E’ composta da un team di 9 persone che segue il mercato italiano ed estero con grande elasticità e affidabilità: stiamo parlando della Grena Srl, con la sua officina attrezzata di Pedrengo, in provincia di Bergamo, che dal 1986 è un punto di riferimento nel segmento delle manutenzioni elettriche.
Laddove ci sono apparecchi di media e bassa tensione fuori produzione, là c’è Grena. Per capire più a fondo l’attività dell’azienda abbiamo parlato con il suo AD, Pierfranco Grena.
Una domanda che ripercorre la sua storia. Perché ha deciso d intraprendere questo tipo di attività?
Prima di avventurarmi in questa storia imprenditoriale, lavoravo all’assistenza clienti di una società leader mondiale nel segmento delle tecnologie per l’energia. Grazie a questa esperienza ho acquisito un know how che mi ha dato la forza di inserirmi sul mercato con una società fondata da me, che proponesse un servizio di nicchia, ma molto richiesto, che intervenisse esclusivamente su apparecchi fuori produzione.
Anche il vostro segmento ha conosciuto la crisi?
Anche se intorno a noi abbiamo notato un calo di lavoro, posso affermare che la mia azienda non ha risentito di momenti di fermo. Anzi, i clienti stanno aumentando notevolmente, in particolare quelli con impianti complessi, che vedono in noi uno dei pochi interlocutori in grado di mettervi mano con elasticità, competenza ed affidabilità.
Qual è la peculiarità del vostro lavoro?
La produzione di apparecchi continua a cambiare. Proprio come succede per il mercato delle automobili, anche il nostro si arricchisce costantemente di nuovi modelli ed upgrade dei vecchi. Per questo motivo dobbiamo essere sempre aggiornati, studiare le caratteristiche di ogni nuovo apparecchio, in modo tale che quando sarà necessario intervenire, il mercato ci troverà pronti e preparati. Incide molto anche il legame che i nuovi prodotti hanno sempre di più con l’elettronica.
Come vi siete organizzati in questo senso?
Ogni produttore che costruisce apparecchi, ha anche il suo relativo macchinario per effettuare prove e test. Dobbiamo quindi aggiornarci in tempo utile per intercettare i cambiamenti dei nostri clienti ed investire sull’acquisto di nuovi strumenti in modo costante.
E a proposito di investimenti, come fate a reperire la ricambistica degli apparecchi fuori produzione?
Nel momento in cui gli stabilimenti si avvicinano alla chiusura di una linea produttiva, ritiriamo gli apparecchi già prodotti e li conserviamo nel nostro magazzino per utilizzare i diversi pezzi di ricambio durante gli interventi.
E’ cambiato negli anni il vostro modo di operare?
Nei cantieri dei clienti con impianti complessi è diventato più lungo e complesso intervenire. Infatti, di solito non è richiesto solo il nostro intervento, ma anche quello di tecnici specialisti che effettuano diverse manutenzioni. Di solito viene proposto un responsabile sicurezza che deve controllare il rispetto delle varie regole, oggi sempre più stringenti in seguito alle nuove norme in materia di sicurezza. Ed è molto importante che non ci siano interferenze con altre aziende che lavorano in parallelo. Quindi il tutto è molto rallentato, certamente più sicuro, ma necessita di lavorazioni più lunghe.
Su quali apparecchi siete chiamati ad intervenire più spesso?
Sugli interruttori dei quadri di media tensione, specialmente in riferimento alle nuove prescrizioni CEI, in particolare la CEI 0-16, in cui sono stabilite le regole ed i vari aggiornamenti ad hoc per la manutenzione sulla media tensione che deve avere caratteristiche precise. Se le operazioni non vengono effettuate correttamente, c’è il rischio per il consumatore di ricevere multe, è quindi molto importante intervenire tempestivamente, rispettando la normativa.
Quando intervenite con il Retrofitting?
Quando non è più possibile riparare l’apparecchio guasto, ma occorre per forza trovare una soluzione per inserire nel quadro un’apparecchiatura più recente che funzioni nello stesso modo. Quindi si va ad utilizzare un apparecchio nuovo ancora in produzione, adattandolo e mettendolo al posto di quello vecchio fuori produzione e non riparabile. Si tratta di un’operazione che però occupa soltanto piccolissima parte della nostra attività, poiché il Retrofitting viene portato a compimento principalmente dai produttori stessi degli apparecchi. (a cura di Lara Morandotti)
Il ruolo del distributore
Sig. Grena, qual è il vostro link con il mondo della distribuzione?
Soltanto il 10% dei grossisti hanno al loro interno un ufficio tecnico che possa rispondere direttamente alle specifiche richieste. Quindi, il canale della distribuzione funge per noi da ponte strategico con gli utenti finali: laddove hanno una richiesta di intervento su apparecchi fuori produzione, o li prendono in carico e ce li inviano direttamente, oppure forniscono il nostro contatto, supportato da anni di esperienza ed estrema affidabilità. Infine, abbiamo un’importante partnership con i grossisti del ramo navale. Essi forniscono apparecchiature alle navi mercantili e ci chiedono spesso materiali di ricambio oppure interventi in loco.