La stabilità della rete IP e l’integrazione tra sistemi

Integrazione fra impianti di sicurezza, di videosorveglianza, di citofonia, di termoregolazione e, più in generale fra tutti gli impianti di casa; questa è la linea guida che dovrebbe tenere un impiantista a tutto tondo. Il cliente finale è sempre più informato e preparato e la richiesta di soluzioni integrate non deve né stupire né tantomeno spaventare. Ma quali sono i “vettori” grazie ai quali può avvenire l’integrazione tra tutti i sistemi?

Domotica e sistemi di allarme

Il “nonno” di queste integrazioni è un semplice contatto: un interruttore che trasmette tramite un cablaggio diretto un’informazione dal sistema A al sistema B. Efficace senza dubbio, ma limitato. Sono ormai ben consolidati i sistemi domotici su Bus: un doppino che è in grado di riunire in un unico cablaggio tutti i dispositivi che devono essere integrati. Ma la direzione verso cui tutti i produttori stanno puntando è sicuramente l’integrazione tramite rete LAN.

Rete LAN
REALIZZARE una struttura di rete indipendente dal fornitore di telefonia, garantirà agli impianti stabilità.

Il perché di questa scelta è semplice: la rete è una infrastruttura che esiste già in ogni abitazione, si basa su solidi e collaudati protocolli universali (TCP/IP) e permette con semplicità anche l’utilizzo di apparati con connessione wireless. Questo però ci pone di fronte alla necessità di una nuova consapevolezza: il blocco della rete LAN in impianti del genere costituisce un grosso problema e un grosso disagio per il cliente.

Se fino a qualche anno fa un router capriccioso poteva provocare, al limite, la mancata visione delle telecamere da remoto per qualche ora, fin quando non veniva riavviato, oggi dobbiamo pensare che in una situazione di impianti integrati il blocco del router significa il blocco di interi processi logici. Ecco perché è necessario, quando si va a sviluppare un progetto con diversi impianti integrati tramite rete LAN, progettare anche questa con un minimo di accortezza.

Integrazione tra sistemi

Il primo e più importante consiglio, soprattutto quando queste integrazioni riguardano i sistemi di sicurezza (ad esempio sistema antintrusione e sistema di videocontrollo) è di assicurarsi di fornire continuità elettrica a tutti gli elementi che costituiscono la rete LAN. Un singolo switch, che si spegne al mancare della rete AC, può mandare in crisi un intero impianto o un ramo di esso e far venire meno importanti funzionalità. Nessuno dimentica di inserire la batteria tampone nel sistema di allarme, infatti quasi tutti gli impiantisti inseriscono un UPS ad alimentare l’impianto TVCC.

Scegliere un Access Point Wireless qualificato agevola l’integrazione fra i diversi impianti.

Perché quindi trascurare router e switch? Alimentatori con batterie tampone e UPS non devono lasciare scoperti nessun elemento della rete. Oltre a essere dotata di una fonte di alimentazione secondaria, la rete LAN deve anche essere stabile dal punto di vista elettronico. Spesso e volentieri a casa dei clienti finali si trovano router forniti dal provider di telefonia. Questi apparati sono più che sufficienti ad adempiere ai normali doveri di un router familiare – ossia fornire connettività per PC, smartphone e smart TV – ma risultano spesso inadeguati quando occorre implementare anche la più semplice configurazione di rete “fuori standard”.

Inoltre, questi router hanno l’enorme limite di essere legati al contratto di telefonia: se il cliente cambia operatore cambia router e, se le configurazioni risiedono in esso, occorre tornare e rifare tutto da capo. La rete LAN, di un appartamento o di un ufficio dove viene progettata una integrazione fra impianti, deve essere realizzata con apparati affidabili ma soprattutto indipendenti dal tipo di connettività.

Router e switch

Il router deve essere di tipo professionale e permettere l’implementazione di subnet separate, VLAN e di un minimo di firewall. Se l’operatore di telefonia non permette di utilizzare un proprio router al posto di quello fornito da loro è comunque sempre possibile mettere il vostro apparato “in cascata”. Se il cliente andrà a cambiare contratto internet, semplicemente scollegherà il vecchio e collegherà il nuovo, ma la struttura interna continuerà a funzionare senza interruzioni.

Anche la scelta degli switch, spesso basata solo ed esclusivamente sul prezzo di acquisto, deve invece prevedere un minimo di pianificazione: nell’epoca delle smart TV e dei video 4K condivisi fra NAS, PC e televisori, la scelta di switch 10/100 appare davvero impropria nonché indice di incuria e di scarsa conoscenza delle reti. Un apparato di bassa qualità, magari nascosto in una cassetta di derivazione, potrebbe diventare un vero e proprio “collo di bottiglia” per tutta la rete LAN, creando una serie di problemi che poi sarà difficile diagnosticare e risolvere.

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