Prese USB in impianti BT, quali norme?

«Sempre più sovente mi chiedono di installare prese USB. Volevo sapere se esse ora rientrano nelle norme tecniche di installazione degli impianti BT? Come posso ad esempio fare una prova della resistenza di isolamento a impianto completo?»

Ottima domanda. Iniziamo però con alcune considerazioni generali. USB è acronimo di “Universal Serial Bus”, un’interfaccia normalizzata industriale di comunicazione seriale. Tuttavia tra i contatti USB ce ne sono alcuni di potenza (modesta ma non troppo dal momento che nelle più recenti di tipo C si arriva a 100 W) che hanno consentito, anche grazie all’intervento dell’UE, di costituire forse il primo esempio di prese unificate a livello non solo EU ma mondiale.

È possibile installare a muro una presa USB: il dispositivo è incorporato nella parete proprio come una normale presa di corrente e ha bisogno solo di una connessione a 230 V. Queste prese USB forniscono normalmente solo l’energia per la ricarica della batteria e non possono essere utilizzati per il trasferimento dei dati come una connessione di rete.

L’installazione di apparecchiature elettriche, come le prese USB, deve essere effettuata seguendo le istruzioni del produttore nel rispetto delle corrispondenti parti delle norme tecniche impiantistiche tra queste certamente la norma CEI 64-8.

È importante iniziare richiamando brevemente come funzionano le porte di ricarica USB. Per convertire la tensione nominale di rete di 230 V c.a. in 5V c.c. (20 V nelle prese ti tipo C) è necessario ridurre e raddrizzare la tensione di rete. Questa operazione viene svolta in modo efficiente da un alimentatore switching (SMPS), che utilizza una tecnica di commutazione a semiconduttore.

L’SMPS è normalmente collegato attraverso i terminali di linea e neutro e ha una resistenza di circa 0,2 MΩ.

Di conseguenza, una prova di resistenza dell’isolamento (RI 500 V tra i terminali di linea e di neutro) effettuata tra la linea e i morsetti di neutro:

  • rileverà questa resistenza falsando la lettura ottenuta;
  • potrebbe danneggiare il circuito elettronico e che la porta USB potrebbe non funzionare dopo una prova di questo tipo.

Per condurre una prova della resistenza di isolamento è allora necessario:

  • scollegare il dispositivo/i dispositivi o apparecchiatura/e;
  • ridurre la tensione di prova.

La Norma CEI 64-8 (art. 61.3.3) ammette infatti che:

  • qualsiasi dispositivo o apparecchiatura che potrebbe influire sul risultato della misura della resistenza di isolamento o che potrebbe essere danneggiata in seguito a tale misura, possa essere scollegato;
  • quando la sconnessione non è praticabile ad esempio nel caso del lettore per l’elevato numero di prese con porte di ricarica USB nel circuito finale da testare, la tensione di prova possa essere ridotta a 250 V c.c. mantenendo il valore di resistenza di isolamento minimo riportato nella Tabella 6 A, 1 MΩ.
Elettrodubbio
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