RAEE: il consorzio Ecolamp tra i protagonisti dell’Open Scope

raeeCon il nuovo campo di applicazione ora è più facile riconoscere i rifiuti elettrici ed elettronici da riciclare. Dallo scorso 15 agosto meno categorie per identificarli, ma più prodotti inclusi nel sistema di riciclo dei RAEE.

Sono numerosi i nuovi prodotti che dal 15 agosto scorso sono entrati ufficialmente a far parte dei Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE) in seguito all’introduzione dell’Open Scope. Secondo il nuovo sistema, definito campo aperto di applicazione, tutte le Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche alimentate ad energia elettrica o batterie, ad eccezione di qualche specifica esclusione, sono soggette agli adempimenti della normativa RAEE.

Si tratta di fatto di un nuovo approccio, maggiormente inclusivo rispetto al passato, che allarga il perimetro di competenza del sistema di riciclo di questi rifiuti e semplifica i criteri di classificazione delle Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (AEE) coinvolte, riducendo le categorie di prodotti da dieci a sei. Da agosto, quindi, i sistemi collettivi come Ecolamp – consorzio senza scopo di lucro attivo dal 2004 nel riciclo dei RAEE – hanno iniziato ad occuparsi di nuove tipologie di prodotti che finora non erano soggetti a riciclo e che adesso devono, invece, essere raccolti in modo differenziato e opportunamente trattati.

Cosa cambia a livello pratico nella raccolta differenziata di tutti i giorni? Oltre ai già previsti frigoriferi, lavatrici, lampadine, apparecchiature di illuminazione, telefonini e piccoli elettrodomestici, dovranno essere riciclati anche multiprese, bici elettriche, hoverboard, chiavette USB e molti altri prodotti. Quando sarà il momento di disfarsi di queste apparecchiature, anziché conservarle in cantine o ripostigli, sarà possibile gettarle negli appositi contenitori presenti nelle isole ecologiche comunali o consegnarle nei negozi che vendono anche articoli elettrici ed elettronici. In questo secondo caso le modalità a disposizione sono due: l’1contro1 – ovvero l’acquisto di un nuovo prodotto equivalente per ogni rifiuto consegnato – o l’1contro0 – vale a dire la possibilità di smaltire il piccolo rifiuto elettrico (con dimensioni inferiori ai 25 cm) presso un punto vendita di grandi dimensioni (maggiore di 400 mq) senza alcun obbligo di acquisto.

L’ampliamento dell’ambito di applicazione non riguarda soltanto i consumatori e i consorzi di riciclo, ma coinvolge anche nuovi Produttori e Importatori di AEE che, in base al principio di Responsabilità Estesa del Produttore (EPR), dal 15 agosto devono occuparsi della fase post-consumo dei propri prodotti, recentemente inclusi tra i RAEE, e adempiere agli obblighi di raccolta, trattamento recupero e smaltimento di questi rifiuti secondo la normativa vigente, affidandosi a sistemi individuali o collettivi. Sostenuto da un’esperienza ultradecennale nel settore, Ecolamp è già diventato il punto di riferimento per numerosi di questi Produttori. Per nuovi e vecchi aderenti il consorzio ha messo a disposizione risorse e competenze, fornendo assistenza per tutti gli adempimenti necessari alla corretta applicazione della normativa e delle novità introdotte dall’Open Scope.

«Con l’introduzione dell’Open Scope il sistema RAEE sta assistendo ad una positiva accelerazione – dichiara Fabrizio D’Amico, Direttore Generale del consorzio Ecolamp -. L’ambito di applicazione aperto, infatti, ha introdotto numerosi nuovi apparecchi elettrici, finora esclusi da ogni forma di raccolta differenziata e riciclo. In un’ottica di economia circolare auspico che le recenti novità portino ad un sostanzioso incremento di materie recuperate grazie al corretto trattamento di questi rifiuti. Il ruolo di supporto che Ecolamp sta fornendo ai Produttori – segnalando le azioni da intraprendere per essere in regola, le interpretazioni più corrette e gli ultimi aggiornamenti dei testi normativi – fa sì che gli adempimenti risultino chiari, semplici e gestiti in sicurezza, senza interferire con il core business dell’impresa».

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