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Se il lavoro è “rock”

Proseguono le conversazioni libere con la next generation del mondo elettrico. La parola ad Andrea Traversa della Traversa Rappresentanze di Bari.

Se il lavoro è “rock”: con un passato da musicista e con molte altre passioni nel cassetto, Andrea Traversa è responsabile delle attività di sell-in con i grossisti di materiale elettrico e si occupa di progettazione illuminotecnica nell’agenzia fondata da suo padre Nicola negli anni Settanta come ditta individuale e strutturatasi come azienda nel corso degli anni. Ma l’attività di famiglia non è stata la porta d’ingresso al mondo del lavoro. “Dopo la laurea in economia aziendale ho lavorato in una casa editrice di Modena. Quando si hanno poco più di vent’anni si vedono le cose con un occhio diverso che a trenta, e in ogni caso desideravo fare almeno un’esperienza al di fuori del contesto familiare”. Nel 2011 il rientro in Puglia, “per la gioia dei miei, o almeno così spero. Lavorare in famiglia offre una corsia preferenziale nell’apprendere tutti i segreti del mestiere. D’altronde, l’elevato livello di confidenza che c’è tra genitore e figlio può condurre facilmente allo scontro che, comunque, resta una buona occasione per guardare le cose da un altro punto di vista”.

Tutti i tuoi hobby si caratterizzano per la forte componente manuale..

In effetti sì. La passione per la musica è nata durante gli anni dell’università a Modena, dove c’era un movimento musicale molto fiorente che ha reso praticamente spontanea la creazione di una band nella quale suonavo la batteria e scrivevo canzoni. È stata un’esperienza molto bella che ci ha portato anche a incidere un disco. Più di recente mi sono dedicato alla lavorazione del legno partendo da una considerazione molto semplice: siamo tutti fenomeni con Excel, ma ci perdiamo anche soltanto per sostituire una lampadina. Aiutandomi anche con i tutorial presenti su YouTube, ho cominciato ad appassionarmi a dei lavoretti semplici, diventati via via più impegnativi. Per quanto riguarda la cucina, mi piace conoscere e sperimentare. Con la mia compagna ci siamo divisi i compiti: io preparo i cibi salati, lei si dedica ai dolci.

Di quello che hai imparato facendo musica, c’è qualcosa che ti torna utile ancora oggi?

Comporre una canzone è come mettersi a nudo nei confronti del pubblico, nei confronti del quale occorrono sincerità e massimo rispetto. Nel lavoro è la stessa cosa: al di là di prezzi e condizioni di pagamento, il cliente si aspetta di avere a che fare con un professionista che lo supporti e gli faccia dormire sonni tranquilli.

La musica è anche metodo e disciplina..

Certo. Per scrivere un brano servono regole e programmi, che vanno rispettati. Se in sala prove si lavora a casaccio, prima o poi i problemi emergono. Ugualmente, se lavoriamo pensando soltanto al breve termine senza avere una visione d’insieme, siamo sulla buona strada per ottenere delle delusioni.

Come approcci ai problemi lavorativi, piccoli o grandi che siano?

Quando si è nuovi di un mestiere o di una professione è sempre difficile misurarsi con gli imprevisti, che però fanno parte del lavoro. Col tempo, fortunatamente, si impara a gestirli. Penso che quando un cliente espone un problema sia necessario mantenere anzitutto la calma e rassicurarlo del fatto che troveremo una soluzione nel minor tempo possibile. Se gli manifestiamo a nostra volta ansie e timori, finirà per credere che il problema sia molto più grave di quanto in effetti sia.

Hai orari di lavoro ben definiti oppure, come accade spesso, il lavoro ti segue un po’ ovunque?

La vita del libero professionista prevede che si leggano le e-mail praticamente in tempo reale. Tocca a ciascuno di noi fare in modo che tutto questo non rovini una cena con gli amici o la passeggiata con la propria famiglia. Portarsi dietro i problemi del lavoro non è mai utile, né giusto nei confronti di chi sta trascorrendo del tempo con noi.

Quali “rituali” ti permettono di staccare davvero la spina?

Quando vado a correre non porto mai il telefono con me. Già questo, insieme allo sforzo fisico, mi aiuta a staccare e liberarmi di tanti pensieri. Un’altra cosa che mi aiuta, specialmente durante la bella stagione, è trascorrere del tempo seduto su uno scoglio a guardare il mare. Con questi due rituali solitari riesco sempre a rigenerarmi.

(Stefano Troilo)

Andrea Traversa

Andrea Traversa

Classe: 1984

Segno zodiacale: Ariete

Musica preferita: indie rock britannico

Film: spy story

Piatti preferiti: dichiaratamente onnivoro

Ultimo libro letto: Robert Ludlum – “The Bourne Identity”

Hobby: cucinare, lavorare il legno, suonare la batteria

VADEMECUM PER IL LAVORO QUOTIDIANO

  1. Programmare la tua giornata ti permette di ottimizzare il tempo che hai a disposizione
  2. A fine giornata, fai un’analisi di cosa è andato storto, dei possibili motivi, di cosa occorre cambiare la prossima volta
  3. Fissa sempre degli obiettivi da raggiungere
  4. Recepisci le notizie che arrivano dall’esterno e condividile con i collaboratori: gestire un’azienda senza fare questo è come guidare di notte a fari spenti
  5. Ogni giorno ritagliati un momento tutto tuo per staccare la spina, altrimenti finirai per percepire il lavoro come una “prigione” e non come un’opportunità di crescita

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