“PVC Upcycling” è un progetto pilota finalizzato al recupero delle componenti in PVC di cavi elettrici provenienti dallo smantellamento di impianti elettrici
“PVC Upcycling” è un progetto pilota finalizzato al recupero delle componenti in PVC di cavi elettrici provenienti dallo smantellamento di impianti elettrici (de-manufacturing) e al loro riciclo in prodotti a basso impatto ambientale (re-manufacturing).
Finanziato nell’ambito del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (POR CALABRIA 2014-2020), il progetto “PVC Upcycling” è gestito da R.ED.EL. SRL, azienda italiana operante nella costruzione e manutenzione di impianti elettrici di media-bassa tensione, in collaborazione con l’Università della Calabria, per la gestione delle attività scientifiche, ed ENEA (Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile), per la verifica delle prestazioni dei materiali riciclati.
Il progetto riguarda cavi elettrici costituiti principalmente da metalli (rame e alluminio) e PVC, con l’obiettivo di riciclare le frazioni di plastica in potenziali materie prime seconde, macinato e granuli di PVC, e in nuove applicazioni di ingegneria civile.
Sono state studiate due diverse applicazioni: pavimentazioni urbane e malte cementizie rinforzate con compound di PVC proveniente da guaine protettive di cavi elettrici.
Per entrambe le applicazioni sono state condotte ricerche sperimentali per verificarne le proprietà di resistenza meccanica, igrotermiche e di durabilità.
La produzione di pavimentazioni urbane in PVC è stata realizzata con una formulazione mista standard composta per il 90% da PVC riciclato (PVC-R) e per il 10% da resina poliuretanica.
Queste percentuali sono state definite per ottenere una densità del prodotto finito il più vicino possibile a quella di riferimento (realizzata senza PVC-R). La preparazione del compound è avvenuta mediante la miscelazione dei componenti costituiti da una materia prima seconda (PVC-R macinato) e da una resina poliuretanica termoindurente. La fase di miscelazione è stata condotta in tre differenti passaggi per ottenere una miscela più omogenea ed uniforme.
Al termine della fase di indurimento, il campione ottenuto è risultato soddisfacente sia in termini di sfaldamento superficiale e densità raggiunta, sia in termini di dimensioni (20 × 20 cm). Inoltre, il prodotto finale ha mantenuto un’adeguata resistenza meccanica e all’abrasione superficiale.
Le malte cementizie prodotte sono state ottenute mediante sostituzione volumetrica della sabbia con cinque differenti percentuali di rifiuti in plastica, comprese tra il 10% e il 50%.
I materiali di scarto utilizzati per i campioni di malta cementizia in PVC provenivano dagli impianti R.ED.EL. SRL. Cavi a fine vita in rame rivestiti di PVC (PVC-Cu) sono stati macinati attraverso un procedimento che ha permesso la completa separazione del metallo conduttivo e del rivestimento protettivo polimerico, producendo miscele totalmente disaggregate ed eterogenee, successivamente separate.
Tutte le malte sono state preparate mediante sostituzione di inerti naturali con plastica riciclata e hanno mostrato un coefficiente di conducibilità termica inferiore alla malta di riferimento.