Si è tenuta a Firenze la seconda tappa dei SAIE LAB e l’appuntamento è stato incentrato sul tema della riqualificazione, del risanamento e del restauro degli edifici storici.
Il patrimonio edilizio italiano è composto in gran parte da strutture antiche o datate che richiedono costante cura e manutenzione. Per farlo però sono necessari risorse ingenti e progetti concreti, previsti attualmente dal PNRR.
Ammonta infatti a più di 5 miliardi di euro l’impegno del governo a favore di interventi per il recupero del patrimonio edilizio, di cui 341 milioni sono dedicati solo alla regione Toscana per un totale di 206 progetti. Questi fondi comprendono anche 31 milioni volti alla valorizzazione di edifici storici rurali che col passare del tempo hanno subito alterazioni strutturali, compromettendone l’aspetto e lo spazio circostante. In questo contesto si inserisce la seconda tappa dei SAIE LAB a Firenze, appuntamento incentrato proprio sul tema della riqualificazione, risanamento e restauro degli edifici storici. Durante l’incontro è stato presentato anche l’Osservatorio SAIE sull’andamento delle aziende toscane di produzione, distribuzione e servizi per il settore delle costruzioni (edilizia e impianti); settore particolarmente ricco che in Toscana, secondo Movimprese, contava a fine 2023 più di 52.500 imprese attive, pari a circa il 15% del totale del tessuto imprenditoriale locale.
I numeri della filiera delle costruzioni in Toscana
La filiera delle Costruzioni toscana si trova in un momento positivo. Lo dimostrano due dati in particolare: il portafoglio ordini, giudicato adeguato dall’81% delle imprese, e il fatturato del 2023, che risulta in crescita per una metà delle aziende coinvolte (50%) e stabile per l’altra metà. Guardando all’ultimo quadrimestre, il 40% delle imprese registra un aumento dei ricavi, mentre leggermente superiore è la percentuale di coloro che prevedono già di chiudere l’anno in positivo (44%). Ottimo anche il grado di soddisfazione relativo all’attuale andamento economico, medio-alto per più di 9 aziende su 10. La buona situazione economica si collega all’aumento degli stipendi dei collaboratori da parte del 10% delle aziende, mentre per l’87% rimangono invariati. L’aumento degli stipendi, tuttavia, non basta ad attirare nuova forza lavoro, dato che quasi 3 aziende su 10 negli ultimi mesi hanno avuto difficoltà a trovare operai altamente specializzati, le figure più ricercate del comparto. Più della metà delle imprese ritiene il livello delle competenze attuali in azienda in linea con le proprie esigenze. Tuttavia, per rimanere competitivi su un mercato in continua evoluzione è necessario investire in formazione. Lo sanno bene quelle oltre 6 imprese toscane su 10 (65%) che hanno investito dalle 10 alle 30 ore di formazione del personale. Il difficile reperimento di forza lavoro specializzata non è comunque la criticità principale delle aziende. Lo sono, invece, il costo del lavoro, inflazione e costo di acquisto delle materie prime e dell’energia. Tra le misure che hanno favorito la ripartenza gli imprenditori hanno indicato soprattutto gli incentivi, l’accesso al credito agevolato e la riforma della burocrazia (rispettivamente 47%, 22% e 18%).
L’intelligenza artificiale è un altro elemento che potrebbe favorire la crescita del settore. Il suo potenziale impatto è visto positivamente da più di 1 azienda su 4 (26%), anche se il 42% delle aziende non ha ancora un’idea precisa in merito, mentre il 26% la considera come una minaccia. L’AI sta ormai entrando sempre più nel mondo delle costruzioni, con il 3% delle imprese che già la utilizza all’interno dei processi industriali. Dal punto di vista dell’innovazione anche la sicurezza informatica e l’IoT (Internet of Things) stanno rivoluzionando i sistemi produttivi e verranno rafforzati ulteriormente nel corso del 2024. A questo proposito non è un caso che per più del 50% delle aziende del campione l’espansione delle conoscenze su tecnologie e innovazioni sia il principale obiettivo per il futuro. In tema sostenibilità invece, le tre azioni maggiormente intraprese dalle aziende sono l’acquisto di macchinari e impianti efficienti (37,5%), l’utilizzo di materiali sostenibili nella produzione (28%) e l’uso di dispositivi a basso consumo energetico (22%).
Infine, per quanto riguarda il sempre attuale tema del PNRR, il 42% del campione non ha partecipato a bandi, ma prevede di farlo. Le misure previste che più hanno aiutato la filiera sono stati gli investimenti per l’edilizia urbanistica e la rigenerazione urbana (45%).
SAIE LAB Firenze è stato organizzato da Senaf con il patrocinio di Ance Toscana, ANIE Confindustria, ANTEL, Assorestauro, Collegio dei Geometri di Firenze, Collegio dei Geometri di Pisa, Collegio dei Geometri di Prato, Federazione Ingegneri Toscana, Federcostruzioni, ISI Ingegneria Sismica, Ordine Architetti di Firenze, Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Pisa, Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Pistoia, Ordine Geologi della Toscana, Ordine degli Ingegneri di Firenze, Ordine Ingegneri di Siena, OICE Confindustria e l’Università degli Studi di Firenze – Dipartimento di Architettura.
Presenti come sponsor della giornata Bauwatch, Bono Ingegneria, Frangerini Impresa, G&P Intech, Isolcore, Pantecnica, Anafyo, K2Prima e Progetto Sisma.
L’incontro ha approfondito i temi relativi alla salvaguardia, al miglioramento sismico e alle nuove tecnologie e innovazioni per l’efficientamento energetico ed il comfort degli edifici storici. Durante l’evento i professionisti del settore hanno potuto confrontarsi su materiali e soluzioni concrete per la riqualificazione, il risanamento e il restauro di strutture storiche.
Il convegno fa parte del ciclo dei SAIE LAB, i laboratori itineranti del saper fare organizzati da SAIE – La Fiera delle costruzioni che, dopo la prima tappa tenutasi ad Ancona, termineranno a giugno con il doppio appuntamento di Verona e Bari. Lo scopo dei laboratori è duplice: esplorare i temi verticali più importanti dell’edilizia e preparare la community delle costruzioni a SAIE 2024, la fiera di riferimento per tutto il comparto, in programma a BolognaFiere dal 9 al 12 ottobre dopo il successo dell’edizione 2022, con oltre 430 aziende espositrici e 37mila visitatori, proseguendo così l’alternanza strategica annuale con Bari.
A Bologna, SAIE proporrà una formula dinamica e immersiva grazie alla combinazione di spazi espositivi, convegni formativi, aree dimostrative e contest ad alta interazione.
Un appuntamento che per gli addetti ai lavori significa toccare con mano gli ultimi prodotti e soluzioni offerti dal comparto, aggiornamento sulle ultime novità tecnico formative, ma anche e soprattutto nuove opportunità di mercato e networking. Quattro i settori tematici – Progettazione e Digitalizzazione; Edilizia; Impianti; Servizi e media – che, insieme alle numerose iniziative speciali, metteranno al centro il cantiere e i temi che determineranno il futuro delle costruzioni: sostenibilità, infrastrutture, formazione e innovazione. .
Cosa dicono i protagonisti di SAIE LAB Firenze?
«La transizione verso la cosiddetta green house nel caso dell’Italia si deve conciliare con la presenza del più importante patrimonio immobiliare sottoposto a vincolo storico artistico. La filiera delle costruzioni, nelle sue varie componenti, si sta da tempo confrontando con il tema della transizione ecologica conciliata con il rispetto del Patrimonio Architettonico esistente. Noi riteniamo che le due esigenze non siano inconciliabili, al contrario bisogna trovare la maniera di declinarle in maniera corretta – ha affermato Braccio Oddi Baglioni, Vicepresidente di Federcostruzioni. Si deve stabilire un dialogo con le Sovrintendenze per individuare gli strumenti più idonei ed innovativi, dopodiché attraverso il dialogo con la politica attivare degli incentivi che permettano l’ottimizzazione del patrimonio vincolato. L’Italia può e deve diventare un laboratorio per tutto il resto dell’Europa sull’innovazione tecnologica conciliata con il rispetto del patrimonio esistente. In questo senso questi momenti che i SAIE LAB ci offrono sono fondamentali momenti di passaggio; ci auguriamo che a quest’appuntamento di Firenze ne seguano altri che permettano di approfondire il tema del restauro nel terzo millennio».
«Gli interventi sul patrimonio esistente in un contesto quale quello italiano rappresentano un settore produttivo di grande rilevanza economica sia per gli aspetti legati strettamente al cantiere sia per quelli propedeutici che riguardano la fase conoscitiva e la diagnostica e la progettazione – ha dichiarato Alfredo Alunni Macerini, Coordinatore OICE Toscana. Queste attività non si esauriscono con la chiusura del progetto e l’appalto ma proseguono nella fase realizzativa dell’intervento con la verifica e il riesame continuo delle strategie e delle scelte di dettaglio progettuali, SAIE LAB fornisce un contributo rilevante alla diffusione della conoscenza su tecniche e materiali che la ricerca mette a disposizione. Come OICE sottolineiamo l’importanza di stratificare le conoscenze all’interno di realtà strutturate, quali sono le società aderenti alla nostra Associazione, che possano garantire il trasferimento generazionale delle conoscenze derivate dalle esperienze sul campo».
«Il nostro patrimonio storico monumentale è un bene con valore assoluto, è una carica di rigenerazione energetica per coloro che ammirano con stupore fontane, edifici, statue e architetture storiche, che con le loro geometrie, attentamente studiate, affascinano con colonne, capitelli, acroteri, paraste, affreschi, in un quadro armonico e con coloriture che distendono, che raccontano la storia, che ne profumano intensamente facendo vibrare l’anima». – ha dichiarato Chiara Frangerini, Presidente Ance Toscana Giovani.
«L’Italia è un paese caratterizzato da costruzioni eterogenee, ricco di edifici con valenza storico-monumentale, realizzati nei secoli con materiali e tecniche che si sono evoluti nel tempo – ha detto Marco Bressan, Consigliere ISI – Ingegneria Sismica Italiana. Ancora oggi la vita della popolazione è fortemente legata al complesso patrimonio dei centri storici, che deve essere tutelato e messo in sicurezza soprattutto dagli eventi sismici. Le esperienze vissute nel nostro territorio hanno portato gli addetti ai lavori ad un progresso nella progettazione negli ultimi 25 anni grazie anche una maggior attenzione alla diagnostica ed al monitoraggio dell’esistente, oltre che ai nuovi materiali, norme e tecnologie disponibili, compatibili con la struttura storica della costruzione e con il restauro conservativo. Il paese oggi rappresenta un riferimento sul panorama internazionale su queste tematiche ed è compito di ISI Ingegneria Sismica Italiana, associazione che dal 2011 rappresenta il mondo della sicurezza di strutture e infrastrutture, divulgarne ulteriormente la conoscenza anche attraverso opportunità importanti come quelle offerte da SAIE Lab».
«La Toscana si conferma una regione leader nel panorama delle costruzioni, come evidenziato dai dati del nostro Osservatorio – ha affermato Emilio Bianchi, Direttore di SAIE. L’adozione di incentivi, nuove tecnologie, tra cui l’intelligenza artificiale, e il potenziamento delle competenze degli addetti specializzati stanno contribuendo in modo significativo alla prosperità della filiera toscana. Proprio la dinamicità e la capacità di innovazione di questo territorio ci hanno spinto a scegliere la Toscana per ospitare il secondo appuntamento dei SAIE LAB. In particolare, Firenze, col suo patrimonio di edifici storici unici al mondo, rappresenta una sede perfetta per parlare di restauro e riqualificazione. Non esiste luogo migliore per riflettere sugli interventi di progettazione, manutenzione e adeguamento del costruito storico. La giornata di oggi prepara, inoltre, il terreno per il prossimo SAIE, la Fiera delle Costruzioni in programma a BolognaFiere dal 9 al 12 ottobre, dove ampio spazio verrà dedicato anche queste tematiche».