Responsabilità sociale nelle MPI e nelle imprese artigiane

Dopo il documento dedicato al settore costruzioni, è stata pubblicata la prassi di riferimento UNI/PdR 51:2018 “Responsabilità sociale nelle Micro e Piccole Imprese (MPI) e nelle imprese artigiane, ovvero imprese a valore artigiano – Linee guida per l’applicazione del modello di responsabilità sociale secondo UNI ISO 26000” realizzata da UNIEnte Italiano di Normazione in collaborazione con Confartigianato Lombardia.

Un nuovo risultato dell’iniziativa congiunta di Unioncamere Lombardia e Regione Lombardia, volta a incoraggiare le associazioni di categoria regionali a sviluppare una o più prassi di riferimento per la trasposizione e il recepimento delle linee guida UNI ISO 26000 per la Responsabilità Sociale delle Organizzazioni nei settori di loro competenza, valorizzando le buone pratiche di attuazione della norma internazionale messe in atto sul territorio lombardo, nell’ottica di una loro più ampia diffusione su tutto il territorio nazionale.

Il valore sociale dell’impresa

Le MPI e le imprese artigiane possono considerarsi imprese sociali perché, grazie alle strette relazioni fra di loro e alle profonde radici nella comunità locale, costruiscono un sistema di valori comuni. Di fatto l’impresa svolge una funzione sociale, perché ciò che compie non riguarda solo sé stessa. Questo stretto contatto con il territorio costituisce un sistema aperto, non composto di “cose”, ma di uomini al suo interno.

Modello di governance multistakeholder

Tra i temi fondamentali della responsabilità sociale individuati dalla norma UNI ISO 26000 la governance ricopre un ruolo centrale. Il modello di governance delle imprese a valore artigiano, grazie al legame stretto che intrattengono sia con i diversi soggetti pubblici e privati che operano nel territorio e sia con le altre imprese, con cui hanno un rapporto di concorrenza-cooperazione, è multistakeholder. Le aziende di minore dimensione riescono, infatti, a interagire in modo dialettico con gli stakeholder interni ed esterni, in risposta al continuo divenire dei bisogni e conseguentemente del variegato assetto della domanda di beni e servizi. Il bilanciamento dei poteri e la distinzione dei ruoli rispetto ai propri stakeholder è prova del loro dinamismo.

Queste imprese, inoltre, hanno una maggiore propensione a diffondere le informazioni in modo chiaro e trasparente grazie a un condizionamento reciproco con i clienti/consumatori. Infine un’altra caratteristica del modello di governance delle imprese a valore artigiano, che dimostra la loro vicinanza alle tematiche della responsabilità sociale, è il controllo sociale interno, che spesso è insito nell’approccio familiare di tali imprese, e che evita il diffondersi di un approccio opportunistico e speculativo in senso deteriore.

Il percorso

La prassi di riferimento UNI/PdR 51:2018 “Responsabilità sociale nelle Micro e Piccole Imprese (MPI) e nelle imprese artigiane, ovvero imprese a valore artigiano – Linee guida per l’applicazione del modello di responsabilità sociale secondo UNI ISO 26000”, è il punto di arrivo del percorso iniziato da Confartigianato Imprese Lombardia con il progetto “A.RES – Artigiani RESponsabili”, realizzato nell’ambito dell’Accordo di programma Convenzione Artigianato , e che ha portato allo sviluppo di due strumenti operativi a supporto delle MPI e delle imprese artigiane: il “Cruscotto della RSI”, quale strumento di supporto alla valutazione del grado di responsabilità sociale dell’impresa e la “Carta dei Valori”, Manifesto etico dell’impresa finalizzato a comunicare i lavori  dell’impresa agli stakeholder.

Con questa prassi di riferimento, Confartigianato Imprese Lombardia intende patrimonializzare quanto sviluppato con il progetto A.RES e sostenere il percorso delle imprese a valore artigiano verso una visione di Responsabilità Sociale d’Impresa più sistematica ed esplicita, pianificata e gestita con strumenti manageriali, fino a diventare strategia per lo sviluppo d’impresa.

Il documento è strutturato in modo tale da essere utilizzato in combinazione con quanto già previsto nella UNI/PdR 18:2016 18 “Responsabilità sociale delle organizzazioni – Indirizzi applicativi alla UNI ISO 26000”.

Le prassi di riferimento

Le prassi di riferimento sono documenti che definiscono prescrizioni tecniche o modelli applicativi di norme tecniche, elaborati con un rapido processo di condivisione ristretta, e costituiscono una tipologia di documento para-normativo nazionale che va nella direzione auspicata di trasferimento dell’innovazione e di preparazione dei contesti di sviluppo per le future attività di normazione, fornendo una risposta tempestiva a una società in cambiamento.

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