La mia missione? Garantire sicurezza

ROBERTO STARONE
UNO DEI FURGONI della SPE Studio Progetti Elettroimpianti

Installazione e manutenzione di impianti elettrici a livello industriale e impianti per la sicurezza sono il core business di Roberto Starone, al timone della SPE Studio Progetti Elettroimpanti di Arese (Mi).

Milanese doc e tifoso rossonero, Roberto Starone è a capo della SPE Studio Progetti Elettroimpianti di Arese (MI), azienda attiva in ambito di sicurezza e di impianti elettrici industriali. Con una simpatia e uno stile che ricordano la travolgente carica positiva di Abatantuono, Roberto racconta la sua storia che l’ha portato a essere oggi uno stimato professionista, scelto da una clientela di prestigio e con altissime esigenze.

Da dove parte la tua storia come elettricista?

«Subito dopo gli studi professionali, ho lavorato per qualche mese come elettricista presso la fiera campionaria di Milano. È stata un’esperienza che mi ha fatto fin da subito capire che quella sarebbe stata proprio la mia strada e, così, la mia carriera è iniziata nel 1986 quando sono stato assunto come tecnico di sicurezza impiantistica per l’azienda STS Elettronica di Cornaredo».

Si trattava del lavoro che volevi fare sin da quando eri bambino?

«Mio nonno era un bravo prestinaio e siccome avrei voluto tanto lavorare nel suo negozio, ho studiato per diventare panettiere. Per necessità familiari ho però dovuto cambiare strada e ho iniziato a fare l’elettricista, specializzandomi sia sul campo sia attraverso corsi di formazione. Si tratta però di una scelta che rifarei poiché il mio lavoro mi piace tantissimo».

INSTALLAZIONE e manutenzione di cabine elettriche, rilevazione incendi e impianti strutturati a livello industriale sono all’ordine del giorno per la SPE Studio Progetti Elettroimpianti

Qual è l’aspetto che preferisci?

«Risolvere problemi. E per quanto riguarda il settore elettrico ed elettronico, se ne presentano sempre molti e di diversa entità, dai piccoli guasti alle problematiche anche più complesse, compresa la rimessa a norma di interi impianti».

Come è proseguita la tua carriera?

«Nel 1996 ho conosciuto mio suocero, titolare della SPE Studio Progetto Elettroimpianti e due anni più tardi ho iniziato a lavorare nell’azienda, attiva sia nell’impiantistica elettrico-industriale sia in ambito di sicurezza, dove avevo già notevole know-how. Installazione e manutenzione di cabine elettriche, rilevazione incendi e impianti strutturati a livello industriale sono all’ordine del giorno; trattiamo anche l’impiantistica civile, ma non è assolutamente il nostro core business».

Siete impegnati in qualche bel nuovo progetto?

«Stiamo eseguendo un impianto rilevazione incendio aspirato presso il concessionario McLaren Bentley di Milano. Si tratta di un lavoro di grande portata, un progetto che proviene dagli Emirati Arabi e che ha da rispettare degli standard di qualità altissima».

Com’è cambiata la committenza negli anni?

«È l’approccio dei clienti ad essere cambiato. Prima c’era molto più spesso un installatore che era di fiducia, oggi l’attenzione è più che altro proiettata sul costo più che sull’elemento umano e di feeling. È quindi fondamentale avere un ottimo rapporto qualità/prezzo; noi lo constatiamo su campo anche in ambito industriale con le gare che ci troviamo a dover preparare attraverso il miglior preventivo possibile. E spesso io e i miei competitor ci troviamo a fare un sopralluogo dell’impianto su cui intervenire nel medesimo momento. Questa è la chiara cartina di tornasole dell’attualità di questo mercato».

Come vedi il tuo futuro professionale?

ROBERTO STARONE, Titolare di SPE Studio Progetti Elettroimpianti

«Sono già molto soddisfatto. Tralasciando per ovvie ragioni lo scorso anno, il fatturato è sempre in costante aumento e l’azienda è sempre stata in costante espansione: oggi contiamo un organico di 10 persone più un progettista esterno di cui ci avvaliamo. Nel 2010 proprio per seguire l’ampliamento del business abbiamo cambiato sede allargandoci in una nuova struttura, ma sempre restando ad Arese. Certo, si spera di far sempre meglio e di crescere ulteriormente, ma in tutta franchezza per la mia posizione odierna e per la modalità con cui sono strutturato, anche continuare in questo modo sarebbe senza dubbio una gran vittoria!».

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