Protezione delle colonnine di ricarica

colonnine di ricarica«Per la protezione delle colonnine di ricarica per auto elettriche è sufficiente un interruttore differenziale (come da normativa) oppure è necessario un interruttore magnetotermico differenziale? Vale la pena prevedere anche un dispositivo SPD?», chiede un lettore di Elettro.

Gli interruttori automatici differenziali sono protezioni impiegate principalmente contro i contatti indiretti; gli interruttori automatici magnetotermici, invece, sono dispositivi impiegati principalmente per la protezione contro i sovraccarichi e i cortocircuiti.

Protezione delle colonnine di ricarica, cosa stabilisce la normativa

Nel caso specifico, la sezione 722 della Norma CEI 64-8 nel trattare la protezione contro i contatti indiretti per interruzione automatica dell’alimentazione (una delle misure di protezione contro i contatti indiretti ammesse dalla Norma per la protezione delle stazioni di carica dei veicoli elettrici) richiede sempre l’impiego di dispositivi di protezione differenziale. Anzi, la norma prescrive un differenziale per punto.

L’art. 722.533.1 della stessa norma prescrive però che tutti i circuiti terminali di tutti i punti di connessione siano protetti contro le sovracorrenti (per la verità, anche se non lo facesse, a parere del sottoscritto non cambierebbe nulla perché rimarrebbe valida la prescrizione in merito della parte generale).

In conclusione, se non si fa ricorso a fusibili o altro per la protezione contro le sovracorrenti, bisogna prevedere anche un interruttore magnetotermico. Non si tratta quindi di un’alternativa, ma di protezioni contro pericoli diversi. Gli SPD, invece, sono dispositivi che assicurano la protezione contro le sovratensioni. La sezione 722 della Norma CEI 64-8 in questo caso non prescrive, ma raccomanda soltanto di prevedere misure di protezione contro le sovratensioni per i circuiti che alimentano i punti di connessione.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here