Storia e successi di un imprenditore “illuminato”

Una realizzazione dellazienda “Il genio della lampada”

La sua azienda si chiama “Il genio della lampada”. Un nome che fa ben intuire l’estro, la simpatia e il pizzico di sfrontatezza che appartiene a Riccardo Zanchetta, appassionato di illuminotecnica, domotica e oggi specializzato in sicurezza nel residenziale.

In oltre 30 anni di carriera ne ha viste veramente tante. Riccardo Zanchetta, durante una lunga intervista, ci ha raccontato con coinvolgente entusiasmo l’evoluzione della sua professionalità che l’ha portato a diventare un imprenditore di successo, con tutte le gioie e i dolori del caso. Per ragioni di spazio, non riusciamo a riportare tutti gli interessanti aneddoti tra i fili elettrici, ma uno su tutti ci ha fatto particolarmente emozionare.

Torniamo indietro agli inizi del 2000, quando Riccardo si trova a installare gli impianti elettrici della sede di Tecniche Nuove, che allora era in via Castel Morrone, a Milano. «Ricordo che sono state le parole di Giuseppe Nardella, uomo che ho stimato molto, a darmi lo spunto e la forza per compiere un passaggio fondamentale nella mia carriera, decidendo di riprovare a rimettermi in gioco a capo di un’azienda. Mi disse: “Non sono importanti le cose che sai fare nella vita, ma i collaboratori di cui ti circondi”. Se poi si unisce la competenza personale e quella di altri ottimi professionisti, il gioco è fatto».

Parlaci della tua carriera…

«Dopo la mia formazione da perito elettronico sono stato assunto dalla ditta CEA, Compagnia Elettrotecnica Ambrosiana, per cui ho lavorato presso l’Università Bocconi. Il capo cantiere andò improvvisamente via, quindi a 20 anni mi trovai a essere responsabile di cantiere, un lavoro decisamente importante che mi ha permesso di crescere professionalmente molto in fretta. Il tutto unito a continua e costante formazione: non ho mai smesso di studiare e ad oggi conto oltre 15 attestati di formazione».

Da qui la voglia di diventare imprenditore?

«Ho osato, sì. Ho aperto l’azienda Eltec e sono arrivato anche ad avere 19 dipendenti: una grossa realtà che si occupava di grandi cantieri. Per diversi motivi, soprattutto dover fare “il commerciale” al posto del tecnico, ho però deciso di ridimensionarmi, mantenendo una realtà fissa di 5 dipendenti più altrettanti collaboratori di rinforzo, a seconda dei cantieri. Ho così ricostituito una società facendo entrare nuovi soci. E così è nata l’attuale “Il genio della lampada”, con sede a Corsico».

In cosa siete specializzati?

Abbiamo scelto di concentrarci sul residenziale e sulla manutenzione dei condomini, lasciandoci alle spalle la gestione di grandi cantieri. All’interno abbiamo diverse competenze, tra cui illuminotecnica, elettronica, citofonia e un antennista. Ma, soprattutto, abbiamo cavalcato l’onda della crescente esigenza di sicurezza a causa di intrusioni e furti nelle case. Così ci siamo specializzati in impianti di allarme e videosorveglianza, uniti anche all’altra nostra grande competenza che è la domotica smart».

Qualche impianto domotico che ti ha particolarmente colpito?

Particolare di una realizzazione

Nella casa di un personaggio televisivo abbiamo installato uno scenario particolarmente bizzarro: disinserendo l’antifurto, si sblocca la serratura, si attiva automaticamente la musica di Guerre Stellari e si accendono luci colorate blu e rosse per creare un’atmosfera “spaziale”».

Altri impianti tecnicamente sfidanti?

Il primo impianto di domotica industriale installato presso Gavazzi Space, che necessitava di impianti particolari alla luce della collaborazione con la Nasa per la costruzione di un satellite. È da citare anche il mio intervento presso una ditta di diluenti a Buccinasco che ha richiesto una discussione tecnica particolarmente profonda e di alto livello per la delicatezza dell’applicazione Atex».

TRADUTTORE DI NORME
Zanchetta
RICCARDO ZANCHETTA, ,titolare de “Il genio della lampada” a Corsico (MI)

«Nei condomini c’è l’obbligo di verifica di tutti gli impianti. Per controllare il corretto lavoro del manutentore, ogni due anni entrano in azione dei verificatori che hanno il compito di dare un feedback e redigere un verbale. In caso di esito negativo, il condominio deve intervenire per mettere a norma gli impianti e produrre documentazione in regola, ma entra in gioco il problema cruciale dell’interpretazione della norma. Da qui l’idea di intervenire con la mia azienda, facendo la relazione tecnica e la relativa interpretazione della norma applicata, traducendo il gergo tecnico delle normative in una lingua di facile comprensione per gli amministratori di condominio. E il tutto con annesso preventivo per l’intervento».

Avete una storia da raccontare?
Pensate che la vostra esperienza possa essere utile ai “colleghi” installatori?
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Saremo lieti di valutare le vostre proposte e pubblicare gratuitamente un servizio su di voi nella nostra rubrica “Vita da installatore”

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