric».

Da quante risorse è formata oggi l’azienda?

«Oggi siamo in sei, con una se­gretaria e tre mezzi. Sono orgo­glioso di come sono stato nuo­vamente in grado di mettermi in gioco e di costruire un’azienda che è punto di riferimento per il territorio grazie alla sua serietà e professionalità».

In cosa siete specializzati?

«Siamo specializzati nella realiz­zazione di impianti elettrici civili e industriali, impianti citofonici, domotica e, come sempre, pun­tiamo molto sul fotovoltaico. Nel prossimo futuro ho intenzione di ampliare le specializzazioni a­ziendali focalizzandomi ancora di più rispetto ai sistemi di allarme, antintrusione e videosorveglian­za, per poter dare una risposta concreta e affidabile rispetto alle sempre più frequenti richieste di una casa che possa definirsi dav­vero sicura».

GLI INSTALLATORI
di Futur Elettric mentre installano un impianto fotovoltaico

Chi sono i vostri principali clienti?

«Il nostro territorio è ricco di a­ziende vinicole e agricole, quindi sicuramente queste, tra capan­noni e cantine, sono le cose che ci fanno lavorare di più. Senza dimenticare le pubbliche ammi­nistrazioni e, ovviamente, i pri­vati».

In che modo vi mantenete aggiornati e formati?

«Seguiamo periodicamente corsi di formazione online, siamo sem­pre attenti a mantenerci al pas­so con i tempi non solo rispetto ai nuovi prodotti, ma anche ri­spetto alla normativa in costan­te evoluzione. Abbiamo poi di­versi ingegneri con i quali colla­boriamo, che non mancano mai di riportarci le ultime novità dal punto di vista teorico e normati­vo, per l’appunto. Possediamo i­noltre tutte le lettere relative alle abilitazioni professionali (ABC­DEFG)».

Quali sono le certezze che garantite ai vostri clienti?

«Innanzitutto, la sicurezza dei nostri impianti elettrici affinché rispettino i più alti livelli di affi­dabilità. Siamo poi molto attenti alle esigenze del cliente e, grazie all’esperienza pluriennale, siamo in grado di offrirgli un lavoro a regola d’arte che rispetti i tempi prestabiliti e che sia impeccabile dal punto di vista dell’esecuzio­ne. Ultima, ma non meno impor­tante, l’attenzione dell’azienda all’ambiente, proponendo sem­pre soluzioni innovative per quanto concerne il risparmio energetico».

Qual è la cosa più importante quando si è alla guida di un’azienda?

«Sicuramente è saper mettere al centro le necessità dei dipendenti, anticipando ad esempio eventuali richieste e problematiche. Per far sì che questo accada è necessario essere sempre presente in cantiere al fianco dei ragazzi, perché questo è l’unico modo per riuscire davvero a comprendere le eventuali criticità e risolverle prima ancora che diventino un vero problema. Essere al fianco dei dipendenti è dimostrare, giorno dopo giorno, la propria volontà di voler creare un ambiente lavorativo sereno e collaborativo».

Un consiglio sincero per i giovani intenzionati a intraprendere questa professione?

«Il nostro non è un mestiere che si può fare se non si ha passione. Io stesso ho seguito questa strada non perché fossi figlio d’arte, ma perché è quello che ho sempre voluto fare fin da quando ero bambino. Non bisogna certo pensare di intraprendere questo percorso solo per un fattore economico: non è un mestiere che si fa per diventare ricchi, è un lavoro molto impegnativo che non si può improvvisare e che richiede sempre etica e perseveranza. Crederci sempre e stringere i denti!»

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